400 uomini, oltre ad alcune donne e bambini masai in Tanganica, sono stati monitorati e hanno mostrato poca o nessuna evidenza clinica o chimica per l’aterosclerosi nonostante una dieta formata esclusivamente da carne e latte.
Adattamento: Angelo
Questa interessante indagine risale al 1964.
400 uomini, oltre ad alcune donne e bambini masai in Tanganica, sono stati monitorati e hanno mostrato poca o nessuna evidenza clinica o chimica per l’aterosclerosi nonostante una dieta formata esclusivamente da carne e latte.
Gli uomini hanno bassi livelli di colesterolo nel siero e nessuna evidenza di malattia cardiaca arteriosclerotica.
Va anche inquadrato il periodo storico:
nel 1964 gli autori si trovavano in piena campagna mediatica “grassofobica” e quindi hanno cercato in tutti i modi di scoprire le cause di questa supersalute, nonostante la dieta basata su grassi; nello specifico saturi.
Colesterolo alimentare e problemi cardiovascolari, la fine di un bugia lunga 60 anni…
Gli autori, dopo essersi scervellati, ammettono che qualche meccanismo di protezione generale, come l’assenza di stress emotivo o l’abbondanza di esercizio fisico, possano essere fattori importanti.
Ma sono costretti a concludere che: il grasso dietetico non è responsabile per la malattia coronarica.
NOTAZIONE:
Il latte che bevono i masai proviene da mucche che potremmo chiamare “primordiali”, anche se è assolutamente improprio il termine, che producono latti con caseina A2. Circa 5000 anni or sono si è verificata una mutazione che ha portato la popolazione delle mucche nostrane ad avere una caseina A1 che è molto meno tollerata.
Da qualche anno sono in corso degli studi proprio su quest’argomento per riportare sulle tavole delle persone latti con caseina A2.
Il problema principale, a mio modo di vedere, risiede nel fatto che il latte che arriva sulle nostre tavole è PASTORIZZATO. Il latte pastorizzato peggio ancora con tecnica UHT diventa una poltiglia morta. Praticamente plastica.
Bere il latte crudo, munto e solo filtrato dalla panna, rappresenterebbe una scelta sicuramente migliore anche se, evoluzionisticamente parlando, non sana. Un latte sicuramente più digeribile grazie agli enzimi e batteri vivi che contiene.
Restano intatte tutte le problematiche di base dei fattori di crescita.
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Riferimento:
Journal of Atherosclerosis Research Volume 4, Issue 4, 8 July 1964, Pages 289–312
Cardiovascular disease in the masai
G.V. Mann, R.D. Shaffer, R.S. Anderson, H.H. Sandstead
H. Prendergast, J.C. Mann, S. Rose, J. Powell-Jackson, S. Moitanik, J. Ol Monah, S.M. Isaac, Onesimo H. Msangi, E. Frank J. Martin, J. Lane, I. Rasmussen, K. Dicks
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