Quale “olio di pesce” è più efficace?

Adattamento: Angelo

fish oil

Gli acidi grassi omega-3 acidi conferiscono noti effetti benefici per la salute, ma alcuni occidentali ne sono carenti in quanto consumano poco pesce (ndr. meglio pescato). La supplementazione pertanto è un’alternativa percorribile. Tuttavia, non tutti i supplementi di omega-3 sono uguali. L’obiettivo studio che vi presentiamo era quello di confrontare gli aumenti dei livelli ematici di acidi grassi omega-3 dopo il consumo di quattro diversi integratori di omega-3, e, valutare eventuali variazioni di rischio rispetto alla malattia cardiovascolare dopo la supplementazione.

E’ stato uno studio aperto, randomizzato, cross-over che ha coinvolto trentacinque soggetti sani che hanno utilizzato dosi giornaliere degli integratori seguendo la posologia consigliata sulle etichette degli stessi:

Olio di pesce concentrato da trigliceridi (RTG) : EPA 650 mg, 450 mg di DHA
Olio di pesce concentrato da esteri etilici (EE): EPA di 756 mg, DHA di 228 mg
Olio di krill ricco di fosfolipidi (PL): EPA 150 mg, 90 mg di DHA
Olio di salmone (da triglicideridi): EPA di 180 mg, DHA di 220 mg.

Ai soggetti è stato somministrato uno degli integratori in modo casuale per un periodo di 28 giorni, successivamente è stato seguito un periodo di “washout” (ndr. stacco) di 4 settimane. Sono stati eseguiti test successivi dei restanti tre prodotti, seguiti da periodi di “washout” di 4 settimane, fino a quando ogni soggetto aveva provato ciascuno dei prodotti. I campioni di sangue per misurare gli acidi grassi, sono stati analizzati prima e dopo la supplementazione mediante gascromatografia, e statisticamente analizzati mediante ANOVA (ndr. un software per analisi statistiche).

Risultati
Al dosaggio prescritto, la classifica statistica dei quattro prodotti, in termini di aumento dei livelli di acidi grassi omega-3 ematici è stata la seguente:

Olio di pesce concentrato da trigliceridi (RTG) > Olio di pesce concentrato da esteri etilici > Olio di salmone (da triglicideridi)> Olio di krill ricco di fosfolipidi (PL).
Nel sangue era aumenta la percentuale di EPA nei soggetti che avevano consumano olio di pesce concentrato RTG che era più di quattro volte quella da krill e olio di salmone. La riduzione del rischio in più elementi di malattie cardiovascolari è stato raggiunto in misura maggiore dall’olio di pesce concentrato RTG. L’olio di krill e l’olio da salmone (non concentrato) hanno avuto risultati deludenti in questo aspetto dello studio.
(ndr. l’olio di krill è un integratore di fosfolipidi non di omega 3. Il risultato era, per questo motivo, atteso).

Conclusione
Per la popolazione in generale, la forma e la dose di supplementi di omega-3 potrebbe essere irrilevante. Tuttavia, da questi risultati, la forma e la dose può essere importante per chi è interessato a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.

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Riferimento:
Source: Lipids in Health and Disease 2014, 13:99 doi:10.1186/1476-511X-13-99
Published: 21 June 2014
A randomized clinical trial to determine the efficacy of manufacturers’ recommended doses of omega-3 fatty acids from different sources in facilitating cardiovascular disease risk reduction
Maggie Laidlaw*, Carla A Cockerline and William J Rowe
Link: http://www.biomedcentral.com/

Tantissime altre notizie sugli integratori di olio di pesce

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