LA MALATTIA E’ DAVVERO UNA QUESTIONE DI CARBOIDRATI?

Scritto da Angelo

Categorie: Nutrizione | Salute

10 Novembre 2023

LA MALATTIA E’ UNA QUESTIONE DI MITOCONDRI O DI CARBOIDRATI?

E’ questa la domanda che si sono posti alcuni ricercatori della Università della Columbia e la risposta che ne hanno ricavato dagli studi, distrugge, qualora ce ne fosse ancora bisogno, i guru del calcolo delle calorie ma anche i guru delle LOW CARB e delle diete CHETOGENICHE in tutte le loro infinite derivazioni di marketing e non.

Come sempre accade ai guru e gli “esperti”, manca la visione a 360°…

Le cellule con ridotta capacità di trasformazione dell’energia mitocondriale cercano di conservare energia? Oppure ingranano una marcia più alta e spendono più energie per adattarsi?

Gabriel Sturm e collaboratori hanno studiato nei pazienti e nei fibroblasti umani invecchiati la faccenda e la storia si è fatta assai interessante…

E’ ampiamente noto che, negli esseri umani, i mitocondri con il sistema OxPhos disfunzionale (fosforilazione ossidativa mitocondriale difettosa, ciò che io chiamo DISFUNZIONE MITOCONDRIALE) innescano una regolazione compensativa della biogenesi nelle cellule colpite.

Quindi, i mitocondri mutanti proliferano in un loop infinito. Fenomeno che si chiama “ETEROPLASMIA” e del quale ho abbondantemente parlato già nel mio secondo libro: INSONNIA. IL MALE DEL NUOVO SECOLO. Un long seller che continua a vendere molto di più dei miei libri successivi.
In soldoni, il DNA MITOCONDRIALE (mtDNA) muta, causando modifiche all’epigenoma (INVECCHIAMENTO PRECOCE E MALATTIE DELLA TERZA ETA’ ANCHE IN GIOVANI).

Ma la domanda è ora: quanta energia costa all’organismo questo loop degenerativo?

Cosa ha scoperto di così interessante questo studio appena pubblicato sulla prestigiosa rivista NATURE?

I ricercatori hanno integrato i dati calorimetrici indiretti da 6 studi condotti negli ultimi 20 anni eseguiti tenendo conto anche della massa corporea (non normalizzazione ideale).

E’ risultato che i pazienti (malati) tendono a bruciare più energia rispetto ai controlli. Sperimentano anche un aumento della frequenza cardiaca e dei livelli di catecolamine (NOTA MIA: INFIAMMAZIONE SILENTE, CRONICA DI BASSO GRADO, MAI SPERIMENTATA DALLA RAZZA UMANA NELLA SUA LUNGHISSIMA TRAIETTORIA EVOLUTIVA E CAUSA DI TUTTE LE MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE DAL DIABETE ALLE COSIDDETTE “AUTOIMMUNITARIE” E PERSINO IL COVID), entrambi segni di iper-metabolismo.

Ancora peggio: l’iper-metabolismo ACCORCIA LA VITA… Altro che antiaging…

WOWWWWW!!!!!

Andando ulteriormente ad integrare i dati ben noti dalla letteratura scientifica medica e che ho spiegato in modo inoppugnabile nel mio ultimo libro, MITOCHONDRIAL TRAINING, il quadro generale si fa molto più chiaro.

Una situazione di OxPhos disfunzionale (DISFUNZIONE MITOCONDRIALE) provoca anche uno shift metabolico che condiziona pesantemente il nostro organismo, tramite i mitocondri disfunzionali, a non utilizzare più (o utilizzare molto meno) substrati energetici preferenziali nella vita di tutti i giorni (acidi grassi e chetoni) preferendo i CARBOIDRATI. Una situazione davvero stressante per l’organismo perchè provoca ulteriore DISFUNZIONE MITOCONDRIALE in un infinito loop degenerativo Questa condizione è PATOLOGICA di per se.

Torniamo ai nostri bravi “esperti” e guru del cibo e dell’integrazione. Questi sanno tutto di tutto di cibo e di integratori ma non sanno nulla di nulla di dinamiche mitocondriali e quindi le loro proposte, spesso e volentieri, non sono solo fallimentari ma PEGGIORATIVE.

Di “calcolo calorico” direi che sarebbe pleonastico parlarne alla luce dei dati di sopra. Le facoltà di BIOLOGIA andrebbero ristrutturate dalle fondamenta, ma di evidenze a tal proposito ne trovate a frotte in questo blog.

Integratori: pleonastico anche parlare di integratori. Abbiamo progettato i nostri due integratori della linea POWERHEALING proprio per migliorare la funzione mitocondriale. Di altri possibili supplementi ho parlato nel libro MITOCHONDRIAL TRAINING. La gran parte degli altri integratori sono peggiorativi della funzione mitocondriale. Per esempio la VITAMINA D ad alto dosaggio consigliata, sempre dagli stessi “esperti” delle diete “low carb”.

Parliamo allora di carboidrati? Si possiamo parlarne: ridurre i carboidrati sicuramente è una strategia che può limitare questo loop degenerativo, ma non è, neanche lontanamente, la soluzione per i vostri problemi di salute. Infatti moltissime persone, stanno persino peggio di prima quando approcciano a diete a riduzione di carboidrati. Inoltre i cosiddetti “esperti” addirittura imputano ai carboidrati l’innesco dell’effetto Warburg, tipico del cancro. In realtà, i carboidrati possono accelerare la situazione ma non sono neanche lontanamente la CAUSA. Infatti se fosse stato così semplice guarire dal cancro con la sola dieta, avrebbero dato il NOBEL PER LA MEDICINA ai nostri amici di PALEO MEDICINA UNGHERIA. Non guariscono nessuno, rallentano solo la progressione della malattia.

Piuttosto è un metabolismo totalmente alterato e la gestione non ottimale dei substrati energetici (disfunzione mitocondriale) che innesca l’effetto Warburg che poi viene alimentato dal “fuoco” dei carboidrati.

Oh! Questo studio addirittura spiegherebbe che quelli che ci dicono che “mio nonno ha sempre mangiato pasta e pane, fuma come un turco e STA BENE”, potrebbero anche avere ragione! Ma mi chiedo: come ha vissuto il nonno? Ha vissuto come noi?

Più del vecchio nonno, si dovrebbe parlare dei bambini che hanno un pool mitocondriale ancora sano e, quindi, riescono a gestire anche quantitativi enormi di carboidrati senza problemi (DISCLAIMER: NON STO DICENDO CHE DEBBANO FARLO. E’ SOLO UNA OSSERVAZIONE). L’obiettivo dovrebbe essere conservare quanto meglio possibile questo pool mitocondriale man mano che invecchiamo.

POSTULATO: I NOSTRI ESPERTI E GURU NON CI AZZECCANO MAI E POI MAI… NON NE BECCANO NAENCHE UNA CHE SIA UNA…

MA ECCO CHE ARRIVA IL SAPIENTONE… CHE SPARA…

Eh! Sei sempre bravo a parlare e prendere in giro… Ma la soluzione quale sarebbe?

La soluzione è banale ed è sotto gli occhi di tutti, ma sfugge non perchè non la vediamo ma perchè NON LA VOGLIAMO VEDERE… E’ faticoso solo pensarci…

LA SOLUZIONE E’ TORNARE A VIVERE COME UMANI COME ABBIAMO FATTO FINO AL DOPOGUERRA. O, QUANTO MENO, SIMULARE UNA VITA DA UMANI CON IL BIOHACKING.

  • allenarsi come umani costantemente e tutti i giorni (e già qui si fermano il 95% delle persone)
  • tenersi, per il resto del giorno, in movimento
  • prendere il sole senza assurde creme ed occhiali da sole
  • proteggersi dagli insulti della tecnologia moderna (sempre più invasiva e pervasiva)
  • respirare correttamente…
  • perchè no! Mangiare CIBI VERI E VIVI…
  • SEMPLICI BIOHACKING…
  • ecc…

IN UNA SOLA PAROLA: MITOCHONDRIAL TRAINING! ACCATTATAVILL!

RIFERIMENTI:

https://www.nature.com/articles/s42003-022-04303-x

https://www.nature.com/articles/s41597-022-01852-y

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