a cura di Angelo.
La dieta occidentale sembra provocare una serie di problemi fisiologici, pertanto i ricercatori protagonisti di questo studio si sono chiesti se una dieta più vicina alle abitudini alimentari dei nostri progenitori cacciatori-raccoglitori potesse regalare benefici in termini di salute.
Nove pazienti non obesi sono stati monitorati per 3 gg con una dieta standard occidentale, poi per 3 gg con una dieta molto ricca in potassio e fibre ed infine con una dieta paleolitica per soli 10 gg.
La dieta paleolitica comprendeva carni magre, frutta, verdure e noci ed escludeva cereali e legumi oltre al latte ed i suoi derivati.
I parametri monitorati sono stati i seguenti:
– pressione sanguigna;
– secrezione con le urine di potassio e sodio;
– i livelli di glucosio ed insulina con il test della tolleranza al glucosio di 2 ore;
– sensibilità insulinica;
– la concentrazione di grassi nel plasma;
– ed altri meno significativi.
I risultati sono stati (ndr. in soli 10 giorni!!!):
rispetto alla dieta basale, una significativa riduzione della pressione sanguigna associata ad una migliore distensione dell’arteria brachiale; una significativa riduzione dell’insulina circolante, una forte significativa riduzione del colesterolo totale ed LDL e dei trigliceridi.
In definitiva ben 8 su 9 partecipanti, passando da una dieta standard (basale) ad una dieta paleolitica e per soli 10gg, ebbero miglioramenti nella circolazione sanguigna, nella gestione dei carboidrati e dei grassi alimentari.
I ricercatori hanno concluso che: nel breve termine, una dieta paleolitica migliora i livelli di pressione sanguigna, la tolleranza al glucosio migliorando al contempo la sensibilità all’insulina ed il profilo lipidico in esseri umani sedentari.
Riferimento:
Eur J Clin Nutr. 2009 Aug;63(8):947-55. doi: 10.1038/ejcn.2009.4. Epub 2009 Feb 11.
Metabolic and physiologic improvements from consuming a paleolithic, hunter-gatherer type diet.
Frassetto LA, Schloetter M, Mietus-Synder M, Morris RC Jr, Sebastian A.