Nuove linee guida alimentari DGAC: colesterolo e grassi saturi non fanno più paura. Il nemico? I carboidrati.

Scritto da Angelo

Categorie: Nutrizione | Pillole | Salute

28 Maggio 2015

Adattamento: Angelo.

EAT-logo

Gli orientamenti del Comitato Consultivo Dietetico USA (DGAC) ha recentemente pubblicato le nuove linee guida dietetiche preliminari per gli americani.

Un comunicato stampa della Academy of Nutrition and Dietetics ha commentato i nuovi orientamenti.

Una vera e propria rivoluzione, con dei dietrofront assolutamente imprevedibili!

In estrema sintesi:

– L’Accademia sostiene la DGAC nella sua decisione di abbandonare le preoccupazioni sul colesterolo alimentare e la relativa lista di cibi da limitare e non enfatizza più le preoccupazioni relative al consumo di grassi saturi, data la mancanza di prove di collegamento con la malattia cardiovascolare;

– non si raccomanda più di limitare il sodio aggiunto alle pietanze perchè è effettivamente associato ad un aumento della mortalità per gli individui sani.

– è sempre più evidente che una riduzione del consumo di zuccheri migliorerà la salute generale della popolazione americana.

ndr. Che dire? Sono senza parole! E mo’ chi glielo dice a Giorgio Calabrese?

The Academy supports the decision by the 2015 DGAC not to carry forward previous recommendations that cholesterol intake be limited to no more than 300 mg/day, as ‘available evidence shows no appreciable relationship between consumption of dietary cholesterol and serum cholesterol‘”.

Conclusion: No restriction on cholesterol 

NESSUNA RESTRIZIONE SUL COLESTEROLO ALIMENTARE

In the spirit of the 2015 DGAC’s commendable revision of previous DGAC recommendations to limit dietary cholesterol, the Academy suggests that HHS and USDA support a similar revision deemphasizing saturated fat as a nutrient of concern“.

Conclusion: Saturated fat no longer a villain

I GRASSI SATURI NON SONO PIU’ DA CRIMINALIZZARE

There is a distinct and growing lack of scientific consensus on making a single sodium consumption recommendation for all Americans, owing to a growing body of research suggesting that the low sodium intake levels recommended by the DGAC are actually associated with increased mortality for healthy individuals“.

Conclusion: Restricting sodium can lead to negative health consequences

LIMITARE IL SODIO PUO’ PORTARE A CONSEGUENZE NEGATIVE PER LA SALUTE

Carbohydrate contributes a greater amount to the risk for cardiovascular disease than saturated fat, so the replacement of carbohydrate will necessarily result in a greater improvement in risk“.

Conclusion: High intake of carbohydrates is more detrimental to heart health than high intake of saturated fat

UN ALTO INTROITO DI CARBOIDRATI E’ MOLTO PIU’ PERICOLOSO PER LA SALUTE DEL CUORE RISPETTO AD UN ALTO INTROITO DI GRASSI SATURI

Riferimenti:

Comunicato Stampa

Linee guida preliminari

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