del Dr. David Jockers (NaturalNews)
Traduzione ed adattamento: Angelo.
I prebiotici hanno numerosi benefici per la salute: migliorano la salute dell’intestino, prevengono in una certa misura il cancro, rafforzano il sistema immunitario, prevengono l’obesità ed hanno mostrato miglioramenti efficaci nel 91% per cento nei trial con sperimentazione umana.
Hanno anche dimostrato di ridurre i sintomi di problemi correlati all’intestino, quali la colite ulcerosa, il morbo di Crohn, la sindrome del colon irritabile e la malattia celiaca.
Sia i prebiotici che probiotici alimentano i batteri buoni richiesti dal tratto digestivo per una corretta salute a partire dalla bocca. I probiotici sono culture attive viva in grado di moltiplicarsi in numero, mentre prebiotici servono come fonte di cibo per i probiotici e non crescono o si riproducono.
Che cosa è un prebiotico?
I prebiotici sono costituiti da carboidrati non digeribili (fibre) utilizzati dai batteri nel colon per produrre benefici misurabili. In pratica si trova naturalmente negli alimenti. I batteri benefici che popolano il nostro intestino usano questa fibra come fonte di cibo in un processo chiamato fermentazione.
Fonti alimentari di prebiotici
I prebiotici sono considerati alimenti funzionali in quanto forniscono benefici per la salute e numerosi aiuti nella prevenzione e cura delle malattie e migliorano la salute in generale. Al momento ci sono solo due tipi principali di prebiotici ben documentati in letteratura: l’inulina e gli oligosaccaridi. Esempi di fonti alimentari che contengono questi prebiotici sono:
Cipolle
Porri
Asparagi
Banane
Aglio
Miele
Radice di cicoria
Tarassaco
Topinambur
L’inulina e gli oligosaccaridi sono polisaccaridi a catena corta, o catene di carboidrati, che agiscono in diversi punti del colon assicurando la completa salute intestinale. Aumentando e sostenendo le popolazioni di batteri buoni, il corpo è meno suscettibile ai batteri patogeni.
I prebiotici possono migliorare la digestione
I sintomi di IBS (sindrome dell’intestino irritabile) possono essere scambiati per un tipo di malattia infiammatoria intestinale, solo che l’IBS non causa la condizione infiammatoria cronica dell’intestino come, per esempio la celiachia. La supplementazione prebiotica ha dimostrato di migliorare il microbioma intestinale in modo così significativo che i sintomi e le condizioni migliorano.
I prebiotici sono uno strumento utile per tutti, perché combattono sia la diarrea che, viceversa, la costipazione, prevengono l’IBS e l’IBD (ndr disbiosi intestinale), aumentano l’assorbimento di nutrienti come il calcio, e aiutano la disintossicazione delle cellule intestinali. Alcune ricerche suggeriscono che i prebiotici possono persino avere ruoli simili agli antiossidanti per neutralizzare gli agenti cancerogeni; alcune varietà particolari competono con gli agenti patogeni.
Prebiotici prevenzione del cancro.
I prebiotici aiutano a prevenire la formazione di cellule cancerose, migliorando la digestione e l’ambiente della microflora intestinale. Inoltre, riducono il pH del colon e aumentano la produzione del butirrato, un acido grasso a catena corta.
Riducono il pH del colon.
I bifidobatteri e lattobacilli sono due batteri benefici più studiati e noti in letteratura. Questi due tipi di batteri producono acido lattico che protegge il colon diminuendo pH. Un pH più basso nel colon riduce il rischio di cancro al colon inibendo gli enzimi pro-tumorali. I batteri lattici producono anche gli acidi grassi a catena corta, come butirrato.
Aumenta il butirrato.
Il butirrato è una delle migliori fonti alimentari peri batteri e per le cellule che rivestono l’intestino. Incrementi di butirrato sono stati collegati alla morte delle cellule tumorali noto come apoptosi ed ad un aumento della concentrazione delle cellule normali. Il butirrato è anche correlato all’aumento del glutatione, un antiossidante naturale che protegge e detossifica le cellule.
Ndr. Altri prebiotici in voga che sono studiati ultimamente sono gli amidi resistenti. Clicca per avere notizie utili su questi.
Riferimenti:
Patel S, and Goyal A. The current trends and future perspectives of prebiotics research: a review. 3 Biotech. 2012 Jun;2(2):115-125. PMCID: 3376865
Hill C, et al. Expert consensus document: The International Scientific Association for Probiotics and Prebiotics consensus statement on the scope and appropriate use of the term probiotic. Nature Reviews Gastroenterology & Hepatology. 2014; 11: 506-514. DOI: 10.1038/nrgastro.2014.66
Preidis GA, and Versalovic J. Targeting the Human Microbiome With Antibiotics, Probiotics, and Prebiotics: Gastroenterology Enters the Metagenomics Era. 2014 July;136(6):2015-2031. PMCID: 4108289