Di Angelo
Parte prima.
Il 18 aprile 2015 ho avuto la grande opportunità di poter assistere, con un pass da giornalista gentilmente offertomi dal comitato organizzativo per il lavoro molto apprezzato sul blog, al Congresso “Nutrire la Salute e la Performance per un Benessere ETICO”.
Davvero un evento di portata internazionale organizzato nei minimi dettagli. Contesto, relatori e persino il pranzo ed i coffe break di altissimo livello.
Prima consentitemi un minimo di autocelebrazione: ho avuto i complimenti di alcuni dei presenti che mi hanno riconosciuto (oltre 400 persone tra semplici appassionati, medici, personal trainer…). Mi hanno inorgoglito particolarmente i complimenti del dr. Aronne Romano, uno dei relatori ed organizzatori del convegno che abbiamo avuto già l’onore di intervistare per il nostro blog. Mi ha detto che siamo davvero “forti” e che segue il nostro blog con interesse.
La prima parte del congresso ha visto il susseguirsi sul palco di alcune autorità locali e responsabile dei due comitati promotori (www.Gerona.org, che festeggiava il decennale di vita, e http://www.poiesisweb.eu/). Per più info sulle organizzazioni ed i loro scopi potete cliccare sui link ed approfondire.
Importante lo scopo principale del congresso che era: “distinguersi in modo netto da EXPO2015”; “nessun business per il bene collettivo”; “anteporre l’etica e la salute. Ricordiamo che EXPO2015 è dedicata al cibo ed all’alimentazione ma è anche sponsorizzata, tra gli altri, nientedimeno che da McDonald’s e da Cocacola. Praticamente un ossimoro. Non possiamo che essere d’accordo!
Il primo intervento previsto è stato quello del dr. Massimo TAMMARO ex comandante delle Frecce Tricolori ed attuale “motivatore” in Ferrari.
Per più info sul suo CV: qui.
Interessante e tutto condivisibile il suo intervento che si può, per motivi di spazio sintetizzare come segue:
– Dare fiducia sempre ai collaboratori, stimolare le diversità. Da queste possono arrivare diversi punti di vista che magari non abbiamo preso
neanche in considerazione;
– La performance si, ma sempre con correttezza ed etica;
– Il capo deve assumersi la responsabilità ed avere il dono della sintesi;
– Non si può innovare se non ci rispettiamo. Bisogna avere una mente aperta al nuovo; si crea solo in un ambiente di lavoro dove tutti si
sentono pienamente liberi di esprimere il loro pensiero.
– Tutti noi dobbiamo avere la possibilità di sbagliare, altrimenti non avrò mai provato e successivamente avrò paura di sbagliare.
Intervento successivo quello del personaggio più importante: il prof Cordain, uno dei padri della dieta paleolitica.
Per più info sul suo CV: qui.
Un intervento impeccabile. Tutti gli argomenti trattati sempre con i riferimenti bibliografici del caso. Intervento sintetizzabile, per motivi di spazio, come segue:
– Non esiste alcuna dieta universale;
– Dipende dall’ecologia, latitudine e dal susseguirsi delle stagioni;
– Minimo comun denominatore: cibi non processati o processati minimamente;
– Da analisi su isotopi stabili al carbonio su resti umani di ominidi si evince senza possibilità di replica che l’uomo è onnivoro e, la sua
alimentazione, si trova a metà strada tra quella dei carnivori puri e gli erbivori;
– Alcuni resti animali indicano che l’uomo rimuoveva la lingua ed il midollo dalle carcasse utilizzando primitive attrezzature lapidee;
– Con il passare degli anni dalla comparsa dei primi ominidi (circa 5-7 Milioni di anni fa), gradualmente, il cervello cresce e l’intestino si
riduce. La qualità del cibo migliora (più carne);
Interessante questa tabellina che mette a confronto uomo e gatto:
Sintesi della Taurina Mancante (gatto) Inefficace (uomo)
Sintesi Vit. A dal betacarotene (vegetali) Mancante (gatto) Inefficace (uomo)
Enziama Desaturasi Extr. Bassa (gatto) Bassa (uomo)
Fabbisogno di vit. B12 Essenziale (gatto) Essenziale (uomo)
Ricordiamo che l’enzima Desaturasi serve per convertire l’acido alfa linolenico (w3 a catena corta) in EPA (W3 a catena lunga). Enzima presente per esempio in alcuni volatili.
La tabellina dimostra in modo preciso che l’uomo è onnivoro e la carne, nella sua alimentazione, è essenziale.
Successivamente il dr. Cordain si è chiesto: ma di quali percentuali di macronutrienti abbiamo bisogno? E ci ha mostrato un interessante studio che metteva a confronto le abitudini alimentari di ben 229 popolazioni di cacciatori raccoglitori.
Ebbene il dato medio porta a 1/3 delle calorie da piante, ½ delle calorie da carne. Lo studio ha escluso le popolazioni con alimentazioni più “estreme” tipo gli Eskimo.
Dalle analisi delle mandibole degli antichi Neanderthal si evince che erano carnivori “top level”.
STESSO DICASI PER I PRIMO HOMO SAPIENS.
Il prof. Cordain è passato a sciorinare la lista dei cibi da evitare:
Oli raffinati; zuccheri, carni processate, Alcol, sale… Alimenti che chi segue il nostro blog ben conosce.
Le diete moderne occidentali purtroppo hanno SOLO un 25% dei cibi cosiddetti “paleo” e, questo fattore, ha alterato pesantemente il nostro stato di salute.
Negli ultimi 200 anni, con la creazione di “cibi” come i grassi idrogenati, i grani raffinati e le carni processate e tutti gli altri “cibi” neolitici si è avuto:
– Un aumento impressionante nel carico glicemico totale
– Un alterato equilibrio dei grassi
– Uno sbilancio dei macronutrienti a favore dei carboidrati
– Un aumento della densità calorica degli alimenti
– Una diminuzione della densità di micronutrienti essenziali
– Uno squilibrio nel rapporo acido/base
– Uno squilibrio nel rapporto sodio/potassio
– Una diminuzione delle fibre alimentari
Oggigiorno l’85% dei cereali è raffinato. Gli antichi grani erano più piccoli, indigeribili e stagionali. Una sorta di cibo di sussistenza quando la caccia non dava i suoi frutti. In gergo anglosassone: STAPLE FOOD.
L’aumento del carico glicemico ha portato a patologie tipo:
– Diabete tipo 2
– Ipertensione
– Malattia coronarica
– Dislipidemia
– Obesità
– Patologie intestinali
– Cancro
– Miopia
———
I cerali sono pure acidificanti al pari dei formaggi e delle carni (ndr. cotte) e del sale da cucina. Per cui alterazione dell’equilibrio acido/basico:
– Osteoporosi
– Ipertensione
– Calcoli renali
– infarto
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I grani riducono l’assorbimento di nutrienti. Si rende necessaria la “fortificazione” con acido folico per evitare la pellagra.
Riducono l’assorbimento di minerali. Anche i cibi integrali non fanno assorbire i minerali.
Infine la quantità di fibra totale con una dieta basata sui grani è ridotta.
LATTE e LATTICINI.
Il latte e derivati sono stati introdotti solo dopo la domesticazione di alcuni animali. La prima evidenza di tali pratiche risale a 9.000 anni fa.
Il latte e lo yogurth hanno un paradosso intrinseco: hanno un indice isulinico altissimo a fronte di un indice glicemico basso.
Uno studio ha paragonato gli effetti dell’assunzione di 53 gr/gg di proteine del latte vs 53 gr. di proteine della carne rispetto allo sviluppo di resistenza all’insulina e questo ha chiarito molti dubbi a tal proposito.
CARNE (bestie alimentate ad erba vs bestie alimentate a grano)
L’uomo paleolitico non buttava via nulla della carcassa. Mangiava tutto organi compresi. Ora si ha l’abitudine di mangiare solo il muscolo.
Molto interessante questo punto: le carni processate non hanno un buon rapporto grassi/proteine (a favore dei grassi) rispetto alle carni fresche e, anche per questo, possono essere dannose.
Negli animali selvatici il grasso varia al variare delle stagioni. Un caribù selvatico arriva ad un 3/6% di grasso. Un bovino alimentato a grano arriva a 25/30% di grasso.
Pertanto le carni alimentate a grano hanno:
– un rapporto w6/w3 alterato a netto favore dei, proinfiammatori, w6
– più grasso e meno proteine
– meno micronutrienti
SALE
Oggigiorno nelle alimentazioni occidentali si arriva fino a 10 gr. di sale AGGIUNTO al giorno. Meglio azzerarlo.
ZUCCHERO.
Dal solo ed occasionale miele si è passati, solo negli ultimi 300 anni, ad un consumo procapite di oltre 50 kg di zucchero all’anno!!!!
Peggio ancora però è il FRUTTOSIO!!! Che prima puro non esisteva.
OLI VEGETALI
Da questi provengono circa il 20% delle calorie.
Eccetto l’olio di oliva, tutti gli oli vegetali presentano dei rischi.
Con l’avvento della tecnologia sono andati scomparendo gli oli tradizionali e c’è stato l’avvento di quelli idrogenati. Il consumo di oli vegetali dal 1900 è aumentato del 459%!!!!
I rischi sono legati soprattutto ad una prevalenza di proinfiammatori w6.
Alla chiusura dell’intervento è scattata una vera e propria ovazione dei presenti. 45 minuti di pura goduria.
In foto ci sono io all’estrema dx con il prof. Cordain. Sullo sfondo si nota, sorridente e sornione, il dr. Paolo Antolini che intervisteremo a breve.
To be continued…