Adattamento: Angelo
Studi trasversali suggeriscono che i pazienti con disturbi dell’umore hanno un rapporto più elevato di omega-6 versus omega 3. Entrambi acidi grassi polinsaturi (PUFAs). Non è ancora noto se un rapporto alto w-6/3 indichi anche vulnerabilità alla depressione.
I ricercatori protagonisti di questo lungo studio con un follow-up a 7 anni, hanno voluto testare quest’ipotesi su giovani individui con un fenotipo ad ultra-alto rischio (UHR). All’uopo sono stati utilizzati dati secondari di un lavoro precedente. Sono stati misurati i livelli di psicosi ed il rapporto ematico omega 6/omega 3 in 69 ragazzi con fenotipo ad elevato rischio UHT.
Un rapporto più elevato di PUFA n-6/3 alla “baseline” (inizio dello studio) ha anticipato disordini di umore negli individui con UHR durante un follow-up di 7 anni.
La Vitamina D e gli Omega 3 contrastano innumerevoli patologie mentali moderne.
Questa associazione si è mantenuta significativa dopo l’aggiustamento per l’età, il sesso, il fumo, la gravità dei sintomi depressivi alla “baseline” e dopo la supplementazione con omega 3.
Risultati coerenti sono stati ottenuti per i singoli PUFAs (EPA e DHA) (livelli più bassi di acido eicosapentaenoico e acido docosahexaenoico). La capacità predittiva di questi risultati è stata specifica per i disturbi dell’umore, in quanto non sono state trovate associazioni per altri disturbi psichiatrici. I dati forniscono la prima prova prospettica che il rapporto PUFA di w-6/3 è associato ad un aumento del rischio di disturbi dell’umore nei giovani che presentano un fenotipo UHR. Queste individuazioni possono avere implicazioni importanti per il trattamento e la stratificazione dei rischi oltre le caratteristiche cliniche.
NDR. Mamme smettete di offrire ai vostri bimbi merendine industriali, cibi fritti… Gli oli vegetali, ricchi di omega 6 si nascondono ovunque.
I migliori omega 3 del mercato nazionale potete acquistarli cliccando direttamente i banner di questa pagina.
Potrete avere anche un piccolo sconto.
Riferimento:
Transl Psychiatry
Omega-6 to omega-3 polyunsaturated fatty acid ratioand subsequent mood disorders in young people withat-risk mental states: a 7-year longitudinal study
Autori Vari
Link: qui