L’uomo di Cheddar: alcune interessanti deduzioni.

Scritto da Angelo

Categorie: Nutrizione | Salute

18 Febbraio 2018

Questo bellissimo volto di ragazzo è la ricostruzione da uno scheletro ritrovato in Gran Bretagna all’inizio del secolo scorso: l’uomo di Cheddar!

 Di Angelo
Rappresenta uno dei primi abitanti dell’isola ed è datato 10.000 anni fa. Un uomo del mesolitico, epoca che rappresenta il passaggio dalla caccia e raccolta all’agricoltura.
 
I tratti sono di un uomo sub-sahariano, gli occhi sono la caratteristica più interessante in quanto il colore si è modificato in meno generazioni rispetto alla pelle ed i capelli.
 
Nota:

Questa caratteristica conferma l’importanza per la salute umana del “Dio Sole”, fonte di vita e salute; di quanto sia fondamentale proteggere i nostri preziosi occhi dalle luci artificiali e dagli schermi dei dispositivi elettronici. Lo so, lo so vi sto martellando con questa storia dei blue blocker, ma ci credo fermamente!

La pelle ed i capelli si sono schiariti nelle generazioni successive con un’accelerazione dall’introduzione dell’agricoltura in avanti.
 
Nota:

Probabilmente dovuto alla povertà nutrizionale che ha selezionato con ulteriore accelerazione umani dai tratti sempre più chiari. Il che dimostra ulteriormente che il sole, la vitamina D (regolata naturalmente), l’ambiente… Comandano rispetto al cibo, che, per carità, rimane comunque molto importante.

Le famose pressioni EVOLUTIVE da non confondersi mai con la GENETICA come molti stupidi riduzionisti fanno…

Oggi la sfida è tornare ad avere stili di vita che simulino più possibile quelli dei nostri antenati. Ci siamo rintanati nelle nostre case, auto, uffici come topi in gabbia, costantemente a temperature comprese tra 18 e 23°C.

Ragazzi: persino ai carcerati viene concessa l’ora d’aria. Noi ci auto-neghiamo anche quella! Che coglioni siamo diventati…
VITAMINA D, il mio ultimo libro/mattone…
RIFERIMENTO: qui

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