Traduzione ed adattamento di Eva, psicologa specializzata in neuroscienze cognitive
Ricerca bibliografica: Angelo
Negli ultimi decenni sono stati condotti moltissimi studi che hanno indagato la relazione tra il consumo di pesce e il rischio di insorgenza della depressione e, allo stato attuale, sembra essere ancora oggetto di controversie in letteratura.
Lo studio che vi proponiamo oggi è una meta analisi realizzata grazie ad una scrupolosa e dettagliata ricerca della letteratura per tutti gli studi rilevanti fino a marzo 2015 all’interno dei database di PubMed, EMBASE e Web of Science. Sono stati messi insieme i rischi relativi (RR) con il 95% (IC) da studi individuali con modello a effetti casuali.
Un totale di 26 studi che hanno coinvolto 150 278 partecipanti sono stati inclusi nella presente meta-analisi. I rischi relativi (RR) di depressione per il più alto vs. il più basso consumo di pesce erano 0,83 (IC al 95% 0.74-0.93). I risultati sono rimasti significativi negli studi di coorte (RR = 0.84, 95% IC 0.75 al 0.94, n = 10), nonché negli studi trasversali (RR = 0.82, 95% IC 0.68 al 1.00, n = 16). Quando gli uomini e le donne sono stati testati separatamente, è stata osservata anche una significativa associazione inversa.
Sulla base di questo studio, possiamo concludere che il maggior consumo di pesce può ridurre il rischio di depressione.
Riferimento:
Journal of Epidemiology& Community Health doi:10.1136/jech-2015-206278
Fish consumption and risk of depression: a meta-analysis
Fang Li, Xiaoqin Liu, Dongfeng Zhang
Link: http://jech.bmj.com/content/early/2015/08/21/jech-2015-206278