TINNITO-ACUFENE: COMBO GANIMEDE + TEMISTO!
Il tinnito o acufene è la percezione dei suoni senza una fonte esterna. Circa un 14% della popolazione adulta ne soffre, e il 20% di questi è soggetto ad un’angoscia considerevole.
Nonostante la prevalenza e la morbidità, rimane una problematica oscura di cui si sa molto poco. A causa della natura soggettiva del disordine e della mancanza di conoscenza riguardo la sua patofisiologia, i trattamenti sono limitati, controversi e molto spesso inconcludenti (NDR come se le altre malattie fossero realmente “curate” dalla medicina mainstream, “evolutiva” e funzioAnale).
I farmaci più comuni che vengono prescritti sono tipicamente sedativi, anticonvulsivanti, antidepressivi, anestetici locali, antipsicotici, e il botulino A, con risultati controversi o inconsistenti.
Altre terapie non farmacologiche e trattamenti chirurgici sono stati utilizzati in casi selezionati, senza alcun sensibile effetto terapeutico.
Esistono poi altri rimedi proposti come le terapie antiossidanti, la stimolazione elettrica transcutanea, la TRT (Tinnitus Retraining Therapy), la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS), la terapia del suono e la terapia cognitivo-comportamentale.
Infine, è stata proposta l’irradiazione laser di basso livello trans meatale cocleare (TCL) come modalità alternativa per la disfunzione cocleare come l’acufene cocleare cronico.
Il meccanismo terapeutico non è completamente noto; alcune teorie dicono che potrebbe essere dovuto all’incremento della proliferazione cellulare, alla produzione di ATP e collagene, alla secrezione di fattori di crescita, al miglioramento del flusso sanguigno nell’orecchio e all’attivazione mitocondriale che stimola i meccanismi di riparazione.
La terapia laser di basso livello all’interno dell’orecchio è una procedura utilizzata per trattare gli acufeni e nell’ipoacusia neurosensoriale.
Gli studi dimostrano effetti biologici e fisiologici dose-dipendenti come l’aumento del recupero delle lesioni dei nervi periferici, che può essere di interesse terapeutico nella disfunzione cocleare.
Uno studio ha valutato l’efficacia del laser nel trattamento degli acufeni nei pazienti e l’impatto delle differenze in alcune variabili come età, genere e tipo di lavoro sull’efficacia della terapia.
È un trial clinico auto-controllato su 61 pazienti affetti da acufene mono o bi-laterale per più di 6 mesi prima dell’ammissione, senza aver ricevuto trattamenti concomitanti.
I pazienti sono stati irradiati con un laser da 5W con una lunghezza d’onda di 650 nm per 20 giorni e 20 minuti al giorno. Le sensazioni sono state misurate su una scala visuo-analogica prima e due settimane dopo il trattamento e sono state confrontate tramite il test T di Wilcoxon.
I risultati dello studio sono molto incoraggianti, con una riduzione secondo parametri soggettivi nel 49.1% dei pazienti, la scomparsa dei sintomi nel 18% e nessun cambiamento nel 32.7% due settimane dopo il completamento della terapia. La riduzione media dell’intensità dell’acufene è stata del 35.9%. Questi risultati sono in accordo con i risultati terapeutici degli studi precedenti che hanno mostrato un range di sollievo dall’acufene dal 37 al 58%.
Alcuni altri studi non hanno invece riscontrato risultati significativi.
In generale, lo studio mostra migliori risultati nei pazienti più giovani, probabilmente a causa dell’alta prevalenza di alcune condizioni come la presbiacusia o la disfunzione cocleare nei soggetti più anziani.
I risultati sono diversi tra uomini e donne probabilmente a causa della piccola dimensione del campione in alcuni sotto-gruppi.
Inoltre, il trial suggerisce che i livelli di rumore negli ambienti di lavoro può avere un impatto importante sui risultati.
Lo studio ha valutato l’intensità degli acufeni solamente attraverso la scala visuo-analogica e i risultati sono stati misurati solo una volta due settimane dopo la terapia.
Sarebbe stato interessante valutare gli effetti post-terapici a lungo termine ed eventualmente la necessità di ripetere i trattamenti.
In conclusione, nonostante ci siano delle ovvie limitazioni derivanti dal tipo di studio, i risultati ottenuti sono molto interessanti e suggeriscono che la terapia laser può rivelarsi un ottimo strumento terapeutico.
Un altro studio su 139 pazienti su un periodo di 22 mesi ha valutato gli effetti della luce laser nello spettro del rosso e del vicino infrarosso (632.8 nm, 20 mW e 830 nm 100 mW, rispettivamente) su una varietà di malattie croniche complesse dell’orecchio interno come gli acufeni e le vertigini. I pazienti hanno ricevuto 15 trattamenti, e hanno utilizzato con posologia giornaliera un farmaco a base di ginkgoflavonglucosidi.
In risposta ad un questionario post-terapia, il 77.4% dei pazienti ha riportato un miglioramento significativo, incluso un senso generale di benessere; il 67.7% ha riportato un miglioramento significativo degli acufeni, e l’82.5% un miglioramento significativo delle vertigini.
I test audiometrici hanno mostrato un miglioramento significativo dell’udito di circa 20 dB in tutte le frequenze nell’83% dei pazienti. Il trattamento è stato continuato dopo il trial per i pazienti con sintomi persistenti irritanti associati alla particolare condizione dell’orecchio interno, e entro i due anni, tutti i pazienti sono stati curati.
Non vi è stata alcuna ricorrenza nel follow-up di due anni. Nonostante alcuni pazienti abbiano riportato un peggioramento della loro condizione (2.2% per il benessere generale, il 2.2% negli acufeni ma nessuno nelle vertigini), non hanno associato il pessimo risultato alla terapia, ma piuttosto a problemi individuali legati allo stress.
La terapia laser si è quindi rivelata efficace nel miglioramento del benessere, degli acufeni e nell’alleviare le vertigini in una grande percentuale di condizioni patologiche dell’orecchio interno.
In aggiunta, la terapia è facile da applicare, indolore, non invasiva e priva di effetti collaterali significativi.
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RIFERIMENTI:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3063436/
https://www.jstage.jst.go.jp/article/islsm/8/3/8_3_209/_article