La persistenza a lungo termine dell’idrossido di alluminio contenuto nei vaccini è associato a disfunzioni cognitive croniche
Traduzione e premessa: Angelo
Continuiamo a presentare REVIEW (non semplici trial) sui possibili e REALI effetti collaterali da vaccini. Ovviamente sappiamo anticipatamente che non condizionerà di una virgola l’azione coercitiva del Governo ma speriamo di svegliare le coscienze dei pro-vaccini a tutti i costi, chiarendo che noi non SIAMO anti-vax ma per la proposta Codacons che prova a tutelare in qualche modo i pazienti.
La miofascite macrofagica (MMF) è una condizione patologica emergente, caratterizzata da lesioni muscolari specifiche. Questa è dovuta alla persistenza a lungo termine dell’idrossido di alluminio all’interno dei macrofagi nel sito della immunizzazione.
I pazienti interessati si lamentano principalmente di artro-mialgie, stanchezza cronica e difficoltà cognitive.
Gli studiosi progettato una batteria completa di test neuropsicologici per delineare prospetticamente la disfunzione cognitiva associata alla condizione. Rispetto ai pazienti di controllo con artrite e dolore cronico, i pazienti con MMF hanno avuto una grave compromissione cognitiva. Questa ha interessato principalmente la memoria visiva e verbale; le funzioni esecutive, tra cui l’attenzione, la memoria di lavoro e la pianificazione; e problematiche dell’orecchio sinistro al test di ascolto dicotico. I deficit cognitivi non sono stati correlati con il dolore, la stanchezza, la depressione o la durata della malattia.
Rimangono ancora indeterminati i meccanismi patofisiologici sottostanti.
In conclusione, la persistenza a lungo termine dell’idrossido di alluminio derivato dal vaccino all’interno del corpo valutato dalla MMF è associato a disfunzioni cognitive e non solo al dolore cronico, alla stanchezza ed alla depressione.
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