di: Angelo
INTRODUZIONE
Nella prima parte ho parlato di: rapporto omega 6 vs omega 3; micronutrienti; dimagrimento: Prima Parte
in questa parte cercherò di introdurre i problemi legati ai bassi livelli di acidità nello stomaco.
DIGESTIONE
Bassi livelli di acidità dello stomaco ed enzimi.
Un deficit di nutrienti può essere dovuto, oltre che da una dieta carente, anche dal malassorbimento.
Quando si mangia, in condizioni normali, lo stomaco alza il suo livello di acidità intorno ad un PH 2.0 producendo acido cloridrico (circa 10 volte più acido dell’aceto). Questo meccanismo serve per “sciogliere” il cibo rendendolo digeribile ed eliminare i batteri patogeni. E’ il metodo del corpo per “cuocere” il cibo e renderlo disponibile alla digestione. Allo stesso tempo lo stomaco secerne pepsina che è l’enzima che facilita la digestione delle proteine.
Un’insufficiente livello di acidità nello stomaco permette la crescita batterica ed il passaggio nell’intestino di proteine non predigerite in modo adeguato.
Un modo per verificare se si abbiano livelli non consoni di acidità di stomaco è quello di misurare l’idrogeno espirato. Infatti molti batteri, come il famigerato Helicobacter pylori (che causa l’ulcera) o la Salmonella, impiegano l’idrogeno come substrato energetico (H2). Altro metodo è quello d’ingerire un integratore di acido cloridrico seguendo un protocollo incrementale fino al raggiungimento del livello ideale (ma questa è già una possibile cura).
Perche la dieta paleo per alcune persone sembra non funzionare? PRIMA PARTE
L’idrogeno viene prodotto dalla fermentazione dei cibi nell’intestino. Più idrogeno si produce più ci sono le possibilità che si creino colonie batteriche patogene.
I’H.Pylori ha la capacità di sopprimere la produzione di acido cloridrico nello stomaco.
In pratica s’innesca un meccanismo perverso: digerisco male, i cibi sostano di più nell’intestino fermentando, produco più idrogeno ed alimento i batteri patogeni ed infine favorisco il malassorbimento, mancanza di recupero dagli allenamenti, sonno disturbato…
Cosa causa la fermentazione?
In primis il fruttosio. Ce ne è troppo nella nostra alimentazione occidentale. Il fruttosio è dimostrato fermentare nel tratto intestinale. Per molti soggetti il limite è di 25 gr. al giorno, per altri arriva fino a 50gr. Come si vede si parla di quantitativi molto bassi.
Sotto si possono leggere gli sconcertanti risultati di uno studio del 2005 (1):
Su 15 soggetti testati, metà hanno avuto evidente malassorbimento di fruttosio con soli 25gr., e più di 2/3 dei soggetti lo hanno avuto già con 50gr. Il quantitativo di idrogeno nel respiro dei soggetti era significativamente più alto dopo l’ingestione di 50gr. di fruttosio…
“Results
More than half of the 15 adults tested showed evidence of fructose malabsorption after 25 g fructose and greater than two thirds showed malabsorption after 50 g fructose. AUC, representing overall breath hydrogen response, was significantly greater after the 50-g dose. Overall symptom scores were significantly greater than baseline after each dose, but scores were only marginally greater after 50 g than 25 g. ….”
Un breve inciso prima di proseguire:
Prima di scatenare inutili polemiche voglio specificare che la frutta moderna non è la stessa frutta che abbiamo mangiato per milioni di anni ma una frutta ottenuta con selezioni e manipolazioni. Molto più ricca di zuccheri e dolce per essere resa appetibile.
La frutta pertanto è buona e fa bene! Bisogna però scegliere quella giusta, più ricca di micronutrienti e contenente meno zuccheri.
Anche alcuni tipi di fibra alimentare possono causare fermentazione. Si è evidenziato che la fibra contenuta nel grano aumenta significativamente l’idrogeno.
Altra causa è avere ancora l’intestino infiammato da anni di dieta occidentale ricca di farine e zuccheri (ma di questo tratterò in un futuro articolo).
Ad abbassare i livelli di acidità dello stomaco contribuiscono inoltre alcuni farmaci di normale utilizzo nella società moderna come gli antiacidi e gli antibiotici.
Infine anche lo stress fa la sua buona parte di lavoro, ma anche allo stress dedicherò un articolo a parte.
Sommando tutte le cause ne deriva che, per molti soggetti, pur seguendo una dieta paleolitica, potrebbero insorgere problemi in tal senso.
Concludendo:
la bassa acidità di stomaco causa infiammazione ed aumenta i rischi di cancro nel tratto intestinale. Produzione di gas; malassorbimento in particolare di vitamina B12, ferro e tanti altri micronutrienti fondamentali per una salute ottimale.
Uno stomaco con un PH corretto dovrebbe essere in grado di digerire anche la caseina. Per cui un apparato digerente forte può persino sconfiggere alcune forme di allergia.
E’ stato notato che un PH squilibrato porta anche a disturbi del sonno.
Riassumendo
Problema: con la paleo per alcuni soggetti più sensibili, mangiando più frutta e soprattutto frutta molto ricca in fruttosio, c’è, ed è reale, il rischio di produrre fermentazione intestinale che può causare proliferazione di batteri patogeni e conseguente malassorbimento.
Soluzione: scegliere frutta che contiene poco fruttosio, eliminare alcuni tipi di farmaci, abbassare i livelli di stress. Eventualmente valutare, con l’ausilio di un medico, l’opportunità di utilizzare un integratore di HCL (acido cloridrico).
Nella terza parte parlerò dell’equilibrio acido/base.
Nelle parti successive dell’IBS; SOLE – Vit. D; SONNO; Stress…
RIFERIMENTO:
(1)
Journal of the American Dietetic Association
Volume 105, Issue 10, October 2005, Pages 1559–1566
Fructose Intake at Current Levels in the United States May Cause Gastrointestinal Distress in Normal Adults
Peter L. Beyer, MS, RD,
Elena M. Caviar, MS, RD,
Richard W. McCallum, MD