A cura di Mario
E’ un’ipotesi diffusa in ambito medico e scientifico che lo stile alimentare occidentale contenga un eccesso di proteine, e che questo induca acidosi metabolica e ipercalciuria (una presenza di calcio anomala nelle urine). Questo recente studio che presentiamo era indirizzato a fornire nuovi elementi per comprendere l’impatto del quantitativo di proteine ingerite sulla salute delle ossa.
Sono state confrontate due diete ipocaloriche (1300 kcal), di cui una normoproteica (con meno di 80g di proteine al giorno, pari al 22% circa delle calorie assunte) e una iperproteica (con un apporto uguale o superiore a 90g di proteine al giorno, pari al 32% circa delle calorie).
Lo studio è stato condotto dal 2008 al 2011 su 323 donne in postmenopausa (il periodo tra l’ultima mestruazione e l’inizio della senilità), tutte in sovrappeso. 186 persone (di cui 90 del gruppo dieta iperproteica) hanno preso parte allo studio per 12 mesi; 137 (di cui 69 in iperproteica) per 24 mesi.
Risultati dello studio. La perdita di peso è risultata mediamente equivalente. Relativamente agli effetti sulla densità ossea, se l’alimentazione non è carente in calcio, frutta e verdura, lo studio non ha riscontrato differenze significative tra una dieta normoproteica e una iperproteica.
Riferimenti
Comparison of 2 weight-loss diets of different protein content on bone health: a randomized trial
David Jesudason, BE Christopher Nordin, Jennifer Keogh, and Peter Clifton. Am J Clin Nutr, Sept 18, 2013, doi: 10.3945/ajcn.113.058586
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