Le interviste di Evolutamente.it: Fabio Piccini (microbioma)

Scritto da Angelo

Categorie: interviste

4 Ottobre 2015

Ridiamo il benvenuto sulle pagine di Evolutamente.it al dr. Fabio Piccini già intervistato per il nostro blog un anno e mezzo fa (qui). Abbiamo deciso di rompergli di nuovo le scatole perchè ha tante novità da raccontarci. Un anno e mezzo vissuto davvero intensamente con la sua nuova passione: lo studio del microbioma/microbiota umano. Nel frattempo ha pure scritto un interessante libro acquistabile su Amazon che ho recensito (qui) e che vi consiglio di leggere; ha tradotto un libro sull’Alzheimer facendo anche un incontro in Umbria per illustrare le novità in materia (qui); Infine, per coloro che fossero interessati, è di nuovo disponibile per acquisto il suo best seller sul digiuno intermittentela dieta più antica del mondo” (qui) che negli ultimi tempi era introvabile. Sempre impegnato in giro per la penisola con i suoi affollati workshop pratici di formazione/informazione, gli ultimi dedicati alla fermentazione dei cibi.

Insomma tanta carne al fuoco, ma ora concentriamoci con un bel respiro e leggiamo la preziosa intervista!

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Angelo: ciao Fabio, ben ritrovato! Come stai?

Fabio:
Indaffarato, ho appena finito la seconda edizione di La Dieta Più Antica del Mondo (http://amzn.to/1IkDqEy) e sto organizzando la migrazione dei server del Progetto Microbioma.

Angelo: allora Fabio… Un anno molto intenso con il tuo nuovo campo d’interesse. Puoi darci una breve introduzione al microbioma e cosa ti ha spinto a studiarlo?

Fabio:
La curiosità di saperne di più dopo aver seguito un corso con Rob Knight all’Università del Colorado ed essermi reso conto che per quanto riguarda l’intestino umano noi nutrizionisti eravamo rimasti al secolo scorso mentre la ricerca con la R maiuscola negli ultimi dieci anni aveva percorso migliaia di chilometri.

Angelo: ci puoi parlare del tuo nuovo sito? Cosa si propone?

Fabio:
Di spiegare alla gente che cos’è il microbioma, perchè è importante e perchè abbiamo messo su il nostro Progetto, ovvero qual è il senso di tutto questo, dato che si tratta di argomenti che la maggior parte della gente non ha nemmeno mai sentito nominare (dato che ancora in Italia quasi non se ne parla).

Angelo: L’idea di autofinanziare la ricerca trovando soggetti disponibili ai tuoi studi come procede? Come ti è venuta? Hai già qualche primo risultato da anticiparci?

Fabio:
In Italia ritengo che attualmente sia l’unico modo di finanziare progetti innovativi, ovvero progetti per i quali è difficile trovare un finanziatore istituzionale. Dato che il finanziatore stadard se non vede subito cosa ci guadagnerà nel finanziare il progetto non ti da neanche un centesimo. Ma l’idea me l’ha data lo stesso Rob Knight che con questo sistema è riuscito a far partire l’American Gut Project che in due anni ha raccolto oltre 10mila campioni.

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Angelo: come strategia per migliorare la varietà e la qualità del micobiota che ne pensi di adottare una dieta “paleo” tendenzialmente crudista?

Fabio:
E’ la cosa migliore che si possa immaginare anche perchè l’intestino digerisce meglio quegli alimenti che può assimilare da crudi. Io ho scritto e detto più volte che la dieta dell’uomo dovrebbe prevedere solo quegli alimenti (cotti o crudi, a sua scelta) che sarebbe in grado di digerire anche da crudi. In altre parole se non potresti digerirlo anche da crudo meglio che non te lo mangi perchè tanto bene non può farti (esempio classico, i cereali). Quindi la dieta Raw va benissimo.

Angelo: sempre per la salute del microbiota, cosa ne pensi dell’amido resistente? Il nostro blog ha già pubblicato e pubblicherà tutte le ultime novità trovate su PubMed.

Fabio:
Ho letto quegli articoli e sono d’accordo sulle proprietà dell’amido resistente, l’unica imprecisione che c’era nell’articolo era quando tu scrivevi che l’amido resistente viene trasformato in acidi grassi dai batteri, etc. Questo è vero, ma non in tutti casi, nel senso che se nel microbioma di un individuo predominano certe classi di batteri tipo ad esempio i Firmicuti rischia di non ottenere nemmeno la metà di questi benefici. Da qui l’importanza di capire meglio che cosa un individuo ha nel proprio intestino.

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Angelo: che ne pensi dell’uso di carni o pesci (crudi) fermentati?

Fabio:
Assolutamente d’accordo, non possono che far bene aumentando la ricchezza e la diversità del microbioma intestinale con l’unica cautela che l’individuo che li assume non sia un grande produttore di istamina, nel qual caso è meglio limitarne l’assunzione. Questo vale anche per prodotti fermentati a base di soia.

Angelo: nella comunità “paleo” va di moda l’utilizzo di olio di fegato di merluzzo fermentato, per il quale ho scritto un articolo che pubblicherò prima della fine dell’anno. Puoi fare qualche commento su questo prodotto se lo consoci?

Fabio:
Stessa considerazione di cui sopra, ma senza la cautela che riguarda invece solo gli alimenti proteici che contengono istidina.

Angelo: oltre all’alimentazione, come possiamo migliorare la qualità del nostro microbiota?

Fabio:
Evitare di assumere antibiotici se non per gravi e documentati motivi (che per un adulto sano si contano davvero sulle dita delle mani), e mangiare molta frutta e verdura senza preoccuparsi di lavarla troppo (meno che mai con l’amuchina) perchè contiene flora batterica utile.

Angelo: hai qualcosa da aggiungere all’intervista? Link utili?

Fabio:
Per chi vuole saperne di più c’è il sito del Progetto Microbioma Italiano e le mie lezioni online. Ne approfitto per ricordare a tutti che da questo mese chi vuole sequenziare il proprio microbioma non dovrà più inviare i campioni a San Francisco perchè finalmente abbiamo trovato un laboratorio italiano che è una spin-off dell’Università di Padova (BMR Genomics).

Angelo: caro Fabio è sempre un piacere incontrarti! Sei un caro amico ed un grande professionista! Alla prossima!

Fabio:
Un abbraccio a voi tutti!

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Con Fabio in un recente incontro.

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