Un nuovo studio della Chalmers University of Technology, Svezia, mette in luce il legame tra consumo di pesce e migliore salute neurologica a lungo termine. La parvalbumina, una proteina presente in grandi quantità in diverse specie di pesci, ha dimostrato di aiutare a prevenire la formazione di alcune strutture proteiche strettamente associate al morbo di Parkinson.
Adattamento: Angelo
L’allergene più comune nei pesci, la proteina β-parvalbumina è molto abbondante; forma le strutture amiloidi come mezzo per evitare la degradazione gastrointestinale e il transito nel sangue. Nell’uomo, le stesse strutture amiloidi sono per lo più associate a disturbi neurodegenerativi come l’Alzheimer e il Parkinson. In questo lavoro si è valutato una presunta connessione tra questi amiloidi utilizzando la b-parvalbumina ricombinante del merluzzo bianco e la proteina amiloidogenica chiave nella malattia di Parkinson, l’α-sinucleina.
Usando un insieme di metodi biofisici in vitro, si è scoperto che la β-parvalbumina inibisce prontamente la formazione amiloide dell’α-sinucleina. È stato scoperto che il meccanismo sottostante coinvolge il legame α-sinucleina con la superficie delle fibre amiloidi β-parvalbumina.
Oltre ad essere un nuovo meccanismo di inibizione dell’amiloide, i dati suggeriscono che i benefici per la salute del pesce possono essere spiegati in parte dalla reazione incrociata della β-parvalbumina con le proteine amiloidogeniche umane.
RIFERIMENTO:
Nature, Scientific Reports
Abundant fish protein inhibits α-synuclein amyloid formation
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