Un intervento multimodale (tra cui la dieta paleolitica) per i pazienti con sclerosi multipla secondaria progressiva: fattibilità ed effetti sulla Fatica.

Scritto da Angelo

Categorie: Nutrizione | Pillole

26 Marzo 2014

Traduzione ed adattamento: Angelo.

La sclerosi multipla è una malattia autoimmune influenzata da fattori ambientali.

sclerosi

Obiettivi dello studio di recente pubblicazione: valutare la fattibilità di un intervento multimodale ed il suo effetto sulla fatica percepita nei pazienti con sclerosi multipla secondaria progressiva.

Per realizzare lo studio sono stati individuati alcuni approcci tra cui: una dieta paleolitica modificata con supplementi, stretching, esercizi di rafforzamento con stimolazione elettrica dei muscoli del tronco e degli arti inferiori, meditazione e massaggi.

L’adesione di ogni partecipante a questi approcci è stata valutata utilizzando registri giornalieri. Gli effetti sono stati valutati da un questionario mensile e con analisi del sangue. La fatica è stata misurata utilizzando la “Fatigue Severity Scale” (FSS). I dati sono stati raccolti al basale (inizio) e ai mesi 1, 2, 3, 6, 9, e 12.

Risultati:

Dieci (10) su 13 soggetti che sono stati arruolati in una fase iniziale di 2 settimane sono stati invitati a continuare fino ai 12 mesi previsti. Di questi 10 soggetti, 8 hanno completato lo studio e 6 soggetti hanno pienamente aderito all’approccio proposto dallo studio per 12 mesi. Nel corso di un periodo di 12 mesi, l’adesione media è stata per il 90 % dei giorni, la stimolazione con esercizi fisici ha superato il 75% dei giorni totali. L’assunzione dei supplementi nutrizionali è variata molto tra i 10 soggetti.

La durata media giornaliera della meditazione è stata di 13,3 minuti e la durata media dei massaggi è stata di 7,2 minuti. Non sono stati segnalati effetti collaterali negativi.

I punteggi medi del gruppo sulla scala FSS è diminuita dal 5,7 del basale al 3,32 (p = 0.0008) a 12 mesi.

I ricercatori hanno così concluso: in questo piccolo studio pilota non controllato, c’è stato un significativo miglioramento della fatica in coloro che hanno completato lo studio. Data la piccola dimensione del campione ed il relativo tasso di completamento, un’ulteriore valutazione di questa terapia multimodale sarebbe auspicabile.

Riferimento:
A Multimodal Intervention for Patients with Secondary Progressive Multiple Sclerosis: Feasibility and Effect on Fatigue.
Bisht B1, Darling WG, Grossmann RE, Shivapour ET, Lutgendorf SK, Snetselaar LG, Hall MJ, Zimmerman MB, Wahls TL.
J Altern Complement Med. 2014 Jan 29.

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