Sarebbe “eticamente inappropriato” per il Governo e le organizzazioni mediche descrivere l’allattamento al seno come “naturale” perché il termine rafforza le nozioni rigide sui ruoli di genere; lo afferma un nuovo studio pubblicato sul prestigioso Pediatrics.
Adattamento: Angelo
“Accoppiare la natura con la maternità … può inavvertitamente sostenere argomentazioni biologicamente deterministiche sul ruolo degli uomini e delle donne nella famiglia (per esempio, che le donne dovrebbero essere i principali custodi (ndr. della prole))”, afferma lo studio.
Lo studio rileva che negli ultimi anni il Dipartimento americano di salute e servizi umani, l’American Academy of Pediatrics, l’Organizzazione mondiale della sanità e diversi dipartimenti della salute dello stato hanno tutti promosso l’allattamento al seno versus l’allattamento artificiale, usando il termine “naturale“.
“Fare riferimento al ‘naturale’ nella promozione dell’allattamento al seno … può inavvertitamente sostenere una serie di valori sulla vita familiare e sui ruoli di genere, che sarebbero eticamente inappropriati“, dice lo studio.
A meno che tali annunci di servizio pubblico “rendano trasparenti i valori e credenze che li sottendono“, dovrebbero smettere di descrivere l’allattamento al seno come “naturale“.
Ma gli autori dello studio, Jessica Martucci e Anne Barnhill, hanno chiaramente in mente un insieme alternativo di “valori e credenze“, su cui non sono affatto trasparenti.
Non è chiaro se siano preoccupate di come i tradizionali ruoli di genere femminile possano limitare i progressi delle donne nella forza lavoro, o se questo è parte della discussione sul fatto che le opinioni convenzionali sulla maternità escludono le persone transgender. Magari questo è solo un altro esempio di come la progressiva ossessione per il gender e la sessualità abbia permeato tutti i campi dello studio accademico.
Indipendentemente da ciò, la Martucci e la Barnhill mascherano la loro agenda facendo trasparire un argomento secondario non convincente. Ovvero che descrivere l’allattamento al seno come “naturale” alimenterebbe il movimento anti-vaccinista.
Quando gli annunci del servizio pubblico lodano l’allattamento al seno come “naturale“, sostengono la Martucci e la Barnhill, l’implicazione è che i prodotti fabbricati o prodotti in serie sarebbero discutibili o pericolosi; quindi queste promozioni potrebbero incoraggiare involontariamente i genitori a rifiutare il progresso scientifico…
“Se fare ciò che è ‘naturale’ è ‘migliore’ nel caso dell’allattamento al seno, come possiamo aspettarci che le madri ignorino quella visione del mondo potente e profondamente persuasiva quando fanno delle scelte sulla vaccinazione?” Scrivono.
C’è certamente una visione del mondo assertiva intessuta in questo articolo, anche se non la troviamo né potente né profondamente persuasiva, ma solo folle ed antievoluzionistica.
Noi crediamo che quest’epoca che viviamo rappresenti un nuovo Medio Evo, ben peggiore di quello di 1000 anni or sono in quanto supportato non dai credi religiosi, ma da credi antiscientifici ed antilogici supportati da fantomatici “scienziati”.
COSA C’E’ DI PIU’ NATURALE DELL’ALLATTAMENTO AL SENO PER UN MAMMIFERO? NULLA!
Solo la comprensione e lo studio dell’evoluzione umana potrà salvare la nostra specie dall’inevitabile estinzione.
Continuate a seguire il nostro blog e supportare le nostre iniziative!
Intanto potete pre-ordinare il nostro libro VIVERE SECONDO NATURA.
RIFERIMENTO:
Pediatrics
April 2016, VOLUME 137 / ISSUE 4
From the American Academy of Pediatrics
Pediatrics Perspective
Unintended Consequences of Invoking the “Natural” in Breastfeeding Promotion
Jessica Martucci, Anne Barnhill
Link: qui
