Adattamento: Angelo
Il lavoro che vi presentiamo riassume tutte presentazioni tenute fino al 2011 nei meeting accreditati di Biologia Sperimentale circa le più recenti ricerche sul tema in una prospettiva paleoantropologica sul rapporto tra l’assunzione di colesterolo alimentare e rischio di malattia cardiovascolare.
Negli ultimi 50 anni, la quasi totalità della letteratura scientifica in materia di grassi e colesterolo alimentari ha indicato una forte correlazione positiva tra questi e l’insorgenza di malattia cardiovascolare. Tuttavia, ultimamente ci sono stati una serie di studi epidemiologici che non supportano la relazione tra l’assunzione di colesterolo e malattie cardiovascolari. Inoltre, una serie di recenti studi clinici, che hanno esaminato gli effetti del consumo di uova a lungo termine (contenendo molto colesterolo alimentare), non hanno riportato alcun impatto negativo sui vari indici di salute cardiovascolare e la malattia. Tutto questo si accoppia con l’evidenza fornita da altri dati che indicano che l’impatto della riduzione assunzione di colesterolo alimentare influisce in piccola parte sulla riduzione dei livelli sierici di colesterolo LDL rispetto ad altri fattori dietetici e lo stile di vita.
Premesso ciò vi è la necessità di considerare come altri alimenti sani possano essere incorporati nella dieta per soddisfare le attuali raccomandazioni dietetiche sul colesterolo. Poiché le uova sono un alimento sano, è particolarmente importante che le strategie sensate essere raccomandati per le inclusioni di uova in una dieta sana.
Tra le altre cose, la sostituzione di cibi contenenti grassi e colesterolo, viene spesso fatta con cibi contenenti zuccheri altamente raffinati, carboidrati raffinati, grassi trans che si sono dimostrati, senza timore di smentita, certamente dannosi.
Gli autori del lavoro hanno così e perentoriamente concluso:
L’evidenza epidemiologica attuale indica che il colesterolo dietetico (a consumi correnti) NON aumenta il rischio di malattie cardiache nei soggetti sani. Studi clinici hanno dimostrato che due terzi o più della popolazione non hanno un aumento significativo del colesterolo plasmatico quando si nutrono di cibi contenenti colesterolo anche dopo lunghi periodi di tempo: quello che conta è il rapporto giusto tra LDL-C e HDL-C (ndr. magari valutare anche il rapporto tra TG e HDL-C). Molti paesi ultimamente hanno emesso linee guida dietetiche che non dispongono particolari raccomandazioni per colesterolo alimentare. Dato che le uova sono una buona fonte di importanti sostanze nutritive, vi è una crescente consapevolezza sul fatto che i consumatori debbano incorporare le uova in una dieta sana che soddisfi le attuali raccomandazioni dietetiche. Ci dovrebbe essere necessità di riconsiderare le raccomandazioni per colesterolo alimentare per le persone in buona salute.
Riferimento:
Adv Nutr September 2012 Adv Nutr vol. 3: 711-717, 2012-an.111.001321
Exploring the Factors That Affect Blood Cholesterol and Heart Disease Risk: Is Dietary Cholesterol as Bad for You as History Leads Us to Believe?
Mitchell M. Kanter Penny M. Kris-Etherton, Maria Luz Fernandez, Kasey C. Vickers, and David L. Katz
Link: http://advances.nutrition.org/content/3/5/711.full