Adattamento: Angelo.
Prima review sistematica e meta-analisi sulla dieta paleolitica! Pubblicata oggi sul prestigioso American Journal of Clinical Nutrition!
La Nutrizione Paleolitica, che ha attirato notevole attenzione del pubblico ultimamente per suoi presunti benefici per la salute, si differenzia radicalmente dai modelli alimentari attualmente raccomandati nelle tante linee guida nazionali, in particolare esclude cereali, latticini e prodotti alimentari industriali.
I ricercatori hanno valutato se un modello nutrizionale paleolitico potesse effettivamente migliorare i fattori di rischio per la malattia cronica (sindrome metabolica) più di quanto non possano fare altri interventi dietetici.
I ricercatori hanno condotto una revisione sistematica di studi randomizzati e controllati (RCT) che hanno confrontato il modello nutrizionale Paleolitico con qualsiasi altro modello dietetico con partecipanti umani con almeno 1 e fino a 5 parametri caratterizzanti la sindrome metabolica. Due revisori hanno estratto in modo indipendente i dati dello studio e valutato rischio di bias (ndr. errore). I dati di outcome sono stati estratti dal primo punto temporale di misura (≤6 mesi). E’ stato utilizzato un modello a effetti casuali per stimare l’effetto medio di intervento. La qualità delle prove è stata valutata con l’uso di un sistema di classificazione: Grading of Recommendations Assessment, Development and Evaluation (ndr. un approccio che è considerato il massimo in termini di onestà e trasparenza dei dati trattati).
Risultati: Quattro RCT che hanno coinvolto 159 partecipanti sono stati inclusi. Le 4 diete di controllo si basavano su linee guida nutrizionali nazionali distinte ma che erano sostanzialmente simili. La nutrizione paleolitica ha portato a maggiori miglioramenti a breve termine rispetto alle diete di controllo (modello ad effetti casuali) per la circonferenza della vita (differenza media: -2,38 cm; 95% CI: -4,73, -0,04 cm), trigliceridi (-0.40 mmol/L ; 95% CI: -0,76, -0,04 mmol/L) (ndr. ben -35 mg/dl!!!!) , pressione arteriosa sistolica (-3,64 mmHg; 95% CI: -7,36 0,08 mm Hg), la pressione diastolica (-2,48 mmHg; 95% CI: – 4,98, 0,02 millimetri Hg), il colesterolo HDL (0,12 mmol/L; 95% CI: -0,03, 0,28 mmol/L), e glicemia a digiuno (-0,16 mmol/L; 95% CI: -0,44, 0,11 mmol/L ). La qualità delle prove per ognuno dei 5 componenti caratterizzanti la sindrome metabolica era moderata. Gli effetti più eclatanti erano relativi al miglioramento dei livelli dei trigliceridi. Nessuno degli RCT ha valutato eventuali miglioramenti della qualità della vita.
I ricercatori hanno così concluso: La dieta paleolitica ha portato a maggiori miglioramenti a breve termine su alcuni parametri caratterizzanti la sindrome metabolica rispetto a quanto hanno fatto diete di controllo basate sulle linee guida nazionali.
I dati disponibili giustificano ulteriori valutazioni dei benefici per la salute della nutrizione paleolitica.
Eric Manheimer, il leader del lavoro che vi abbiamo presentato ha commentato così su twitter:
we’ve used robust methodology & reporting standards which provide evidence of effect & evidence of benefit
abbiamo utilizzato standard metodologici e di reporting robusti che forniscono evidenza di effetti e evidenza di beneficio
Ndr. A questo punto ci aspetteremo, per i prossimi mesi/anni, sempre più trial sul tema, soprattutto ben condotti e con un numero elevato di partecipanti.
Riferimento:
Am J Clin Nutr August 12, 2015, doi: 10.3945/ajcn.115.113613
Paleolithic nutrition for metabolic syndrome: systematic review and meta-analysis
Eric W Manheimer, Esther J van Zuuren, Zbys Fedorowicz, and Hanno Pijl
Link: http://m.ajcn.nutrition.org/content/early/2015/08/12/ajcn.115.113613.abstract?sid=b0d01d2b-4380-4a91-a081-ae0a3bb7ffc1