Introduzione: Angelo.
Oggi vi presentiamo alcuni dettagli sull’allenamento di Giuliano.
La prima parte della sua storia, lettissima, la trovate qui
Giuliano ha ottenuto una incredibile metamorfosi fisica in pochi mesi grazie alla EVO diet del maestro Giovanni Cianti.
Ricordiamo che questa rubrica non ha nessun obiettivo scientifico o di dimostrare qualcosa di particolare ma, solo ed unicamente, stimolare la curiosità del lettore e magari anche interessanti discussioni e confronti.
Sicuramente mancheranno alcuni particolari, anche rilevanti, a completamento del quadro generale.
I complimenti a Giuliano sono doverosi da parte dello staff di evolutamente.it!

di Giuliano
Come promesso volevo aggiungere, alla mia storia personale, il capitolo attività fisica (forza-iperplasia), ovvero la più realistica rievocazione allenamento-caccia in abbinamento alla evo-diet già illustrata nella prima parte.
Premesso che il top della forma fisica la si ottiene più con l’alimentazione (nel mio caso mi sono trovato alla grande con la evo-diet) che con l esercizio fisico, sicuramente la sinergia delle due darà risultati ottimali in tempi naturali e più o meno rapidi a seconda del soggetto e dalla sua onestà. (Non si creda anche qui di ingannare la natura….).
Doverosa ed ultima premessa: non sono un body builder professionista, non ho mai fatto uso di integratori alimentari a scopo stimolante o ipertrofico, ma avendo al mio attivo diversi anni di pratica e di prove empiriche su me stesso e amici/amiche posso senza dubbi esprimere il mio parere più che positivo sul ciclo forza-iperplasia e dimostrare con fatti, analisi e foto come un determinato tipo di rievocazione alimentare e”sportiva” in abbinamento tra loro danno benefici fisici, mentali e soprattutto in salute.
Veniamo all’iperplasia
Si tratta di un allenamento che si può praticare in palestra, dove si ha la possibilità di poter usufruire di pesi e attrezzi , ma lo si può estendere a molti altri sport o al corpo libero. (Diciamo che il principio e’ al contrario di quello degli sport di resistenza).
Per fare un semplice esempio io,da ex corridore amatoriale, non farei più i 10-15km a passo costante ma punterei di più sui 100-200 -max 400mt ad esercizio esplosivo. Recupero 3-4 min e poi di nuovo fino a quando sento che l’esplosività è esaurita.
Ma ora vi spiego meglio il discorso, comunque molto bene illustrato e spiegato dal Maestro Giovanni Cianti nei suoi libri.
Esistono vari tipi di lavoro coi pesi che vanno a stimolare differenti tipi di supercompensazione: quello che stimola l’ipertrofia sarcoplasmatica (serbatoio piu’ grande, cioe’ muscoli piu’ “gonfi” di acqua e glicogeno) utilizza il glucosio come fonte energetica generando acido lattico (lavoro lattacido) e si ottiene attraverso l’esercizio di “pompaggio“, con brevi recuperi tra le serie. Il risultato e’ veloce ed evidente ma molto labile e l’allenamento provoca sofferenza (approccio forzato “contro natura“) e richiede ricariche di carboidrati per ripristinare e supercompensare il glicogeno.
Invece con l’iperplasia andiamo a stimolare l’attivazione di nuove cellule muscolari mediante le cellule satellite, si aumenta cosi’ la potenza muscolare.
Lo stimolo delle staminali si ottiene con un lavoro esplosivo che dura dai 10 ai 15 secondi (6-10 ripetizioni) e con tempi di recupero tra le serie dai 3 ai 5 minuti, proprio come uno sprint da centometrista. Si utilizza cosi’ come substrato energetico principale la riserva di fosfati (ATP, CP), e arrivando alla deplezione momentanea si provocano lesioni ai tessuti che vanno a stimolare le staminali.
Per la formazione delle nuove cellule ci vogliono dai 10 ai 14 giorni, per cui e’ bene non allenare lo stesso piano di lavoro prima che venga completato tale processo, che verrebbe altrimenti ostacolato.
L’iperplasia fornisce muscoli piu’ densi e meno voluminosi del lavoro ipertrofico, anche se con tale lavoro viene comunque stimolata seppur in minor parte l’ipertrofia del sarcoplasma, e mediante un adeguato apporto proteico quella miofibrillare. Il lavoro iperplasico ha poi un effetto duraturo. Un altro grande vantaggio di questo tipo di lavoro e’ la cosiddetta spot reduction (dimagrimento localizzato): per la maturazione, la cellula satellite ha bisogno di energia, che prende dal grasso adiacente, inducendo cosi’ definizione muscolare insieme ad un aumento di massa, come si evince dalle foto, sono aumentato di massa muscolare e mi sono definito contemporaneamente, cosa impossibile da fare seguendo i protocolli “classici” propinati dalle palestre dove si ingrassa di molto nella fase di massa per poi fare un sacco di fatica in quella di definizione, rischiando poi di “sgonfiare” il muscolo.
Il lavoro alattacido poi, e’ gioioso, istintivo e naturale.
Il massimo dei risultati con il minimo sforzo.
Qui nelle mie foto vedete illustrati 3 step :
Step 1 .settembre 2104 (venivo dalla corsa amatoriale 10-15km ogni 2-3 gg)
Step 2 . gennaio 2015 (dopo una prima fase di riadattamento muscolare sono partito con i primi cicli forza-iperplasia) 1 foto
Step3 . maggio 2015 (sono sincero non guardo neanche più le tabelle…. Vado quando mi sento e alleno quel che mi “chiama”).
Se si volesse stimolare ancora di più la crescita muscolare (cosa che a me non interessa, dato che con l iperplasia (“no Pain all gain“) si possono inserire delle sedute di ipertrofia, certamente con benefici di pompaggio nel breve periodo ma che altrettanto svaniscono come argilla al sole.
Per me il top rimane evo – iperplasia.
Ringrazio Angelo per lo spazio e
il mio amico Alessio per la collaborazione
Un abbraccio a tutti voi
Giuliano
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