Spesso si sente dire che si può essere “obesi sani”. Ma è appena uscito un interessante lavoro che fa chiarezza.
Adattamento: Angelo
Studi precedenti non sono stati chiari sui rischi cardiovascolari per individui obesi ma metabolicamente sani.
Questo studio ha esaminato le associazioni tra individui obesi ma metabolicamente sani e 4 differenti presentazioni di malattie cardiovascolari incidenti in una popolazione contemporanea.
I ricercatori hanno utilizzato record di salute elettronica collegati (1995 a 2015) nel The Health Improvement Network (THIN) per assemblare una coorte di 3,5 milioni di individui, di 18 anni o più e inizialmente privi di malattie cardiovascolari. Hanno creato fenotipi di dimensioni corporee definite da categorie di massa corporea (sottopeso, peso normale, sovrappeso e obesità) e 3 anomalie metaboliche (diabete, ipertensione e iperlipidemia). Gli endpoint primari erano il primo record di 1 di 4 presentazioni cardiovascolari (malattia coronarica [CHD], malattia cerebrovascolare, insufficienza cardiaca e malattia vascolare periferica).
Risultati
Nel corso di un follow-up medio di 5,4 anni, i soggetti obesi senza anomalie metaboliche avevano un rischio più elevato di CHD (1,49; 95% di intervallo di confidenza [CI]: 1,45-1,54), malattia cerebrovascolare (HR: 1,07; 95% CI: 1,04 a 1,11) e insufficienza cardiaca (doppio) (HR: 1,96; 95% CI: 1,86 a 2,06) rispetto ai soggetti con peso normale e senza anomalie metaboliche. Il rischio di CHD, malattie cerebrovascolari e insufficienza cardiaca in soggetti normali, in sovrappeso e obesi aumentano con un numero crescente di anomalie metaboliche.
Conclusioni
Gli individui obesi metabolicamente sani avevano un maggiore rischio di malattie cardiache coronariche, malattie cerebrovascolari e insufficienza cardiaca rispetto ai soggetti normali di peso metabolico sano.
Anche gli individui che hanno peso normale possono avere anomalie metaboliche e rischi simili per eventi di malattia cardiovascolare.
RIFERIMENTO:
JACC
Metabolically Healthy Obese and Incident Cardiovascular Disease Events Among 3.5 Million Men and Women
Autori Vari
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