LA MORTALITA’ PER TUTTE LE CAUSA IN USA NEL 2021. DATI MOLTO ALLARMANTI

Scritto da Angelo

Categorie: Nutrizione

1 Febbraio 2022

L’amministratore delegato della compagnia di assicurazioni OneAmerica ha recentemente rivelato che la mortalità per tutte le cause nella fascia di età 18-64 anni è stata del 40% più alta durante il 3° e 4° trimestre del 2021 rispetto ai livelli pre-pandemia. Per riferimento, il CEO ha indicato che un aumento anche solo del 10% sarebbe stato un evento statistico che potrebbe capitare 1 volta su 200 anni. Ma la cosa più significativa di questa notizia allarmante è che:

la maggior parte dei decessi non è stata attribuita al Covid.

Figura 1: decessi settimanali negli Stati Uniti per fascia di età. I dati provengono dal CDC. La curva color oro rappresenta il 2021. La curva rossa il 2020. Le curve grigie sono sovrapposte e rappresentano il 2015-2019 anni in cui la mortalità era bassa, diciamo “nella norma”.

Quando una Compagnia di assicurazione per mezzo del suo CEO afferma una cosa del genere dovete capire che è un fatto estremamente GRAVE.

RIFERIMENTO: QUI

Affermazione del CEO della OneAmerica è stata ribadita anche da suoi colleghi e con gli stessi dati.

RIFERIMENTO CDC: QUI

La compagnia di assicurazioni OneAmerica in ogni caso serve un sottogruppo della popolazione statunitense. Il CDC raccoglie i dati sulla mortalità per l’intera popolazione degli Stati Uniti. La figura 1 illustra la mortalità settimanale negli Stati Uniti dal 2015 al 2021 per fascia di età. Diverse generalizzazioni sono facilmente evidenti. Gli anni 2015-2019 sono stati molto simili per tutte le fasce d’età formando una fascia stretta di aspettative abituali. La rigidità della fascia per il 2015-2019 significa che aumenti relativamente piccoli della mortalità sono eventi molto significativi.

Non c’è stato nulla di insolito nella mortalità per la fascia di età Under 25 durante il periodo Covid rispetto alla storia recente. Le ultime 10 settimane di dati per il 2021 sono incomplete a causa dei ritardi nella comunicazione dei certificati di morte. In caso contrario, la mortalità per i gruppi di età superiore ai 25 anni è stata superiore alle norme storiche a partire da marzo 2020 circa e questo trend continua fino ai giorni nostri con una grande eccezione per il gruppo di età superiore a 85 anni.

C’è un intervallo molto interessante dalla settimana 10 (7 marzo) 2021 alla settimana 24 (13 giugno) 2021. I decessi nella fascia di età 85+ sono INFERIORI alla media durante questo intervallo. I decessi totali per le settimane 10-24 sono stati in media 248.536 durante il 2015-2019, ma sono stati 242.372 nel 2021. Per la fascia di età 25-44, i decessi totali per le settimane 10-24 sono stati in media 38.955 durante il 2015-2019, ma sono stati 54.789 (40,6% in più) nel 2021. I decessi giornalieri attribuiti al Covid (media mobile a 7 giorni) negli Stati Uniti sono diminuiti da 1.689 il 7 marzo 2021 a 387 il 13 giugno 2021.

Questo periodo di tempo è stata la fase di declino dell’epidemia invernale che ha raggiunto il picco intorno al 18 gennaio 2021 e ha raggiunto il punto più basso intorno all’8 luglio 2021 prima dell’impennata della infezione chiamata Delta. Plausibilmente attribuire al Covid i decessi sopra la media per la fascia di età 25-44 anni in questo periodo di tempo NON SI POSSONO ATTRIBUIRE AL COVID.

Allora cosa è accaduto?

Chiaramente c’è un numero molto significativo di decessi sopra la media negli Stati Uniti che non può essere attribuito a Covid. Come nel caso dei grafici Age Group, i dati delle ultime 10 settimane sono incompleti a causa dei ritardi nella notifica dei certificati di morte. I decessi attribuiti a neoplasie maligne sono stati nella media durante l’intero periodo della pandemia.

Sebbene nel 2020 ci sia stato un aumento dei decessi per malattia di Alzheimer e demenza dopo l’inizio della pandemia, questo è stato meno evidente nel 2021. C’è stato un aumento dei decessi attribuiti ad altre cause selezionate (che includono suicidi e overdose di droga), ma la magnitudine di questi eventi (MOLTO ALLARMANTI E ANCHE DOVUTI ALLA SITUAZIONE) era molto più piccola di quella che si vede nella categoria MALATTIE CARDIOCIRCOLATORIE.

Morti per ictus e infarto

I decessi attribuiti a malattie cardiocircolatorie includono ictus, attacchi cardiaci e insufficienza cardiaca (compresa la miocardite/pericardite). La categoria Malattie cardiocircolatorie è chiaramente la categoria più importante per i decessi in eccesso nel 2020 e nel 2021. In particolare, i decessi attribuiti a malattie respiratorie (il covid è tra questi) sono stati inferiori alla media nel 2021 per il periodo di interesse compreso tra la settimana 10 e la settimana 24 del 2021. Il Covid è una malattia respiratoria e porta alla sindrome da distress respiratorio acuto con ipossiemia e insufficienza respiratoria nei casi più gravi. Durante il periodo di interesse tra la settimana 10 e la settimana 24 del 2021,

Morti COVID in costante calo

I decessi per Covid erano in costante calo, i decessi attribuiti a malattie respiratorie erano al di sotto della media, ma i decessi dovuti a malattie circolatorie erano significativamente al di sopra della media. E’ difficile spiegare i dati tra la Settimana 10 e la Settimana 24 del 2021 sulla base del danno polmonare causato dall’infezione da Covid.

La bufala virologica della proteina spike (leggere IL MITO DEL CONTAGIO) consentirebbe il fantomatico mai provato ingresso del mai isolato virus nelle cellule ospiti. Il farmaco sperimentale mRNA messaggero (nel quale si trovano le informazioni genetiche utile alla ricostruzione di copie della proteina Spike) prende di mira il recettore dell’enzima di conversione dell’angiotensina-2 (ACE-2). Gli enzimi di conversione dell’angiotensina svolgono un ruolo importante nella regolazione della pressione sanguigna. I bloccanti del recettore dell’angiotensina (ARB) e gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE) sono entrambe classi importanti di farmaci usati per trattare l’ipertensione. Non è necessario uno sforzo di immaginazione e neanche un grande scienziato per sospettare che l’informazione genetica (proteina spike) del il farmaco sperimentale mRNA possa causare un aumento della pressione sanguigna. L’aumento acuto della pressione sanguigna è noto per essere un fattore primario di rischio per ictus, infarto miocardico acuto (attacco cardiaco) e insufficienza cardiaca congestizia.

La fantomatica “proteina Spike” è anche associata alla coagulazione, presumibilmente a causa di una lesione endoteliale, che aumenterebbe ulteriormente il rischio di infarto del miocardio e l’incidenza dell’ictus. Non è chiaro il motivo logico per il quale la proteina spike del “virus” Covid spiegherebbe decessi sopra la media attribuiti a malattie circolatorie durante un periodo di tempo in cui i casi di Covid e i decessi erano in calo, il che dimostrerebbe che la spike è un costrutto al microscopio elettronico e neanche esiste come DIMOSTRATO dagli esperimenti di LANKA. Le settimane 10-24 del 2021 sono state immediatamente seguite dall’introduzione di massa di vaccini mRNA al pubblico statunitense. I dati non sono una prova, ma sono QUANTO MENO, un indizio.

ECCESSO DI MORTALITA’ GENERALE PER TUTTE LE CAUSE NEL 2021, MA NON TRA I GIOVANISSIMI

Morti dovute al vaccino (leggasi “farmaco genico sperimentale”)

Il metodo appropriato per valutare l’efficacia e la sicurezza di un qualsiasi vaccino è la mortalità per tutte le cause. I decessi per tutte le cause vengono confrontati tra il gruppo vaccinato e un gruppo di controllo non vaccinato. Questo metodo non è stato utilizzato. Piuttosto, il CDC e la FDA (ed i loro compari EMA ed AIFA) determinano caso per caso se gli eventi avversi segnalati possono essere attribuiti al vaccino. Se un calciatore muore durante una partita, non si è propensi ad attribuire la causa a un vaccino somministrato 10 settimane prima. Tuttavia, quando 5 (o più) calciatori muoiono ogni settimana, uno cercherà QUALSIASI denominatore comune tra i calciatori morti.

Né il CDC né la FDA come EMA ed AIFA, NON sono osservatori imparziali della sicurezza dei vaccini. Entrambe le agenzie hanno interessi acquisiti nella promozione dei vaccini. Quando il CDC o la FDA/EMA/AIFA analizzano gli eventi caso per caso, sono inclini a dire che un evento non è dovuto a un vaccino (soprattutto se le persone del CDC e della FDA includono ex dirigenti della Pfizer).

Tuttavia, quando l’intera popolazione statunitense come tutto il modo occidentale ha un numero di eventi significativo rispetto alla base storica, bisogna cercare i denominatori comuni nelle persone con gli eventi. I dati esistenti non sono la prova che i vaccini stiano causando decessi a causa di malattie circolatorie. L’onere della prova, tuttavia, spetta alle agenzie per dimostrare che i vaccini non stanno causando decessi.

INFINE E DETERMINANTE

È irresponsabilità scientifica eliminare il gruppo di controllo tramite i vari obblighi del vaccino e rendere scientificamente impossibile la valutazione futura della sicurezza del vaccino.

Articoli recenti…

GLUTINE E IPOTALAMO

GLUTINE E IPOTALAMO

GLUTINE E IPOTALAMO Incredibile studio pubblicato qualche giorno or sono ed eseguito su cavie. Ma lo studio si può...

COLESTEROLO LDL E MITOCONDRI

COLESTEROLO LDL E MITOCONDRI

Il colesterolo LDL è demonizzato da tutti i medici di base e una pletora di cardiologi. I protocolli ministeriali...