Le interviste di evolutamente.it: Francesco Balducci

Scritto da Angelo

Categorie: interviste

17 Maggio 2015

Continuano le interviste di evolutamente.it. Stavolta è il turno di un bravissimo medico, esperto di anti-aging ed ovviamente di Paleo dieta, molto attivo su Facebook: Francesco Balducci

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Chiara: diamo il benvenuto al dott. Francesco Balducci, ti vediamo in alcune foto che posti su Facebook, sempre in formissima!

Francesco:

Grazie per i complimenti, secondo me il medico antiaging dovrebbe seguire lo stile di vita che promuove e che consiglia ai suoi pazienti, sì da essere non solo credibile ma anche rappresentare uno sprone, un esempio da seguire. Insomma ci vuole conoscenza ma anche coerenza. Con la consapevolezza del paziente, è finito il tempo del dietologo obeso e del medico pneumologo fumatore…

Chiara: Puoi darci un breve excursus della tua carriera?

Francesco:

Ho conseguito la laurea in medicina nel 1981 e quindi la specialità in odontostomatologia nel 1983, ma sin da giovane ho nutrito interesse per la prevenzione delle malattie degenerative e per l’incremento delle capacità psicofisiche, con il mantenimento sia della salute sia della giovinezza. Ho quindi studiato per conto mio (all’epoca non esisteva la medicina antiaging …) tutto ciò che poteva riguardare il modus vivendi ottimale per evitare l’invecchiamento deleterio, che affligge l’80% delle persone. Avevo notato, da ragazzo, che alcuni soggetti, a differenza di altri, loro coetanei, mantenevano capacità e aspetto giovani, a dispetto dell’età. E questo dipendeva non solo dalla genetica, ma dagli stili di vita. Quando è nato il primo Master postuniversitario in Medicina Antiaging in Italia, mi sono subito iscritto e ho conseguito il diploma con il massimo dei voti e la lode nel 2009 e così anche per il corso di Alta Formazione in Metodologie Antiaging ed Antistress presso l’Università Sapienza di Roma, recentemente nel 2014. Ho partecipato ai più importanti congressi internazionali di medicina antiaging acquisendo informazioni e comparando diversi approcci e differenti scuole di pensiero. Ho avuto anche il piacere e l’onore di essere stato incaricato dalla Direzione dell’ASL numero 1 di illustrare a oltre un centinaio di medici di famiglia le basi della Medicina Antiaging.  

Chiara: Vedo dal tuo curriculum che hai frequentato il corso con Barry Sears e conseguito la qualifica di Nutrizionista Zona, come ti sei avvicinato alla Paleodieta e cosa pensi di questo tipo di alimentazione?

Francesco:

Sono stato uno dei primi ad avvicinarsi all’inizio del 2000 alla Zona che ha avuto il merito di introdurre il concetto di endocrinologia alimentare, di infiammazione cronica silente e valorizzare l’indice glicemico, quando la dietologia tradizionale e obsoleta considerava il cibo solo per la sua valenza calorica (e purtroppo continua a farlo…). Ma il suo ideatore, Barry Sears, ancora recentemente non ha voluto o saputo sottolineare la pericolosità del glutine e del lattosio, liquidando il problema come” esasperazione di mode alimentari”. Mi sono avvicinato pertanto alla Paleodieta, perché, a mio avviso, risponde al meglio alla struttura genomica umana ed è veramente ad azione antiinfiammatoria ed antiglicante. La paleodieta deve essere considerata un punto di partenza fondamentale, senza però estremizzazioni e comportamenti irrazionali, ovvero tenendo conto che viviamo nel terzo millennio e non nel Pleistocene, da 2,5 milioni a 10.000 anni fa. Considero Cordain e Wolf  studiosi illuminanti, ma i loro scritti non sono assiomi imperituri e, come ben sappiamo, la scienza, anche quella dell’alimentazione, è in continuo divenire e perfezionamento.

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Francesco in azione nel suo sport preferito!

Chiara: leggevo che in alcuni tuoi interventi nei vari gruppi paleo parli di paleo “bio-tipizzata”, cosa intendi?

Francesco: 

Non siamo tutti uguali: ognuno di noi è un microcosmo con peculiarità fisiche e psichiche. Possiamo in linea generale essere ricondotti a 4 biomorfotipi principali: il cerebrale o longilineo astenico, il bilioso o longilineo stenico, il sanguigno o brevilineo stenico e il linfatico o brevilineo astenico. Già Ippocrate e successivamente Vannier, Martiny, Pende e Olivier classificarono i quattro biotipi, che prendono origine dai foglietti embrionali (ectoderma, mesoderma, endoderma e creste neurali). Quindi è impensabile che una dieta vada perfettamente bene per tutti. Ecco perché sono contrario alle diete prestampate e da manuale. Ci sono cibi che sono consigliabili per un cerebrale e non per un linfatico, il quale, rispetto al primo, ha una ritenzione idrica maggiore. Lo stesso vale per gli integratori. Ad esempio la creatina è indicata per un cerebrale, ma sconsigliata per un linfatico.  

Chiara: vedo che sei un grande sportivo nonché un Personal Trainer, che tipo di allenamento consigli ai tuoi pazienti?

Francesco:

La mia grande passione è il kayak fluviale, di cui sono Maestro Federale e che pratico da quando avevo 21 anni. Sono entrato nel Guinness dei Primati per il maggior numero di fiumi diversi discesi nei 5 continenti: sono a quota 980 e spero di festeggiare il 1000esimo il prossimo anno. Ma ho praticato e pratico molti sport, tra cui il triathlon, il tetrathlon, il windsurf, la mountain bike e ovviamente la corsa e la palestra. Ai miei pazienti consiglio di allenare tutte le componenti fisiche, cioè 1) forza, per contrastare la sarcopenia 2) resistenza, per combattere il decadimento degli apparati respiratorio e cardiovascolare 3) elasticità, per ostacolare l’insorgenza di artrosi e di artriti 4) l’equilibrio, per ridurre la possibilità di cadute correlate all’età avanzata 5) coordinamento neuromuscolare, per migliorare l’attività cerebrale

Angelo: segui sportivi di endurance agonisti? Se si quali modifiche alla “Paleodieta” suggerisci normalmente a questi atleti un po’ particolari?

Francesco:

Sì, seguo alcuni atleti agonisti, anche di livello nazionale, negli sport di resistenza e suggerisco sempre un’integrazione personalizzata, in base alle esigenze e alle condizioni fisiche. Ad alcuni aumento la quota di carboidrati, soprattutto se sono biotipi cerebrali, ovvero longilinei astenici. Naturalmente evitando glutine e lattosio.

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Chiara: essendo un medico anti-aging quali sono gli integratori che ritieni necessari per il benessere?

Francesco:

Non consiglio mai integratori prima di aver valutato tutti gli esami diagnostici e predittivi che prescrivo al momento della visita, oltre all’anamnesi e allo studio semeiotico. In linea generale, statisticamente, noto che moltissimi necessitano di antiossidanti, ottimizzatori del ciclo di krebs, omega 3, vit D ed estratti fitoterapici stimolatori endogeni della produzione ormonale. Desidero sottolineare che, contrariamente a molti medici antiaging di scuola americana, promuovo la stimolazione endogena e non la sostituzione esogena ormonale, a meno che non sussistano problematiche particolari.

Chiara: in cosa consiste il metodo “Palingenesi”?

Francesco:

Palingenesi significa letteralmente rinnovamento, ringiovanimento, rinascita ( dal greco, Palin e Genesis ). In pratica è basato sulla corretta alimentazione, con la consapevolezza di ciò che si mangia, evitando il cibo spazzatura, riconoscendo le menzogne della pubblicità e difendendosi, per quanto è possibile, dalla congerie di sostanze tossiche che purtroppo avvelenano in modo subdolo ed occulto. Vengono inoltre considerati imprescindibili l’attività fisica e la gestione dello stress cronico, con l’insegnamento degli esercizi a tutti i livelli ( pesi, corpo libero, corsa ecc ) e delle tecniche di respirazione, mudra e mantra di origine orientale rese accessibili agli occidentali, secondo gli studi appresi nel Corso Universitario in Metodologie Antiaging ed Antistress. Fanno parte del metodo anche l’integrazione specifica e tutta l’indagine diagnostica predittiva. E’ peculiare del metodo Palingenesi la simpatia tra medico/personal trainer e paziente/allievo: sovente ci si allena e si mangia insieme, come nelle Settimane Antiaging presso i Villaggi Bravo Alpitour nel mondo o nei Weekend Antiaging in vari agriturismi italiani, da me ideati.

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Chiara: quali sono i bisogni, le richieste, le aspettative principali dei tuoi pazienti?

Francesco:

In genere si rivolgono a me, oltre agli sportivi che desiderano incrementare le prestazioni o mantenerle nonostante l’avanzare degli anni, anche uomini e donne che hanno superato il gradino dei 40-50 anni e avvertono un calo multifunzionale, con la comparsa talvolta dei primi sintomi di malattie degenerative oltre a un incremento ponderale.

Chiara: oltre all’alimentazione, quali sono gli aspetti più importanti da curare per uno stile di vita ottimale?

Francesco:

I pilastri dell’well aging o antiaging o healthy aging, come si preferisce dire, sono, a mio avviso: 1) alimentazione, 2) attività fisica costante e perpetua ( ovvero usque ad mortem, cioè per tutta la vita ), 3) controllo degli stimoli stressogeni e dei fattori di disagio, cioè gestione dello stress cronico, 4) socialità, vita sentimentale e sessuale appaganti

Chiara: a quando un tuo libro?

Francesco:

Scrivere un libro è certamente un mio progetto. Ho moltissimo materiale ma per ora poco tempo da dedicare alla stesura. Sto ancora studiando e perfezionando le mie conoscenze. Non voglio scrivere il solito libro banale su benessere e alimentazione; ce ne sono anche troppi in giro, ma pochi sono vere pietre miliari. Inoltre dedico molto tempo all’allenamento e al kayak e prima desidero raggiungere l’obiettivo dei 1000 fiumi diversi. Diciamo che il libro dovrebbe uscire entro due anni…

Angelo: cosa ne pensi del nostro blog? Te la senti di darci dei consigli per migliorarci?

Francesco:

Senza voler essere mellifluo, desidero rivolgervi i complimenti per l’interesse dei vostri scritti, divulgativi, mai banali e talvolta controcorrente, sempre con rigore scientifico. Evento raro nella jungla del web, dove moltissimi si sentono  esperti e soffrono di delirio di onniscienza…

Angelo: ti ringrazio, queste autorevoli attestazioni di stima ci danno la forza e la passione per andare avanti senza preoccuparci dei soliti criticoni invidiosi.

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Chiara: hai qualcosa da aggiungere all’intervista? Link utili?

Francesco:

Vorrei dire che comunque, al di là dei consigli dianzi ricordati per un corretto stile di vita, è basilare mantenere vivo il “fanciullo” che è in noi, coltivando desideri e progetti, sapendo ridere e sorridere, talvolta anche di noi stessi, adattandoci ai cambiamenti senza arroccarci in posizioni stantie e retrive perché l’antiaging non è una sterile formula da seguire, uguale per tutti, come vorrebbero molti, ma un “vestito su misura” ove psiche e soma si sposano mirabilmente. E in ogni caso, occorre sempre tener conto del fattore casuale, imponderabile, ovvero lo “Fzonos Theòn”, come dicevano gli antichi greci, l’invidia degli dei, pronta a colpire l’uomo di successo, con uno strale a ciel sereno. Ecco perché è importante vivere l’oggi senza attendere il domani, “godendo il tempo di giovinezza, giacchè fugge con rapido piede”…

Angelo: parole da scolpire con martello e scalpello nel marmo a perenne memoria per le generazioni presenti e future! Complimenti Francesco per l’intervista e per tutto quello che hai detto che reputo assolutamente vero e condivisibile.

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