L’aumento globale delle diagnosi di ADHD potrebbe essere causato dalle lobby farmaceutiche, ce lo dice un recente studio.

Scritto da Angelo

Categorie: Salute

Tag: ADHD | Ritalin

11 Maggio 2015

di Ethan A. Huff (naturalnews)
Traduzione ed adattamento: Angelo.

ADHD

Come molti altri disturbi “comportamentali“, il disturbo da deficit di attenzione ed iperattività, meglio conosciuto come ADHD, è una condizione completamente “costruita” per il solo scopo di trasformare normali comportamenti dei bambini in “malattie” che richiedono l’utilizzo di costosi farmaci. Questa subdola truffa farmaceutica, secondo un recente studio, si sta diffondendo in tutto il mondo, con le aziende farmaceutiche che fanno pressioni sui governi per allentare le restrizioni alla commercializzazione di questi farmaci.
Le diagnosi di ADHD si sono diffuse dall’America all’Europa: prescrizioni di Ritalin sono tra le più utilizzate al mondo. Questa piaga si sta ora diffondendo in Europa oltre che in USA.

Pubblicato sulla rivista Social Science and Medicine, lo studio ha esaminato la crescita delle diagnosi di ADHD in posti come il Regno Unito, la Germania, la Francia, l’Italia, e il Brasile. Presi insieme, questi paesi hanno avuto almeno il 15% delle prescrizioni totali di Ritalin negli ultimi dieci anni, riducendo la quota degli Stati Uniti al 75%. Problemi psicologici che prima venivano trattati con terapie non farmacologiche, ora vengono trattati con veleni che alterano pesantemente la chimica del cervello.

Più psicologi e psichiatri europei e sudamericani stanno adottando gli standard diagnostici e statistici USA (DSM), che sono più ampi e hanno una soglia più bassa per la diagnosi di ADHD” spiega un comunicato stampa che riassume i risultati dello studio “Vocal ADHD advocacy groups work closely with drug companies to promote pharmaceutical treatment“.

Ma come si fa a convincere in modo efficace persone sane che hanno una malattia comportamentale e che hanno bisogno di trattamenti farmacologici? Un modo è quello di offrire questionari di autovalutazione on-line che sono accuratamente progettati per categorizzare normali differenze comportamentali come non perfette e far loro credere di essere malate.

Durante la ricerca di informazioni sanitarie on-line, gli utenti di Internet sono sempre più indirizzati a promuovere il farmaco. Si pongono domande generiche, come “Ti agiti molto?” e “Ti risulta difficile concentrarti?” La maggior parte delle persone probabilmente si sentono in questo modo, almeno per qualche tempo, e, involontariamente rispondono di “” a queste e altre domande di auto-diagnosi e così finiscono per essere incanalati nel sistema.

Queste liste di controllo trasformano tutti i tipi di comportamenti diversi in problemi medici“, spiega Peter Conrad, professore alla Brandeis University e uno degli autori principali dello studio. “Le liste di controllo non distinguono ciò che è parte della condizione umana da ciò che è una malattia“.

Molte persone non sanno di essere truffate quando cadono in queste astute trappole dell’industria farmaceutica, e quindi, molti di loro, finiscono per diventare tossicodipendenti a vita. Secondo lo studio, nei primi anni ‘90, meno dell’uno per cento dei bambini nel Regno Unito, per esempio, era tossicodipendente (per presunti problemi di natura comportamentale). Oggi invece la percentuale è salita a ben il 5%!

In Germania, l’aumento è stato ancora più netto. Tra il 1998 e il 2008, l’uso di farmaci per ADHD è salito di oltre il 500 per cento, passando da 10 milioni di dosi giornaliere a circa 53 milioni di dosi.

Non esiste una bacchetta magica farmacologica“, aggiunge Conrad, notando che farmaci non sono la risposta. “Credo che se guardiamo indietro nel tempo fino a 50 anni fa ci dovremmo porre questo quesito: che cosa abbiamo fatto a questi ragazzi?“.

Riferimento:

http://www.eurekalert.org

http://www.sciencedirect.com

http://www.ncbi.nlm.nih.gov

Articoli recenti…

BIOHACKING, INSULINA E CHETONI

BIOHACKING, INSULINA E CHETONI

Anche nelle piattaforme scientifiche più accreditate si parla sempre di più di biohacking [1]. “Nella ricerca della...