Intervista agli esperti
Bret S. Stetka, MD, Sushrut Jangi, MD
Traduzione: Angelo
Raccomandazioni dei redattori
Nota del redattore: mentre ero ad un congresso sul Trattamento e la Ricerca nella Sclerosi Multipla (ACTRIMS / ECTRIMS) a Boston, Massachusetts, per Medscape, ho parlato con Sushrut Jangi, MD, di Brigham circa il possibile legame tra il nostro microbioma intestinale e la sclerosi multipla (SM).
Medscape: Il vostro studio ha esaminato la potenziale relazione tra la flora gastrointestinale e la SM. Quali erano gli obiettivi del vostro studio?
Dr Jangi: In molte malattie autoimmuni ultimamente sta emergendo l’interesse nel cercare di determinare in che modo ciò che mangiamo ed il tipo di batteri che vivono nel nostro intestino, potrebbe influenzare il sistema immunitario. L’ottanta per cento del sistema immunitario risiede nell’intestino ed è probabilmente plasmato da ciò che cresce nell’intestino. Ad esempio, nell’artrite reumatoide e la malattia infiammatoria intestinale, abbiamo visto che il microbioma intestinale fa probabilmente la differenza e altera l’espressione di tali malattie.
Abbiamo anche visto che quando la flora intestinale nei topi cambia, questi vengono colpiti da malattie autoimmuni come l’ecefalomielite che è simile alla SM. Questo modello ha permesso di indagare come funziona la patogenesi della SM.
Questo dato ci ha spinti ad indagare sulle differenze tra il microbioma umano dei malati di SM rispetto ai non malati di SM, verificando la cosa su 105 pazienti e, recentemente ampliando la nostra coorte a 250 soggetti.
Medscape: E c’era una differenza?
Dr Jangi: I dati preliminari mostrano che ci sono almeno un paio di ceppi batterici nell’intestino dei pazienti con SM che non si trovano nei sani. Abbiamo scoperto che un batterio chiamato Methanobrevibacteriaceae di cui è ricco l’intestino dei pazienti con SM e sembra avere proprietà immunoproliferative e promuove l’infiammazione. Inoltre abbiamo verificato che la popolazione di batteri Butyricimonas è bassa nei pazienti con SM rispetto ai sani. Questo è un risultato interessante perché questi batteri producono butirrato, che normalmente ha un’azione immunosoppressiva, ma abbiamo bisogno di ripetere questo studio in una coorte più ampia.
Così sembra che il nostro lavoro sostenga in effetti l’idea che l’intestino in pazienti con SM contenga batteri che promuovono l’infiammazione e, di contro, abbia un basso livello di batteri che controllano l’infiammazione. Questo è coerente con il lavoro già svolto per l’artrite reumatoide e la malattia infiammatoria intestinale.
Medscape: Vuoi dire che una flora intestinale non perfetta potrebbe effettivamente causare la SM?
Dr Jangi: E ‘molto difficile affermare che ci sia una causa diretta ma potrebbe esserci una correlazione. Mi piacerebbe pensare che la causa sia correlata direttamente alla malattia perché potremmo essere in grado di controllare la malattia sia modificando la dieta che prescrivendo antibiotici o probiotici, o, persino, facendo qualcosa di più drastico come il trapianto fecale.
Questo rispecchia anche l’idea che la SM sia una malattia del mondo occidentale. Se si va in paesi come l’India e parti dell’Asia, dove le diete sono molto più spostate sui vegetali (ndr. immaginiamo intendesse dire “cibi interi ed integri” e meno cibi raffinati. In realtà è la latitudine con l’esposizione al sole che fa la differenza), la SM è rara. Tuttavia, quando queste persone vengono in occidente e cambiano abitudini alimentari, l’incidenza della malattia aumenta. Penso che questa sia una premessa interessante ma è ancora troppo presto per dire qualcosa riguardo la causalità.
Fonte: http://www.medscape.com/viewarticle/832385