LUCE ROSSA/INFRAROSSA E TIROIDE
la luce rossa è vita!
di Franca Leccadito.
La tiroide, ghiandola minuscola situata alla base anteriore del collo, come tutti sappiamo, svolge un lavoro enorme e di VITALE importanza.
Gli ormoni che secerne sono i maggiori responsabili del metabolismo e hanno un ruolo importante nella sintesi delle proteine.
Purtroppo un grandissimo numero di persone soffre di qualche disturbo connesso a distiroidismo; molte persone addirittura ne subiscono le conseguenze senza avere ricevuto nessuna diagnosi, altre, vedono concomitare ipo o iper funzione in relazione ad età, patologie acute o croniche, stress di vario tipo, o a causa di assunzione di alcuni farmaci.
NB Questo articolo vuole essere solo informativo sulla opportunità offerta dall’uso della luce rossa e infrarossa per le varie problematiche tiroidee e a quelle che vi sono connesse.
Il campo di applicazione che si evidenzia come maggiormente promettente sembra essere la condizione di ipotiroidismo, ma l’azione delle lampade per fotobiomodulazione ha molti benefici effetti su sintomatologie e manifestazioni cliniche che vanno aldilà della azione diretta sulla ghiandola tiroidea.
Per quanto riguarda la funzione principale della nostra piccola ghiandola a farfalla, l’effetto più eclatante si ha con.la stimolazione della produzione degli ormoni tiroidei T3 e T4 che naturalmente si producono anche in altri distretti con meccanismi diversi (da qui l’importanza anche di una esposizione completa)
Chiunque soffra di ipotiroidismo sa, tranne pochi fortunatissimi, quanto sia difficile trovare il giusto dosaggio quotidiano dell’ormone, sintetico o naturale che sia; questo perché molti fattori influenzano una tiroide normalmente funzionante e tra questi, oltre ad alimentazione, patologie degenerative sistemiche, traumi e fratture, stile di vita, stress etc ci sono la temperatura e la luce.
Questi due ultimi fattori sono spesso sottovalutati o per nulla presi in considerazione dai medici che ci seguono.
Ecco, la luce (rossa e infrarossa) può determinare un incremento anche significativo della produzione ormonale con conseguente diminuzione posologica dell’ormone assunto per via esogena.
Ci sono attualmente degli studi che stanno valutando questa opportunità e alcuni ne sono già stati fatti.
Sappiamo, per dirla con il geniale Ray Peat, che il TSH e la prolattina sono ormoni (ipofisari) che possiamo definire pro-infiammatori e che l’oscurità aumenta i livelli di questi ormoni.
Infatti alcuni pazienti affetti da ipotiroidismo si saranno accorti che in estate e soprattutto esponendosi al sole si ha maggiore energia e soprattutto che la propria risposta personale alla somministrazione di T3/T4 cambia in modo a volte considerevole.
Le basse temperature al contrario hanno un’azione che potrebbe essere definita anch’essa pro infiammatoria su un soggetto Ipotiroideo favorendo lo switch da una normale azione di fagocitosi ad una risposta di iperinfiammazione.
La luce e in particolare quella rossa, che penetra facilmente nei tessuti, attiva la formazione di nuove cellule ben differenziate e quindi dotate di attività specifica del tessuto irradiato dalla luce rossa e infrarossa di cui stiamo parlando.
Secondo Raymond Peat questa, che potremmo chiamare azione terapeutica, è uno dei fattori più importanti che protegge da STRESS, SHOCK, RADIAZIONI IONIZZANTI, RADICALI LIBERI, PEROSSIDAZIONE LIPIDICA, ATROFIA TIMICA, e molti altri problemi collegati a degenerazione cellulare e invecchiamento di cellule tessuti e organi.
Già Warburg aveva osservato che chimicamente si attua una vera e propria attivazione dei pigmenti respiratori mitocondriali.
La luce blu inibisce questa attività e la luce rossa la attiva o la ripristina quando difettosa.
La luce rossa che penetra profondamente è in grado di “spengere” molti elettroni eccitati riportandoli al loro normale stato di riposo basale.
La terapia a luce rossa agisce, in poche parole, stimolando i mitocondri delle cellule a produrre più ATP (adenosina trifosfato) attraverso la respirazione cellulare.
Questa terapia luminosa attiva la formazione di nuove cellule e la loro differenziazione, come abbiamo detto, e stimola la produzione di energia, aumentando la formazione di mitocondri e l’attività degli enzimi del DNA metiltransferasi.
La luce rossa accelera la guarigione delle ferite e migliora esteticamente le cicatrici, , riducendo la fibrosi.
Il ciclismo quotidiano tra oscurità e luce è probabilmente un fattore importante nel regolare la nascita e la differenziazione delle cellule.
L’oscurità sopprime la funzione mitocondriale e la luce la attiva.
L’oscurità prolungata aumenta il cortisolo e il cortisolo (che rende le cellule più sensibili alla morte eccitotossica) inibisce la proliferazione delle cellule staminali.
La neurogenesi è soppressa dallo stress e aumentata dall’attività spontanea e ha un ritmo circadiano! (Si torna su ciclismo e alternanza buio/luce e ritmicità circadiana)
Invecchiamento e depressione comportano entrambi una ridotta capacità di ridurre ritmicamente la produzione di cortisolo. Il rinnovamento cellulare richiede una riduzione ritmica dell’esposizione al cortisolo.
“Per fare un esempio significativo in primavera, con l’aumentare della lunghezza del giorno, il cervello degli uccelli canori cresce, con una maggiore proliferazione di cellule nella parte del cervello coinvolta nel canto. La produzione di progesterone aumenta nella maggior parte degli animali in primavera ed è il principale ormone responsabile della crescita del cervello degli uccelli” (R Peat) .
Dobbiamo contrastare l’effetto negativo degli estrogeni in eccesso e con la luce rossa e infrarossa sembra che si possa modularne la produzione aumentando quella del progesterone per ristabilire un equilibrio ottimale.
Come già ben sappiamo, il trattamento ormonale integrativo per l’ipofunzione tiroidea non ci salva da sintomi molto frustranti: aumento o perdita di peso, perdita di capelli, alterazioni del ritmo cardiaco, difficoltà digestive, difficoltà del ritmo sonno veglia, ipersonnia o insonnia, o difficoltà di addormentamento et al. e siamo tutti alla ricerca disperata di un ritrovato equilibrio con dispendio di mezzi e tempo.
Nella recente ricerca clinica, la terapia a luce rossa e infrarossa mostra il potenziale per essere un’opzione di trattamento naturale ed efficace per alcune condizioni della tiroide e i loro sintomi.
Un team di ricercatori con sede in Brasile ha condotto uno studio di 3 anni, randomizzato, controllato con placebo su 43 pazienti con una storia di intervento di levotiroxina per ipotiroidismo causato dalla tiroidite di Hashimoto (o CAT per tiroidite autoimmune cronica). Questo tipo di tiroidite è la causa più comune di ipotiroidismo acquisito, quindi questo studio è stato una bella finestra su una vasta popolazione di persone con patologie tiroidee.
I ricercatori, con sede presso la facoltà di medicina dell’Università di San Paolo, hanno pubblicato una serie di articoli di giornale che descrivono i loro risultati, tra cui un follow-up di 9 mesi con tutti i pazienti:
Minore necessità di levotiroxina : dopo il corso di trattamenti con luce a LED, la necessità dei pazienti di assumere un farmaco per la tiroide è diminuita e in alcuni casi è andata completamente via. La dose media richiesta per il gruppo placebo era quasi tre volte più elevata.
Più incoraggiante di tutti, il 47% dei partecipanti al gruppo di terapia della luce non ha più avuto bisogno di levotiroxina durante l’intero follow-up di nove mesi
Calo della perossidasi tiroidea (TPOAb) : i partecipanti allo studio hanno dimostrato che l’esposizione alla luce ha anche portato a un calo dei livelli di perossidasi tiroidea.
(Ri)Vascolarizzazione della tiroide : utilizzando gli ultrasuoni doppler a colori, i ricercatori hanno scoperto che i trattamenti di terapia della luce hanno portato a tassi più elevati di vascolarizzazione dei lobi tiroidei.
Ripristino della salute generale della tiroide : i ricercatori hanno concluso che la terapia della luce è “efficace nel migliorare la funzione tiroidea, promuovendo una ridotta autoimmunità mediata da TPOAb e aumentando l’ecogenicità della tiroide nei pazienti con ipotiroidismo.
Gli stessi ricercatori hanno condotto uno studio pilota separato nel 2010 con 15 pazienti con ipotiroidismo che assumevano levotiroxina. I medici sono arrivati alla stessa conclusione: “i risultati indicano che questo trattamento promuove il miglioramento della funzione tiroidea, poiché i pazienti hanno manifestato una ridotta necessità di T4, una riduzione dei livelli anticorpali e un aumento dell’ecogenicità parenchimale “.
Ovviamente si rendono necessari studi sempre più ampi per valutare l’effetto dei trattamenti sulla regolazione della tiroide. Ma questi già ottenuti sono incoraggianti.
Bisogna segnalare che case produttrici USA stanno conducendo attivamente ricerche sulla terapia della luce rossa e sul mantenimento della salute ormonale con partner clinici come Bristlecone Medical.
Il campo di ricerca si estende ad ormoni sessuali femminili e maschili
Sono state inoltre condotte ricerche di laboratorio sugli effetti della luce sulle condizioni della tiroide nei mammiferi.
La funzione tiroidea umana è simile nei roditori e nei conigli, quindi questi studi forniscono informazioni sui meccanismi biologici che non sono stati ancora completamente studiati nell’uomo.
Uno studio del 2015 pubblicato su Photochemistry & Photobiology ha scoperto che la somministrazione della terapia della luce rossa alla ghiandola tiroidea dei topi di laboratorio “ha rivelato un miglioramento della funzione tiroidea, della funzionalità epatica e dei livelli di antiossidanti e del conteggio delle cellule del sangue dopo la terapia.”
Ipotiroidismo e guarigione : le persone con ipotiroidismo possono avere problemi con la guarigione di ferite e cicatrici, impiegando più tempo rispetto ai livelli normali di tiroide.
Al di fuori di uno specifico contesto tiroideo, la terapia in questione è stata trovata efficace in numerosi studi clinici per accelerare la guarigione di ferite e cicatrici.
Per testarla sulla guarigione delle ferite in un contesto tiroideo, un recente studio del 2018 sul Journal of Lasers in Medical Science ha valutato i ratti con ipotiroidismo. Ai ratti sono state somministrate incisioni cutanee e trattate con varie lunghezze d’onda di luce rossa, in combinazione con la somministrazione della levotiroxina. I ricercatori hanno scoperto che la combinazione ha migliorato l’elasticità delle ferite.
QUALCHE ALTRO EFFETTO CONNESSO A PATOLOGIA TIROIDEA
Disintossicazione da metalli pesanti come mercurio arsenico cadmio alluminio nichel etc
(Quando questi metalli si accumulano nell’organismo possono anche determinare ipotiroidismo)
Lo stato di ipereccitazione cellulare determinato da questo tipo di stress -da intossicazione- inibisce la normale eliminazione tossinica che viene invece favorita dalla luce rossa per i motivi spiegati sopra ipotizzati da Peat perché la luce rossa favorisce uno stato parasimpatico (attiene a sonno riposo calma) utile alla attività emuntoria.
Ringiovanimento cutaneo per azione emuntoria tossinica e miglioramento della circolazione sanguigna.
Stimolazione della perdita peso aiutando a bruciare grassi e adiuvando la riparazione muscolare e la circolazione sanguigna e linfatica.
Attivazione della citocromo c ossidasi cioè di un enzima importante che svolge un ruolo cruciale nella produzione di energia.
Molti fattori esauriscono questo enzima. Alcuni di questi includono grassi polinsaturi, stress, eccesso di estrogeni, ipotiroidismo e mancanza di luce. Il T3 attiva questo enzima.
Ma come si fa questa terapia?
È così semplice e non invasiva che mi commuove.
Basta esporsi ad un buon dispositivo almeno 10/15 minuti al giorno alla luce con tutto il corpo e poi, cominciando con 1 minuto, fino ad arrivare a 3 minuti per seduta giornaliera, esporre la sede naturale di alloggio della tiroide. (o altri organi)
Naturalmente si può fare stesso trattamento per stanchezza surrenale o problematiche muscolari e tendinee che spesso affliggono i distiroidei.
LE STORIE PERSONALI: INCREDIBILE ESPERIENZA DI QUATTRO GIORNI CON LA FOTOBIOMODULAZIONE
Secondo Mary Shomon si può usare con grande vantaggio questo strumento anche per fibromialgia e altre patologie autoimmuni che frequentemente convivono nei pazienti affetti da tiroidite di Hashimoto
Anche Sarah Ballanthyne si avvantaggia di questo supporto terapeutico per ottimizzare la generale produzione ormonale del suo organismo e si espone per 20 minuti dopo ogni seduta di allenamento.
Teniamo presente che quando la luce infrarossa viene assorbita nelle nostre cellule dei fotorecettori, provoca anche un aumento del flusso sanguigno. Ciò consente alle parti del corpo a bassa circolazione di ricevere ossigeno e sostanze nutritive di cui hanno bisogno per funzionare in modo più efficace. (Ciò include un aumento del flusso sanguigno al fegato, che a sua volta aumenta la capacità di disintossicazione di questo organo con un vantaggio riflesso anche sulla funzionalità tiroidea)
Naturalmente non si può pensare di non avere cura di se stessi a tutto tondo; infatti non si possono trascurare alcuni aspetti fondamentali che accelerano la degenerazione cellulare quali, per esempio, una vita in cui lo stress emotivo lavorativo ambientale e da alimentazione altamente infiammatoria siano sempre grilletti innescati.
A proposito lo sapete vero che i grassi insaturi inficiano gravemente la attività mitocondriale?
Invece, sempre solo a titolo di esempio, il magnesio aiuta in caso di mitocondri danneggiati.
Naturalmente non si può dimenticare che questa luce non solo può migliorare la funzionalità tiroidea, ma è utile per bilanciare i livelli dannosi di campi elettromagnetici con i quali tutti veniamo in contatto quotidianamente con i computer, telefoni, wifi, tablet, etc.
Ma il messaggio importante che volevo dare con questo post era che anche noi infelici ipotiroidei possiamo stare meglio e la luce rossa è determinante.
Perché la luce rossa è vita e la tiroide è il fulcro della vita in un organismo. ❤️
RIFERIMENTO:
Low-level Laser in the Treatment of Patients With Hypothyroidism Induced by Chronic Autoimmune Thyroiditis: A Randomized, Placebo-Controlled Clinical Trial – PubMed
Assessment of the Effects of Low-Level Laser Therapy on the Thyroid Vascularization of Patients With Autoimmune Hypothyroidism by Color Doppler Ultrasound – PubMed
Phototherapeutic Effect of Low-Level Laser on Thyroid Gland of Gamma-Irradiated Rats – PubMed
The Combined Effects of Levothyroxine and Low Level Laser Therapy on Wound Healing in Hypothyroidism Male Rat Model – PubMed
Effects of low-power light therapy on wound healing: LASER x LED
Effects of Low-Level Laser Therapy on the Serum TGF-β1 Concentrations in Individuals With Autoimmune Thyroiditis – PubMed