Appena pubblicato sul prestigioso BMJ l’ennesimo articolo che esclude associazioni negative tra livello di colesterolo “cattivo” LDL e rischio mortalità nei più anziani (over 60). Il grande Uffe Ravnskov tra i protagonisti. Questo però non è un trial ma una revisione sistematica. Il che la pone su un livello decisamente più alto e credibile.
Di Angelo
È ormai noto che il colesterolo totale è poco indicativo come fattore di rischio o non lo è affatto per la mortalità per tutte le cause e la mortalità cardiovascolare (CV) con l’aumentare dell’età; ma non si sa se il colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) , una componente del colesterolo totale, sia associata alla mortalità negli anziani. Alcuni ricercatori hanno deciso di indagare su questa eventualità.
Hanno impostato una ricerca su PubMed per studi di coorte, in cui l’LDL-C era stato studiato come un fattore di rischio per la mortalità per tutte le cause e/o CV in individui di età ≥60 anni dalla popolazione generale.
Risultati
I ricercatori hanno identificato 19 studi di coorte comprendenti 30 coorti con un totale di 68 094 persone anziane, in cui la mortalità per tutte le cause è stata registrata in 28 coorti e mortalità CV in 9 coorti. L’associazione inversa tra mortalità per tutte le cause e LDL-C è stata osservata in 16 coorti (in 14 con significato statistico) che rappresentano il 92% del numero di partecipanti, dove è stata registrata questa associazione. Nel resto, non è stata trovata alcuna associazione. In due coorti, la mortalità CV era più alta nel quartile LDL-C più basso e con rilevanza statistica; in sette coorti, non è stata trovata alcuna associazione.
Nota:
Che significa? Che più è alto il colesterolo “cattivo” LDL e meno hai la possibilità di morire!
Nello stesso momento in cui sto scrivendo quest’articolo, alcuni medici sul TG2 nazionale pagato con le nostre tasse stanno giusto dicendo l’esatto opposto! Addirittura le categorie a rischio, a loro parere, dovrebbero avere il colesterolo quasi AZZERATO sotto i 40 mg/dl!!!!!
Fine nota
Conclusioni
L’alto livello di LDL-C è inversamente associato alla mortalità nella maggior parte delle persone di età superiore ai 60 anni. Questo risultato è incoerente con l’ipotesi del colesterolo (cioè che il colesterolo, in particolare l’LDL-C, è intrinsecamente aterogenico). Poiché le persone anziane con alto livello di LDL-C vivono più a lungo di quelle con basso LDL-C, l’analisi fornisce la ragione per mettere in discussione la validità dell’ipotesi del colesterolo. Inoltre, lo studio fornisce il razionale per una rivalutazione delle linee guida che raccomandano la riduzione farmacologica di LDL-C negli anziani come componente delle strategie di prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Punti di forza e limiti di questo studio
- Questa è la prima revisione sistematica degli studi di coorte in cui il colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) è stato analizzato come un fattore di rischio per la mortalità per tutte le cause e/o cardiovascolare negli anziani.
- La mancanza di un’associazione o di un’associazione inversa tra LDL-C e mortalità era presente in tutti gli studi.
- Potrebbero non essere inclusi studi in cui è stata eseguita una valutazione del LDL-C come fattore di rischio per la mortalità, ma dove non è stata menzionata nel titolo o nell’abstract.
- Si è cercato cercato solo in PubMed (il più completo database di studi scientifici esistente).
- Errori minori possono essere presenti perché alcuni autori potrebbero non aver corretto l’LDL-C con appropriati fattori di rischio.
- Alcuni dei partecipanti con alto livello di LDL-C possono aver iniziato il trattamento con statine durante il periodo di osservazione e, in questo modo, possono aver aggiunto una maggiore durata di vita al gruppo con LDL-C elevato e alcuni di essi possono aver iniziato con una dieta in grado di influenza il rischio di mortalità.
- Potrebbero essere stati trascurati un piccolo numero di studi rilevanti perché si è cercato solo documenti in inglese.
RIFERIMENTO:
Cardiovascular medicine Research (BMJ)
Lack of an association or an inverse association between low-density-lipoprotein cholesterol and mortality in the elderly: a systematic review
Uffe Ravnskov ed altri
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