Livelli di Vitamina D: mortalità, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, tumori e fratture.

Scritto da Angelo

Categorie: Pillole | Salute

26 Settembre 2014

Adattamento: Angelo

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La vitamina D è stata associata a molte condizioni di salute, ma le concentrazioni ematiche ottimali sono ancora incerte. I ricercatori protagonisti di questo recentissimo studio prospettico durato 13 anni hanno esaminato il rapporto prospettico tra i livelli sierici di 25-idrossivitamina D [25(OH)D3 e 25(OH)D2] e successiva mortalità in generale ed alcune malattie in uno studio prospettico di popolazione.
Sono state misurate le concentrazioni sieriche di vitamina D in 14.641 uomini e donne di età compresa tra 42 anni e 82 anni tra il 1997 ed il 2000, che vivevano a Norfolk, Regno Unito. I partecipanti sono stati seguiti fino al 2012. Questi sono stati assegnati a 5 gruppi in base ai livelli sierici basali di vitamina D (inferiore a 12, tra 12 e 20. tra 20 e 28, tra 28 e 36 ed oltre 36 mcg).
I dati sono stati corretti statisticamente per età, sesso, tutte le cause di mortalità (2.776 morti), i dati sono stati ulteriormente aggiustati inserendo altre variabili che influenzano i parametri di salute misurati: indice di massa corporeo, il fumo, la classe sociale, l’educazione, l’attività fisica, assunzione di alcol, livelli plasmatici di vitamina C, storia di malattie cardiovascolari, diabete, o cancro.

Le conclusioni sono state le seguenti: concentrazioni alte di 25(OH)D sono associate a minore mortalità totale, malattie cardiovascolari, respiratorie e fratture ma non al cancro. Per quanto riguarda la mortalità, i rischi più bassi erano in soggetti con concentrazioni di 36 mcg, e non vi era alcuna evidenza di un aumento della mortalità a concentrazioni più alte, suggerendo che un moderato aumento delle concentrazioni medie nella popolazione potrebbero avere un potenziale beneficio per la salute. Solo l’1% della popolazione aveva concentrazioni di 48 mcg.

Riferimento:
Clin Nutr doi: 10.3945/ajcn.114.086413.
Serum 25-hydroxyvitamin D, mortality, and incident cardiovascular disease, respiratory disease, cancers, and fractures: a 13-y prospective population study1–4
AJCN. First published ahead of print September 17, 2014 as doi: 10.3945/ajcn.114.086413
Kay-Tee Khaw, Robert Luben, and Nicholas Wareham

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