UVB NEL TRATTAMENTO DELL’ ASMA (BONUS: INTOLLERANZA ALL’ISTAMINA)

Scritto da Angelo

Categorie: Salute

Tag: asma | istamina | UVB

18 Gennaio 2021

UVB NEL TRATTAMENTO DELL’ ASMA
(BONUS: INTOLLERANZA ALL’ISTAMINA)

di Alessio Angeleri.

Abbiamo già mostrato come gli effetti immunomodulanti della radiazione UV possano mettere in remissione una pletora di malattie infiammatorie e autoimmuni.
L’effetto esula dalle semplici problematiche cutanee, perché i processi fisiologici attivati dai fotorecettori hanno un effetto a cascata sistemico sull’intero organismo.
Ed infatti, la fototerapia UV ha un effetto benefico anche sull’asma.

Durante gli ultimi decenni, si è assistito a un significativo aumento globale nella prevalenza dell’asma, una malattia infiammatoria del sistema respiratorio.

L’asma è una malattia infiammatoria cronica caratterizzata dall’immunità Th2. I livelli di IgE controllano la risposta immediata, mentre l’interazione tra le cellule mucose presentanti l’antigene, le cellule effettrici Th2 e le cellule regolatorie T CD4+ e CD25+ controllano la fase successiva, la risposta cellulo-mediata.

L’irradiazione cutanea con UVB sopprime l’iper-attivazione della risposta delle vie aeree agli antigeni.
Nel primo modello murino preso in esame, abbiamo un’inibizione della risposta alla metacolina e all’ovoalbumina nei linfonodi e nei compartimenti polmonari, suggerendo la risposta regolatoria indotta dagli UVB, che mette in remissione l’asma a seguito dell’esposizione dorsale.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17845406/

Un altro modello sperimentale con ovoalbumina e papaina, con irradiazione UV precedente alla sensibilizzazione allergenica ha ridotto l’espressione della malattia, particolarmente nella seconda fase, con una relativa riduzione degli eosinofili e dell’IL-5.

https://pubs.rsc.org/en/content/articlelanding/2010/PP/b9pp00136k

Tenete presente che gli studi sono stati condotti con un UVB banda larga e non con la magina della banda stretta che è appannaggio delle nostre lampade rendendole molto più efficaci e infinitamente meno rischiose!

Merito della vitamina D?

Il coinvolgimento della vitamina D nella regolazione da parte degli UV nei modelli sperimentali di asma rimane controversa, e può variare in modo dipendente dal numero di esposizioni.
Gli studi dimostrano che gli effetti osservati sono pressochè indipendenti dai livelli di 25(OH)D3, che non hanno subito variazioni significative, ma l’effetto regolatorio può essere invece aumentato dalla forma attiva 1,25(OH)2D3 prodotta direttamente nella pelle a seguito dell’esposizione all’UVB, che può aumentare l’abilità soppressiva delle cellule CD24+ e CD25+.
La forma attiva della vitamina D può contribuire all’attività dei mastociti, agendo sulla maturazione e sull’aumento della loro degranulazione.

Pertanto, come già spiegato ampiamente nel libro “Vitamina D”, la pillolina non serve a nulla, anzi: rischia di creare più danno che guadagno, vista la risposta bifasica e gli effetti collaterali che può esercitare, al contrario della regolazione naturale tramite un attento biofeedback che si può avere solamente tramite l’esposizione agli UV.
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APPROFONDIMENTO PER NERD:

I mastociti dei siti irradiati dagli UV sono mediatori essenziali dell’immunomodulazione sistemica, sia nei topi che negli umani. L’ipotesi principale è che i loro prodotti abbiano un effetto sulle cellule presentanti gli antigeni nei siti distanti. Queste cellule, come nelle mucose aeree, stimolano l’alterazione della risposta delle cellule T.

Sono stati identificati due meccanismi che iniziano la degranulazione dei mastociti. I neuroni sensoriali nella pelle sono essenziali nell’immunomodulazione indotta dagli UVB tramite l’acido cis-urocanico e il fattore di crescita nervoso (NGF). L’acido cis-urocanico è formato dal suo isomero meno solubile, il trans-UCA, conseguentemente all’irradiazione UVB. Il trans-UCA, (istidina deaminata) è situato superficialmente nello strato corneo della pelle. Gli anticorpi al cis-UCA neutralizzano gli effetti immunosoppressivi in molti modelli sperimentali. A supporto degli studi funzionali, la prevalenza dei mastociti dermici può determinare la suscettibilità di diverse specie murine all’immunosoppressione indotta dall’ UVB e dal cis-UCA. Anche la migrazione dei mastociti ai nodi di drenaggio può contribuire agli effetti immunomodulatori dell’UV.

L’istamina è un prodotto importante dei mastociti con degranulazione attivata dagli UV e può cooperare con il cis-UCA per l’attivazione cheratinocitaria per la produzione della prostaglandina E2 con effetto immunosoppressivo. La maggior parte delle cellule immunitarie esprimono i recettori dell’istamina, che è coinvolta nei processi infiammatori acuti. L’istamina gioca un ruolo importante nell’edema, nella vasodilatazione, nella contrazione della muscolatura liscia, nella sovra-regolazione delle molecole di adesione e nell’iper-escrezione del muco associato alle reazioni asmatiche allergiche. Il ruolo dell’istamina nella soppressione delle malattie respiratorie allergiche sperimentali indotta dagli UV è dipendente dall’attivazione dei recettori di tipo 1 e 2.

Ecco anche perchè molti clienti, super soddisfatti delle nostre lampade UV, ci riferiscono che i fastidiosi sintomi dalla intolleranza all’istamina che hanno, spariscono come per miracolo con le sedute di irradiazione UVB NB delle nostre lampade.
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La mostruosa MERCURIUS

Buona giornata a tutti.
Angelo Rossiello.

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