Covid-19 e radiofrequenza 5G. Terrapiattismo come ci dicono in TV o realtà con la quale fare, prima o poi i conti?
Questo studio freschissimo, mette in luce quello che andiamo dicendo da un anno e mezzo a questa parte, e conferma l’ipotesi messa in evidenza dal best seller “Il mito del contagio” (a breve sarà disponibile in italiano anche il magnifico booklet aggiuntivo del dottor Cowan, BREAKING THE SPELL, dove viene spiegato anche l’attesissimo esperimento di controllo che confuta completamente l’anti-scienza virologica).
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Gli autori dello studio hanno cercato una connessione tra l’implementazione delle reti 5G e la diffusione della malattia C-19.
Non poteva di certo sfuggire il fatto che a Wuhan e in altre parti del mondo è scoppiato tutto in concomitanza con l’avvio della rete 5G.
Viene quindi esaminata la letteratura scientifica in peer-review sugli effetti biologici dei sistemi di comunicazione wireless ed identificati diversi meccanismi per i quali può aver contribuito alla diffusione della malattia.
“Attraversando il confine tra la biofisica e la patofisiologia, presentiamo l’evidenza che la radiazione elettromagnetica delle reti wireless può:
- Causare cambiamenti morfologici negli eritrociti, incluso gli echinociti e la formazione di rouleaux che può contribuire all’ipercoagulazione.
- Alterare la microcircolazione e ridurre i livelli degli eritrociti e dell’emoglobina, esacerbando l’ipossia.
- Amplificare la disfunzione del sistema immunitario, inclusa l’immunosoppressione, l’autoimmunità e l’iper-infiammazione.
- Incrementare lo stress ossidativo e la produzione di radicali liberi risultando nel danno vascolare e degli organi.
- Aumentare i livelli intracellulari di Ca2+ essenziali per l’ingresso, la replicazione e il rilascio virale, in aggiunta ai meccanismi pro-infiammatori.
- Peggiorare le aritmie e i problemi cardiaci.”
La prima riflessione è d’obbligo:
L’interdisciplinarietà della salute, un tamburo che stiamo battendo da anni, è FONDAMENTALE per uscire da questo matrix…mentre anche i ridicoli medici “evolutivi” e “funzioAnali” ci isolano e scherniscono per non essere dotati del sacro papiro, l’onnipotente laurea in medicina, che conferisce poteri ultraterreni agli eletti possessori.
Ricordiamo che la SIMNE (SOSTENITORI ITALIANI DELLA MEDICINA E DELLA NUTRIZIONE EVOLUTIVA) è nata proprio con l’intento di unire tutti i campi, con l’obiettivo di raggiungere una visione d’insieme in 3D, piuttosto che continuare a correre dentro la propria ruota da criceti.
Prossimo convegno RECOARO 1000 il 20 FEBBRAIO.
Andiamo avanti
Il C-19 è esploso a Wuhan, in Cina, nel Dicembre 2019, subito dopo l’accensione del 5G, e si è diffuso successivamente in altre aree dove la nuova tecnologia è stata perlomeno parzialmente implementata, come la Korea del Sud, il Nord Italia, New York, Seattle e il sud della California.
Nel Maggio del 2020, Mordachev ha riportato una correlazione statisticamente significativa tra l’intensità della radiofrequenza e la mortalità relativa al C-19 in 31 paesi. Durante la prima “ondata”, i casi e le morti attribuite alla malattia erano statisticamente più alti negli stati in cui era stata implementata l’infrastruttura 5G.
(anche in Italia le zone di Bergamo e Brescia erano le prime ad avere attivo il servizio, oltre ad avere contemporaneamente un alto inquinamento atmosferico)
Esiste un’ampia letteratura in peer-review, dalla seconda guerra mondiale in poi, sugli effetti biologici della radiazione elettromagnetica, che ha un impatto importante su molti aspetti della salute.
I ricercatori hanno trovato un’interessante intersezione tra la patofisiologia del COVID-19 e gli effetti biologici dell’esposizione a radiofrequenze.
Il danno ossidativo nei polmoni è stato osservato in aree di opacificazione delle vie aeree, documentate dalle radiografie al torace e dalla tomografia computerizzata. Questo stress cellulare “indica un’eziologia biochimica piuttosto che virologica”.
Per determinare una possibile connessione con gli effetti biologici esercitati dall’esposizione alle radiofrequenze, sono stati esaminati oltre 250 studi in peer-review dal 1969 al 2021, incluso quelli su cellule, modelli animali e umani, con frequenze da 600 MHz a 90 GHz, dal 2G al 5G, con particolare enfasi a basse densità di potenza, inferiore a 1 mW/cm2, ed esposizioni a lungo termine.
Esiste una sovrapposizione sostanziale tra la patologia e l’esposizione alla radiofrequenza. Le evidenze presentate indicano che i meccanismi coinvolti nella progressione clinica del C-19 possono anche essere generati, in accordo ai dati sperimentali, dalla radiazione elettromagnetica.
Gli autori affermano che le evidenze presentate supportano la premessa che le radiofrequenze, ed in particolare il 5G, possano avere esacerbato la malattia indebolendo l’immunità e incrementando la virulenza.
Leggendo “Il mito del contagio” dei formidabili dottor Tom Cowan e Sally Fallon, e i preziosissimi lavori del dott. Stefan Lanka, dott. Andrew Kaufman e molti altri che ringraziamo sentitamente (a breve verrà pubblicato il famoso esperimento di controllo che distruggerà definitivamente la “scienza” della virologia), non vi è alcuna evidenza che esista il presunto patogeno, e la logica suggerisce fortemente che le particelle “virali” siano in realtà normali prodotti della decomposizione cellulare.
Pertanto, se non si tratta di un “patogeno”, quale sarebbe la reale eziologia?
A tal proposito, il genio assoluto Prof. Ing. Konstantin Meyl, che merita in tutto e per tutto di essere soprannominato “Il nuovo Tesla”, ha avanzato un’ipotesi molto interessante e perfettamente in linea con quanto osservato da questi ricercatori.
Innanzitutto il professore fa notare gli stessi riscontri epidemiologici dei ricercatori dello studio, evidenziando anche come il 5G sia stato disattivato dal governo cinese a Wuhan il 5 Marzo 2020, e le morti siano passate da oltre 1000 al giorno a meno di 8.
L’11 Marzo le persone celebravano sulle strade le fine della segregazione.
Taiwan è stato invece “risparmiato” dalla malattia, come mai?
Stranamente, si è affidato alla tecnologia della Ericsson, che lavora a 28 GHz, al di sopra della risonanza dell’acqua.
Se seguite il nostro blog, ormai sapete che l’acqua biologica cristallina è l’organizzatore dei sistemi viventi, e tutto quello che va a “disturbare” la sua struttura pone un grave pericolo alla salute dell’organismo.
La scelta della Ericsson di posizionarsi al di fuori del range frequenziale 2.4-22.2 GHz si è rivelata meno dannosa della tecnologia cinese.
Oltre alla frequenza, occorre anche del materiale tossico e un ambiente acido, responsabile della formazione di acido prussico, che può causare in ultima istanza la morte.
Non a caso, uno dei sintomi più comuni del COVID-19 è la perdita di gusto e olfatto, e in alcuni casi la permanenza di un gusto di mandorle amare, tipici segni di avvelenamento da acido prussico (acido cianidrico HCN).
L’acqua corporea gioca un ruolo importante, con la quale l’acido cianidrico si mischia con facilità: reagisce nel range frequenziale 2.4-22.2 GHz, in cui ogni colloide di acqua funge da antenna.
In caso di risonanza naturale, la radiazione ad alta frequenza è ricevuta e utilizzata come fonte di energia, e l’acido cianidrico in questo modo viene attivato e incrementato.
Il segnale 5G, in questo range e ulteriormente a 1.2 e 44.4 GHz, tramite la risonanza dell’acqua, può causare direttamente l’attivazione dell’acido nelle vie aeree. Ne basta una piccola quantità per l’avvelenamento.
Pertanto, per tirare i remi in barca e cercare di affrontare la minaccia a cui siamo sottoposti quotidianamente, oltre a combattere la nuova tecnologia in prima linea, occorre prendersi cura della propria salute, come?
- Dieta secondo natura, esercizio fisico adeguato
- Esposizione intelligente al sole
- Rispetto dei ritmi circadiani e programmi di reset adiuvati da tecnologie utili (occhiali blu-bloccanti e filtranti, lampadine gialle e rosse, tecnologia sunlike)
- Contatto vero con la natura
- Valutazione elettrosmog ambientale e implementazione protocolli di protezione attiva e passiva
- Earthing
- Fototerapia (regola i meccanismi “immunitari”-detox e l’omeostasi ormonale)
- Fotobiomodulazione: organizza e struttura l’acqua
AVETE MAI SENTITO IN TV PARLARE DI UNO SOLO DEI PUNTI DI SOPRA? SOLO ED UNICAMENTE VACCINO! UNICO MANTRA POSSIBILE
Ed intanto arriva l’ennesima “variante” sequenziata al computer e mai isolata come le precendenti che BUCA totalmente il vaccino e creererà definitivamente l’epidemia dei vaccinati…
FONTE: REUTER
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Ovviamente il maestro indica la strada ma è il praticante che la deve percorrere.
RIFERIMENTI:
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34778597/
- About the structure of gas and water – Konstantin Meyl