(da wikipedia) La glicina è un amminoacido non polare. È il più semplice dei 20 amminoacidi ordinari, il suo gruppo laterale è un atomo di idrogeno. Avendo due atomi di idrogeno legati all’atomo di carbonio α, non è chirale.
Di Angelo
La glicina è considerato un aminoacido non essenziale ma che, più andiamo avanti negli studi e negli approfondimenti, sembra giocare un ruolo chiave per la salute umana.
Il fatto è che stiamo assistendo ad una carenza cronica di glicina tra gli esseri umani.
La glicina è un nutriente sintomatico di come l’alimentazione occidentale, le diete vegetariane nelle loro varie declinazioni, siano un fallimento totale.
Aminoacido non essenziale ma FONDAMENTALE… MA COSA C’ENTRA COL GLIFOSATO (ROUNDUP)? Ma andiamo con ordine…
La glicina è contenuta nei tessuti connettivi, organi e nelle ossa che normalmente oggigiorno non si mangiano.
Da cui i grandi problemi sui tessuti connettivi dove la sua presenza è fondamentale. Problemi prevalenti soprattutto per gli atleti.
Infatti per chi segue un’alimentazione secondo natura, si consiglia largamente il brodo d’ossa anche perchè è ricco di glicina e di altre sostanze importanti e nutrienti.
Per approfondimenti:
Un alimento tradizionale e ricco di proprietà salutari: il brodo di ossa (Prima Parte).
“La glicina è un amminoacido non polare. È il più semplice dei 20 amminoacidi ordinari, il suo gruppo laterale è un atomo di idrogeno. Avendo due atomi di idrogeno legati all’atomo di carbonio α, non è chirale“.
Il glifosato, un erbicida noto ed utilizzatissimo, appena BANNATO il suo utilizzo in California dal 7 luglio 2017 per una provata cancerosità! (qui); e FINALMENTE sotto pesante indagine anche in Europa per il suo prossimo utilizzo futuro.
Il glifosato ha una struttura chimica molto simile alla glicina tanto che confonde il nostro corpo che, quando lo trova nei cibi contaminati lo utilizza in sua vece! Per cui ce lo troviamo nelle nostre preziose cartilagini!
Il glifosato purtroppo è ACHIRALE e non POLARIZZA la luce come fa la glicina. Questo influisce anche sulla capacità delle cartilagini di rimanere PIEZOELETTRICHE (La piezoelettricità (dal greco πιέζειν, premere, comprimere) è la proprietà di alcuni materiali cristallini di polarizzarsi generando una differenza di potenziale quando sono soggetti a una deformazione meccanica (effetto piezoelettrico diretto) e al tempo stesso di deformarsi in maniera elastica…)
(https://it.wikipedia.org/wiki/Piezoelettricità).
Potete immaginare da soli a quale rischio vanno incontro le nostre preziose cartilagini! Che si distruggono quando sono “inquinate” dal glifosato.
Leggete qui cosa ci dice il nostro caro produttore n.1 di pasta qualche giorno or sono: qui
Avete letto? Il grano, senza glifosato, costerebbe 10 volte di più!!!!!
Il collagene è il principale semiconduttore nell’uomo; quando il glifosato sostituisce la glicina, tutte le proteine in cui questa sostituzione si verifica vanno sotto collasso dielettrico.
Questo è, in generale, uno dei problemi principali delle sostanze chimiche: si sostituiscono ad aminoacidi, strutture ecc…
Inciso:
Per chi ha seguito la mia relazione al Paleomeeting del 2017:
La glicina ha una capacità innata camaleontica per la zona di esclusione dell’acqua, perché può essere idrofoba se si avesse necessità di ridurre l’EZ o idrofila, di contro, nel caso ci fosse la necessità di aumentare la EZ in zone deve serve costruire proteine. Ovviamente questa capacità è perduta se la glicina viene sostituita col glifosato.
Fine INCISO.
La chimica delle proteine è molto particolare perchè, anche piccoli aggiustamenti portano ad enormi cambiamenti in sistemi non lineari. Il glifosato è una iattura per coloro che non sanno che è utilizzato per far crescere la maggior parte degli alimenti vegetali negli Stati Uniti e nella UE.
E ‘ un prodotto chimico che si dovrebbe evitare e che non si dovrebbe mai usare, neanche sull’erba di casa. Il glifosato che finge di essere glicina, come spiegato, porta a conseguenze biofisiche devastanti.
Come vedete la “scienza” medica è lontanissima dallo spiegare la maggior parte delle malattie degenerative.
LONTANISSIMA!
E’ lontanissima dal capire che occorre un approccio MULTITASKING che deve coinvolgere ingegneri esperti del settore, fisici, matematici, biologi…
Purtroppo è chiusa nelle sue convinzioni, ideologie e postulati.
Tutto questo la fa diventare nè più nè meno alla stregua delle religioni. Peggio ancora quelle più estremiste come l’Islam.
Leggere dichiarazioni come quelle del medico vaccinista Burioni tipo: “la scienza non è democratica” oppure “io sono favorevole ad una legge che vi obblighi” ci lascia estremamente perplessi.
A nostro parere la scienza dovrebbe rappresentare tutt’altro. Uno scienziato dovrebbe mettersi in gioco, mettersi in dubbio, mettere in dubbio ogni minuto le sue convinzioni; perseguire gli studi con curiosità ed anti-dogmatismo.
Chiedetevi, queste cose in Italia chi le sa? Noi supponiamo nessuno.
Altro, ma non meno importante sulla glicina: una bellissima review (1):
Il livello di glicemia plasmatico è basso nei pazienti con obesità o diabete. Si ha un miglioramento della resistenza all’insulina quando aumenta la concentrazione di glicemia plasmatica. Negli studi prospettici, l’ipoglicemia al basale prevede il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e il livello di glicina sierico più elevato è associato con un rischio ridotto del diabete di tipo 2.
Consistentemente, la concentrazione di glicemia plasmatica è più bassa nella prole magra di genitori con diabete di tipo 2 rispetto a soggetti sani. Tra i pazienti con diabete di tipo 2, l’ipoglicemia avviene prima delle manifestazioni cliniche della malattia, ma i meccanismi fisiopatologici sottostanti al deficit glicinico e le sue potenziali ripercussioni cliniche non sono chiare. La glicina partecipa a diversi percorsi metabolici, essendo necessaria per alcuni processi fisiologici umani.
Gli esseri umani sintetizzano la glicina dal gliossalato, dal glucosio (via serina), dalla betaina e probabilmente dalla treonina e durante la sintesi endogena della L-carnitina. La glicina coniuga gli acidi biliari e altri gruppi acilici che producono derivati dell’acil-glicina. Il sistema di scissione della glicina catalizza il degrado del glicino nell’anidride carbonica e nell’ammonio, mentre il tetrahidrofolato viene convertito in 5,10-metilene-tetraidrofolato.
La glicina è utilizzata per sintetizzare la sierina, la sarcosina, la purina, la creatina, il gruppo heme, il glutatione e il collagene. La glicina è una componente quantitativa importante del collagene. Inoltre, il ruolo della struttura di collagene di mantenimento della glicina è critico, in quanto i residui di glicina sono necessari per stabilizzare l’elica tripla della molecola di collagene.
Questa qualità della glicina probabilmente contribuisce a spiegare il verificarsi della calcificazione arteriosa mediale e dell’elevato rischio cardiovascolare associato al diabete e alla malattia renale cronica, in quanto evidenze emergenti legano il contenuto normale del collagene con l’iniziazione e la progressione della calcificazione vascolare negli esseri umani.
Cosa fare dunque?
Forse meglio introdurne in gran quantità con la dieta. Mi sembra evidente.
Seguire un’alimentazione secondo natura, altrimenti chiamata “paleo”. Sgranocchiare cartilagini ed ossa, preferibilmente da bestie allevate secondo natura, ad erba. Mangiare tutto della bestia: organi, cartilagini, preparare spesso il brodo d’ossa…
Cacciatori-raccoglitori nella metropoli: un compendio breve e ragionato di cibi paleo…
RIFERIMENTO:
(1) Amino Acids. 2017 Nov 1. doi: 10.1007/s00726-017-2508-0. [Epub ahead of print]
Insulin resistance and glycine metabolism in humans.
Autori Vari
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