di Duke Mansell
Fonte: NaturalNews
Traduzione ed adattamento: Angelo.
Che cosa succede se ci si alimenta seguendo i consigli di quasi tutti i medici che affermano che mangiare più cereali “sani” sia un’ottima idea? Ma perchè continuiamo a guadagnare peso ed ad avere un peggioramento delle analisi del sangue? Milioni di americani continuano a seguire lo stile alimentare che promuovono la ADA (American Diabetes Association), la AHA (American Heart Association) e molte altre agenzie governative, che indicano una dieta ricca in cereali integrali sia indispensabile per una salute ottimale. Purtroppo, le evidenze sembrano dare torto a questo punto di vista, ed i prodotti derivati dal grano potrebbero provocare invece danni per la salute alla maggioranza della popolazione.
Il grano moderno è un lontanissimo parente del grano consumato dai nostri antenati. Negli ultimi 100 anni si è trasformato in qualcosa di mostruoso. Ora è una sorta di aborto genetico e molte persone non sono consapevoli della sua capacità distruttiva. Il dottor William Davis è un cardiologo che non stava avendo successo curando i suoi pazienti diabetici utilizzando diete a base di cereali integrali. Quello che le sue ricerche hanno scoperto è stato davvero scioccante e potrebbe avere un effetto importante per la salute di tutti, dai mangiatori di carne ai vegetariani.
Il Grano contiene una proteina chiamata gliadina. Quando questa proteina viene digerita nell’intestino, rilascia un peptide oppioide.
Questo peptide attraversa la barriera encefalica tramite il flusso ematico per poi legarsi con i recettori degli oppiacei nel cervello creando dipendenza. Si tratta di un potente stimolante dell’appetito: insomma più si mangia grano e più se ne vuole! Questo peptide oppioide crea talmente dipendenza che una società farmaceutica sta cercando l’approvazione della FDA per il rilascio di un farmaco per bloccare i siti recettoriali del peptide ed indurre la perdita di peso. Pensate che, senza altri cambiamenti nella dieta o nell’attività fisica i soggetti in prova con una dieta senza grano hanno perso in media circa 11 kg nel corso di 6 mesi. Insomma, piuttosto che somministrare farmaci nocivi, l’esclusione del grano dalla dieta fornirebbe già enormi benefici per la salute.
Il Grano ha anche un alto contenuto di carboidrati velocemente digeribile (anche in forma integrale). Questo fattore aumenta la glicemia in modo superiore al pane bianco, allo zucchero da tavola o uno snack da bar! L’aumento della glicemia spinge il pancreas a rilasciare insulina supplementare; questa insulina veicola lo zucchero nelle cellule, aumentando così il grasso addominale. Dopo 90 a 120 minuti, i livelli di glucosio/insulina scendono rapidamente ed innescano un circolo vizioso stimolando la fame.
Questo effetto yo-yo sui livelli di glucosio/insulina crea anche problemi di glicazione. La glicazione è la combinazione di una proteina e di una molecola di zucchero senza un enzima. Queste proteine glicate viaggiano attraverso tessuti muscolari e delle articolazioni e si alloggiano in luoghi difficili da raggiungere e cominciano a devastare il corpo. Si formano così i cosiddetti AGE’s (advanced glycation end products) che sono pesantemente implicati nella formazione delle malattie croniche da età avanzata.
Il Grano contiene anche lectine indigeribili, le lectine sono proteine del grano che hanno la capacità di “sbloccare” la normale barriera intestinale permettendo a particelle di cibo di entrare nel corpo. Stiamo parlando della sindrome dell’intestino irritabile e della permeabilità intestinale che affligge una moltitudine di persone.
Se controllate le etichetta alimentari nei prodotti che trovate nei supermercati vedrete che il grano è quasi sempre presente. Chi volesse provare ad eliminare il grano dalla sua dieta dovrebbe leggere sempre tutte le etichette nutrizionali. Gli esseri umani non si sono evoluti per digerire una quantità enorme di carboidrati facilmente digeribili. E’ un vero problema che il grano moderno non sia più come quello dei nostri antenati e purtroppo, questo, sta condannando molti di noi verso il diabete e le malattie degenerative.
http://allthewayfitness.blogspot.com/2011/10 …
http://www.theatlantic.com/life/archive/2011 …