Adattamento: Angelo
I medici hanno scoperto che il digiuno è spesso accompagnato da un aumento del livello di vigilanza e di un miglioramento dell’umore, una sensazione soggettiva di benessere, e talvolta di euforia. Il digiuno terapeutico, a seguito di un protocollo prestabilito, è sicuro e ben tollerato.
L’obiettivo degli autori di questo lavoro era esplorare i meccanismi biologici attivati durante il digiuno che potrebbero avere un effetto sulla funzione del cervello, con particolare attenzione sull’umore (in questa sede non discutono i meccanismi che regolano il comportamento alimentare) e per fornire una rassegna completa sul potenziale impatto positivo della digiuno terapeutico sull’umore.
Gli autori hanno eseguito un’ampia ricerca nei più autorevoli database scientifici preferendo articoli relativi a revisioni sistematiche e meta-analisi (ndr. il massimo per affidabilità). Le parole chiave per la ricerca erano: [(digiuno o restrizione calorica) e (salute mentale o disturbi depressivi o dell’umore o ansia)].
Molti meccanismi neurobiologici sono stati proposti per spiegare gli effetti digiuno sull’umore, come i cambiamenti nei neurotrasmettitori, qualità del sonno, e la sintesi di fattori neurotrofici. Molte osservazioni cliniche riguardano un rapido effetto (tra 2 e 7 giorni) del digiuno sui sintomi depressivi con un miglioramento di umore, attenzione e senso di tranquillità.
La persistenza di miglioramento dell’umore nel tempo resta ancora da determinare.
Riferimento:
Psichiatry Research 2013
Fasting in mood disorders: neurobiology and effectiveness. A review of the literature
Guillaume Fond, Alexandra Macgregor, Marion Leboyer, Andreas Michalsen
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