Adattamento: Angelo.
In questo interessante lavoro, i ricercatori discutono degli alimenti trasformati, in particolare i cibi cotti, e le loro reazioni nel tratto digestivo umano.
Il consumo moderno di oltre il 70% di alimenti e bevande in forma altamente raffinata fa classificare la dieta degli esseri umani come cucinivora, piuttosto che onnivora. L’evidenza archeologica indica che l’uomo consuma cibo cucinato da almeno 300-400,000 anni e che la divergenza genetica nell’uomo, associata con un cambio alimentare, si dimostra verificarsi in un periodo di 10-30,000 anni.
Una di queste divergenze si può verificare nelle comunità che hanno maggiore persistenza della lattasi da adulti che consumano prodotti lattiero-caseari da circa 8000 anni, rispetto a comunità non consumano prodotti lattiero-caseari. (ndr. non è solo la presenza dell’enzima lattasi che sconsiglierebbe il consumo dei prodotti lattiero-caseari)
In questo lavoro, i ricercatori postulano che 300-400.000 anni, o 10,000-14,000 generazioni, possa essere un tempo sufficiente per un adattamento digestivo ai cibi trasformati (ndr. minimamente) nell’uomo. E’ davvero difficile determinare da quanto tempo gli esseri umani lungo manipolino i cibi, come pesarli, macinandoli, essiccandoli o fermentandoli, ma sembra che questo lo faccia da almeno 20.000 anni (ndr. opinabilissimo), il che sarebbe un tempo sufficiente per influenzare l’espressione genica per gli enzimi digestivi.
La trasformazione dei prodotti alimentari amplia la gamma di cibo che può essere mangiato, la disponibilità di cibo si estende nei tempi di magra e migliora la digeribilità. La cottura in una certa misura distrugge gli agenti infettivi, diminuisce il tempo dedicato al mangiare ed aumenta l’efficienza di assimilazione dei substrati energetici. C’è da dire però che la cottura può distruggere alcuni nutrienti e produce prodotti tossici. Il sistema digestivo umano, secondo questi studiosi, sarebbe adattato ad una dieta alimenti trasformati a causa del suo volume più piccolo, del colon in particolare, rispetto agli intestini di altre specie; e anche a causa di altri aspetti rispetto agli altri primati ed in particolare: la dentizione ed i muscoli facciali e, quindi, in una minore forza e resistenza per la masticazione.
Infine non vi è alcun gruppo noto di esseri umani moderno che non consumi cibi cotti; e la dieta moderna è dominata dagli alimenti trasformati.
I ricercatori concludono che gli esseri umani cono adattati al consumo di cibi (ndr. minimamente) trasformati, compresi i cibi cotti.
(ndr. lo staff di evolutamente seguirà questo infinito dibattito tra cotto e crudo riportando le novità ai lettori. In generale siamo per l’utilizzo di cibi MINIMAMENTE trasformati in una giusta alternanza di alimenti cotti vs crudi).
Riferimento:
J Comp Physiol B. 2015 Jun 30. [Epub ahead of print]
Humans as cucinivores: comparisons with other species.
Furness JB1, Bravo DM.