La differenza tra una colazione con un uovo ed una “ideale” consigliata da praticamente TUTTI (o quasi) i nutrizionisti del mondo: latte (senza lattosio) e cereali (avena).
Adattamento: Angelo
Ancora una volta vi presentiamo uno studio, fresco fresco come un ovetto appena deposto, che ha presentato risultati “inattesi“…
L’obiettivo dello studio era valutare, in pazienti con diabete di tipo II, la differenza tra una colazione con un uovo ed una “ideale” consigliata da praticamente TUTTI (o quasi) i nutrizionisti del mondo: latte (senza lattosio) e cereali (avena). Le colazioni erano isocaloriche.
I parametri controllati sono stati i classici valori ematici tipo glicemia, colesterolo… Ed altri un po’ più sofisticati che valutano i livelli di infiammazione.
Sono stati reclutati 24 soggetti di varie età tutti diabetici.
Questi hanno seguito per 5 settimane una delle due colazioni proposte, poi, dopo 3 settimane di washout, hanno seguito per altre 5 settimane l’altro tipo di colazione. Chiaramente tutti i parametri sono stati misurati all’inizio ed alla fine di ogni periodo.
I risultati:
pochi cambiamenti nel controllo del glucosio ematico, il colesterolo (ndr. e questa è già una notizia da dare a chi ha ancora paura delle uova…), l’emoglobina glicata (ndr. per forza, il trial è durato troppo poco tempo), LDL ossidato, ed altri dati ematici…
MA… La colazione con l’uovo ha migliorato nettamente i parametri/marker relativi all’infiammazione (AST e TNF-α).
Della serie: un uovo al giorno toglie il medico di torno… Un solo uovo al giorno, inserito in un’ottica di dieta standard, ha migliorato i parametri relativi all’infiammazione sistemica, praticamente un farmaco naturale. Pazzesco…
IL NUOVO VIVERE SECONDO NATURA, preferisci una verità che ti destabilizza o continuare a vivere nella menzogna?
Riferimento:
Nutrients. 2015 May; 7(5): 3449–3463.
Published online 2015 May 11. doi: 10.3390/nu7053449 PMCID: PMC4446761
One Egg per Day Improves Inflammation when Compared to an Oatmeal-Based Breakfast without Increasing Other Cardiometabolic Risk Factors in Diabetic Patients
Martha Nydia Ballesteros, Fabrizio Valenzuela, Alma E. Robles, Elizabeth Artalejo, David Aguilar, Catherine . Andersen Herlindo Valdez and Maria Luz Fernandez.