Le linee guida dietetiche raccomandano una notevole e crescente diversità alimentare: “di tutto ed un poco di tutto”.
Adattamento: Angelo
Le linee guida dietetiche raccomandano una notevole e crescente diversità alimentare. Eppure, le metriche per la diversità della dieta non sono state né ben definite né valutate per l’impatto sulla salute metabolica.
E allora i tromboni in TV che parlano a fare???? Già dovrebbero star zitti… Ma continuate a leggere…
Inoltre, non si sa se la diversità dietetica ha effetti indipendenti sulla qualità della dieta stessa.
I ricercatori protagonisti di questo interessante e recentissimo trial hanno caratterizzato e valutato le associazioni della diversità e qualità della dieta con l’obesità addominale ed diabete di tipo II nel Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis. Al basale (2000-02), la dieta è stata valutata tra 5.160 tra bianchi, ispanici, neri, e cinesi di età compresa tra 45 ed 84 anni tutti senza diabete di tipo 2, utilizzando un questionario validato. Tre diversi aspetti della diversità dieta sono stati caratterizzati tra cui il conteggio (numero di differenti alimenti mangiati più di una volta/settimana, una misura generale di diversità), l’uniformità (indice Berry, una misura della diffusione della diversità), e la dissomiglianza (distanza Jaccard, una misura della diversità degli attributi degli alimenti consumati).
La qualità della dieta è stata caratterizzata utilizzando le linee guida AHEI, DASH (ndr. dai risultati a tergo si capisce oltretutto che queste linee guida non indicano alimenti davvero di qualità per cui sono certamente errate). Il conteggio e l’uniformità sono stati debolmente positivamente correlati con la qualità della dieta (ndr. ma come detto, è un dato inutile), mentre dissomiglianza è stata moderatamente inversamente correlata (r = -0.34) alla qualità della dieta. Nei modelli multivariati, né il conteggio né l’uniformità sono state associate con il cambiamento della circonferenza vita (WC) o l’incidenza del diabete.
La più alta diversità del cibo è stato associata con una maggiore guadagno nella circonferenza vita!!!! (p <0,01),
con un guadagno maggiore del 120% nei partecipanti nel quintile più alto dei punteggi di dissimilarità. La diversità dieta non era associato ad una più alta incidenza di diabete. Inoltre, nessuno dei parametri di diversità è stato associato con incidenza di diabete o di circonferenza vita quando limitato a solo cibi sani o meno sani. La qualità della dieta migliore è stata associata con un minor rischio di diabete.
I ricercatori così concludono:
I risultati forniscono poche prove per benefici della diversità nella dieta sia per l’obesità addominale che per il diabete. Una maggiore diversità tra gli alimenti è stata in realtà associata ad aumento di circonferenza vita. Questi risultati non supportano l’idea che “mangiare di tutto con moderazione” porti a una maggiore qualità della dieta o a una migliore salute metabolica.
PAZZESCO!!!
Abbraccia la realtà ed esci dalla zona di comfort che ti crea il “sistema” subdolamente…
Riferimento:
Plos One October 30, 2015 DOI: 10.1371/journal.pone.0141341
Everything in Moderation – Dietary Diversity and Quality, Central Obesity and Risk of Diabetes
Marcia C. de Oliveira Otto, Nikhil S. Padhye, Alain G. Bertoni, David R. Jacobs Jr., Dariush Mozaffarian
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