Il microbioma di una popolazione isolata indoamericana è più ricco e vario.

Scritto da Angelo

Categorie: Pillole | Salute

20 Maggio 2015

Traduzione ed adattamento: Angelo.

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La maggior parte degli studi sul microbioma umano si sono concentrati su popoli occidentalizzati con pratiche e stile di vita che riducono la sopravvivenza e la trasmissione microbica, o in società tradizionali che sono attualmente in fase di transizione (occidentalizzazione). I ricercatori protagonisti di questo lavoro hanno voluto caratterizzare il microbioma fecale, orale, della cute ed anche la resistenza agli antibiotici di alcuni membri di un isolato villaggio indoamericano chiamato Yanomami. Popolazione che non aveva ancora avuto contatti documentati con gli occidentali. I Yanomami nutrono il loro microbioma con la più alta diversità di batteri e varietà mai riportati in un gruppo umano. Nonostante il loro isolamento (si presume di almeno 11.ooo anni da quando i loro antenati arrivarono in Sud America) e nessuna nota esposizione agli antibiotici, hanno batteri che portano a resistenza agli antibiotici funzionali, compresi quelli che conferiscono resistenza agli antibiotici di sintesi. Questi risultati suggeriscono che l’occidentalizzazione influisce significativamente la diversità del microbioma umano e che i geni resistenti agli antibiotici funzionali sembrano essere una caratteristica del microbioma umano anche in assenza di esposizione ad antibiotici commerciali. I geni resistenti agli antibiotici sono probabilmente pronti per la mobilitazione e l’arricchimento a seguito dell’esposizione a livelli farmacologici di antibiotici. Questi risultati sottolineano la necessità di un’approfondita caratterizzazione della funzione del microbioma e della resistenza agli antibiotici nelle popolazioni non occidentali remote prima che vengano globalizzate delle pratiche moderne che li impoverirebbe di batteri potenzialmente benefici che albergano nel corpo umano.

Per la cronaca il microbioma intestinale e della pelle era più voluminoso e più vario nei Yanomami rispetto al campione occidentale.
Il microbioma orale invece era solo diverso per quanto riguarda i batteri.

Per chi volesse approfondire, sotto trovate, online, lo studio completo.

Riferimento:
Science Advances 17 Apr 2015:
The microbiome of uncontacted Amerindians
Jose C. Clemente, Erica C. Pehrsson, Martin J. Blaser, Kuldip Sandhu, Zhan Gao, Bin Wang, Magda Magris, Glida Hidalgo, Monica Contreras, Óscar Noya-Alarcón, Orlana Lander, Jeremy McDonald, Mike Cox, Jens Walter, Phaik Lyn Oh, Jean F. Ruiz, Selena Rodriguez, Nan Shen, Se Jin Song, Jessica Metcalf, Rob Knight, Gautam Dantas, M. Gloria Dominguez-Bello
Link: http://advances.sciencemag.org/content/1/3/e1500183

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