Il ricordo di Staffan Lindeberg del suo allievo Pedro Carrera Bastos.

Scritto da Angelo

Categorie: Storie Personali

6 Marzo 2017

Introduzione: Angelo

Abbiamo già dato il triste annuncio ad inizio anno della scomparsa del prof. Lindeberg uno dei padri fondatori del movimento di medicina evoluzionistica mondiali, ricordando il suo lavoro più importante con le sue stesse parole: qui.
Oggi riportiamo il commovente ricordo di uno dei suoi più bravi allievi, il prof. Pedro Carrera Bastos che, a breve, intervisteremo per il nostro blog.
A noi non rimangono che i suoi grandi studi ed il rammarico di non avergli chiesto un’intervista in vita…

Di Pedro Carrera Bastos.
Traduzione: Angelo

Staffan Lindeberg avrebbe compiuto 67 anni in questi giorni. Ecco il mio tributo al mio grande amico e mentore:
Il dr. Staffan Lindeberg è stato un medico svedese, che, come il Prof. Loren Cordain e vari altri scienziati, è stato ispirato dalle idee della Medicina Evoluzionistica quando ha letto i lavori, ormai classici, del dr. Eaton e del dr. Konner (‘Paleolithic nutrition: a consideration of its nature and current implications’), pubblicato nel 1985 sul prestigioso New England Journal of Medicine: qui.
Una delle cose che ha attirato la sua attenzione a che sul lavoro era riportata l’assenza di malattie croniche degenerative tra cacciatori-raccoglitori. Il prof. Lindeberg ha iniziato a cercare nella letteratura scientifica più dati sullo stato di salute delle popolazioni tradizionali e, infine, si è imbattuto sugli abitanti delle Isole Trobriand in Papua Nuova Guinea, dove, le cosiddette “malattie occidentali” erano apparentemente rare. Convinto dal famoso archeologo svedese Göran Burenhult, il dr. Lindeberg ha condotto uno studio sul campo in una di quelle isole, Kitava, dove trovò una quasi totale assenza di malattie occidentali comuni, come il diabete e le malattie cardiovascolari, nonostante una percentuale significativa di anziani. Questa divenne la sua tesi di dottorato ed i risultati di questo lavoro innovativo si possono leggere qui.


Il suo “studio Kitava” insieme ai dati da vari altri studi lo hanno portato a concludere che sia la dieta che lo stile di vita occidentale siano state le principali cause di malattie degenerative croniche, come il diabete di tipo II, le malattie cardiovascolari, l’osteoporosi, le malattie neurodegenerative ed autoimmuni. Ha riportato queste prove nel suo capolavoro: ‘Food and Western Disease‘. Tuttavia, la sua mente scientifica e scettico non era mai a riposo, così ha dedicato gli ultimi anni della carriera a pianificare e condurre, insieme al suo team di ricerca, studi di intervento dietetici per verificare se le sue teorie fossero corrette. Questi studi li potete leggere qui:

Queste erano le caratteristiche di Staffan: un uomo molto aperto e curioso ma con una sana dose di scetticismo. Ricorderò sempre che mi diceva, dopo avergli presentato le mie teorie: “Pedro, che bella storia. Ora, vediamo se è vera“.
Staffan non era solo uno scienziato straordinario, ma anche un grande uomo, la cui vita era incentrata su quattro pilastri:

  • Scienza. Egli credeva che l’ego non avesse un posto nella scienza e che ogni argomento sia valido e deve essere messo alla prova. Credeva anche nel non trattenere tutti i dati. Era un appassionato dell’open access e un sostenitore di condividere sempre i propri dati completi con la comunità scientifica in modo che gli altri potessero portare avanti ulteriori ricerche. Fortunatamente, il suo gruppo di ricerca presso l’Università di Lund (di cui mi onoro di appartenere), guidato dal Dr. Tommy Jönsson, sta continuando il lavoro di Staffan.
  • La famiglia e gli amici. Era un devoto marito, padre, zio, nonno ed il migliore amico che si potesse trovare.
  • I suoi pazienti. Era un medico premuroso ossessionato su come prevenire e curare le malattie tipiche che causano tanta sofferenza.
  • Musica. Era un musicista che fino alla sua morte ha continuato a cantare e suonare vari strumenti;

Per me, Staffan, non era solo un professore saggio, molto intelligente e supervisore al quale ha insegnato come essere uno scienziato, ma soprattutto un mentore, un grande amico, e un esempio di umiltà, integrità, tolleranza e gentilezza (anche in di fronte alle avversità). Egli continuerà ad ispirarmi affinchè io possa sempre migliorarmi.

Grazie mille Staffan! Ci mancherai profondamente.

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