Sport di Endurance e dieta Gluten Free.

Scritto da Angelo

Categorie: Nutrizione | Salute | Sport

24 Luglio 2016

di Angelo

tour

I ciclisti professionisti sono già di base degli uomini con caratteristiche fisiche rare. Delle macchine da guerra con capacità non solo atletiche ma anche digestive fuori dal comune. Capacità di reggere gli stress e dormire bene ed a lungo anche durante gli spostamenti per le trasferte…
Vi propongo la classifica della tappa n.18 del tour de France 2016 svoltasi il 21/7/2016, quasi alla fine della manifestazione, con i ciclisti stanchi ed esausti.
Tappa che, quindi, fotografa quasi fedelmente i valori in campo, dato che era una cronoscalata.
 
Chis Froome (DIETA GLUTEN FREE 100%)
Tom Doumulin (Dieta PRESUNTA Gluten Free dato che, per il peso forma, segue i consigli di Sir Bradley Wiggins che è 100% gluten Free, vincitore del tour del 2011. NON LOTTA PER LA CLASSIFICA GENERALE e quindi si “riposa” in alcune tappe puntando a quelle a lui congeniali come questa)
Fabio Aru (DIETA GLUTEN FREE 100%)
Ritchie Porte (DIETA GLUTEN FREE 100%)
Romain Bardet (Dieta non pervenuta)
 
In pratica sicuro 3 dei primi 5, molto probabilmente 4 o addirittura, verificando la dieta di Bardet, 5/5 (!) seguono, CONTRAVVENENDO i principi della scienza ufficiale sportiva, una dieta Gluten Free SENZA essere celiaci. La classifica generale rispecchia, più o meno, questi valori con ben 4-5 atleti SICURI su una dieta GLUTEN FREE nei primi 10. Il 40-50%!
Altri ciclisti di spicco: Ilnur Zakarin; addirittura la dieta è imposta a tutto il team Sky che sta dominando il tour de France…
Altri sportivi di spicco che seguono diete gluten free l’Iron Man, ex olimpionico, il tedesco Jan Frodeno che ha recentemente realizzato un impressionante record del mondo sulla distanza; il tennista Djokovic, incontrastato n.1 al mondo da alcuni anni; moltissimi professionisti dell’NBA, Lebron compreso, n.1 al mondo; una marea di calciatori anche italiani; Cristiano Ronaldo il campione del Real Madrid; Leo Messi, capace in una partita di fare una media di 70 scatti fulminanti di 50 metri, vincitore di qualche pallone d’oro… Il suo essere gluten free gli ha permesso, tra l’altro, di risolvere un annoso problema di gastrite che lo portava spesso a vomitare durante le partite (anche per problemi psicosomatici); e tanti altri atleti di svariate discipline…

16 maratoneti su 139 amatori dichiarano di seguire un approccio “paleo” (che è gluten free); 15 (gluten free); 12 un approccio low carb: TOT 43/139. Un incredibile 30% di amatori quindi in USA già segue un approccio gluten free contro una percentuale stimata di celiaci mondiale di appena l’1%! 
Un altro lavoro ha stimato in ben 41% gli atleti seguire una dieta GF. Tutti folli condizionati dell’effetto “placebo”?
Riferimenti: qui e qui
glutine

Anche il ciclista irlandese e nipote del grande Stephen Roche (vincitore nello stesso anno di Giro-Tour e Mondiale) Daniel Martin, fortissimo corridore di corse di un giorno (ha vinto una classica monumento come la Liegi-Bastogne-Liegi) è passato ad una dieta rigida GF. Questo gli ha già permesso quest’anno di lottare per la classifica generale al Tour (al momento è decimo in classifica generale)
Per i non addetti ai lavori tutto questo significa una vera e propria METAMORFOSI sportiva. Da corridore fortissimo, ma con “normali” capacità di recupero, a corridore di categoria superman con un recupero pazzesco e la capacità di tenere sulle lunghe salite.

Leggete alcune sue dichiarazioni:

Ho appena iniziato una dieta abbastanza rigida. Col glutine non mi trovo bene e così lo evito. Ci sono stati cambiamenti generali di salute. Ho perso peso (ndr 3 kg che sono tantissimi per un ciclista già certamente magro) e mi sento molto meglio in generale. Alcuni kg di ritenzione idrica (kg inutili sintomo di infiammazione) sono spariti. Mi sento veramente sano. Le allergie non sono più un grande problema“.

Daniel Martin per la scienza medica ufficiale sarebbe un ipocondriaco… Peccato che i risultati e la trasformazione fisica sono lì in bella evidenza INCONTESTABILI

martin

Al Master Paleodiet di Roma l’umile Prof. Cordain del 2011 disse più o meno questa frase che ricorderò per sempre: “normalmente gli atleti testano e scoprono ciò che funziona e lo segnalano, poi arriviamo noi scienziati cercando di capire perchè funziona“.
Cordain
Tuttavia in Italia ci troviamo ancora a discutere con Baroni, veri e propri fossili viventi, “so tutto io che sono medico“, nella maggioranza dei casi pingui, diabetici e/o sedentari, che hanno apertura mentale pari a quella di una scimmia antropomorfa. Magari non hanno provato nulla sulla loro pelle…
scimmia
Possibili spiegazioni dei presunti vantaggi dell’eliminazione del glutine:
 
Il glutine può innescare una risposta infiammatoria IDENTICA sia nei celiaci che nei NON CELIACI. Problemi di stomaco e infiammazione indotta oltre a permeabilità intestinale. Queste problematiche SONO PREVALENTI TRA GLI ATLETI DI ENDURANCE che sono sottoposti a stress fisici sovrafisiologici. Per molti atleti, l’eliminazione dei prodotti con glutine migliorerebbe la situazione e, quindi, porterebbe ad un incremento delle prestazioni e del recupero.
L’atleta di endurance è come una cartina di tornasole che mostra nel breve termine quello che ad un essere umano, sedentario o che fa semplice attività ricreativa, può avvenire nel lungo/lunghissimo termine. 
Un po’ come l’astronauta è una cartina di tornasole per studiare i processi d’invecchiamento…
Vi risparmio l’infinita Bibliografia Scientifica esistente sul tema e vi rimando alla lettura di questo interessante libro: “The Gluten-Free Edge: A Nutrition and Training Guide for Peak Athletic Performance and an Active Gluten-Free Life” di Peter Bronski e Melissa McLean Jory.
Segnalo un tentativo di studio “pilota” sull’argomento che NON ha riportato benefici nel seguire una dieta GF.
Purtroppo il lavoro aveva due grandi difetti. Il primo la durata troppo limitata (7 giorni sono pochissimi per recuperare eventuali infiammazioni) ed il secondo difetto enorme è stato quello di utilizzare prodotti da forno GF che sono nutrizionalmente davvero pessimi. Le problematiche del grano non sono dovute solo semplicisticamente al glutine.
RIFERIMENTO: qui
Un altro lavoro ha stimato la prevalenza di atleti che segue una dieta GF in 41% con una netta maggioranza, guarda caso di atleti di endurance (70%). Quasi 1000 atleti il campione…
Gli studiosi dopo aver intervistato tutti gli atleti hanno concluso:
La prescrizione di un dieta priva di glutine tra i molti atleti, non derivata dalla pratica basata sulle evidenze, suggerisce che l’adozione di una dieta priva di glutine, nella maggior parte dei casi, non è basata su logica medica e può essere guidata dalla percezione che la rimozione del glutine offra benefici per la salute e un vantaggio ergogenico in Attleti Non Celiaci. Percezione…
RIFERIMENTO: qui
Ultima cosetta che ho trovato il letteratura è un case study di un ultratleta neozelandese NON celiaco che migliora moltissimo recupero e prestazione eliminando il glutine dalla dieta. I ricercatori in modo suggestivo ipotizzano che, migliorando i sintomi gastrointestinali con una dieta GF, l’atleta riesce a mangiare di più e quindi recupera e si allena meglio… Un lavoro del genere con test specifici andrebbe replicato su più soggetti di modo di avere una statistica solida…
RIFERIMENTO: qui
chrisfroome
In definitiva:
  • fare sport di endurance non fa bene alla salute, anche all’apparato gatrointestinale accelerando i processi infiammatori, come comunemente si pensa. Non siamo progettati per fare questi tipi di attività. (per un approfondimento si legga anche: qui). 
  • eliminare prodotti contenenti glutine può migliorare nella maggioranza dei casi la risposta all’infiammazione e, conseguentemente, recupero e performance e molti ciclisti professionisti, come altri atleti famosi, ma anche tanti amatori evoluti ne sono fermamente convinti!
  • altre strategie utili per migliorare la performance ed il recupero: qui
  • non ci credete? basta fare una prova di almeno un paio di mesi e valutare. Non costa nulla e non crea alcun problema.
  • nella migliore delle ipotesi avrete comunque eliminato prodotti raffinati poveri di nutrienti e sostituendoli con prodotti interi (cibo vero).
  • sconsiglio vivamente di utilizzare prodotti certificati “gluten free” che, spesso e volentieri, sono anche peggiori delle farine raffinate. Questi prodotti sono trattai chimicamente e contengono grassi insalubri. Consiglio in generale a tutti di non utilizzare questa “spazzatura” industriale!
  • alternative valide possono essere il riso bianco, tuberi ed i tanti integratori in commercio da utilizzare durante e subito dopo lo sforzo facendosi consigliare da un esperto su modalità di utilizzo, marchi…
  • farsi seguire da un medico preparato sul tema per evitare COMUNI e BANALI errori, in Italia sinceramente ce ne sono meno di cinque!
  • uno degli errori “classici” è quello di mangiare pochi carboidrati, rispetto alle reali necessità, ritrovandosi inevitabilmente in deficit dopo qualche settimana. Poi ci vogliono settimane, se non mesi, per rimettersi in carreggiata…
  • non trascurare mai una buona dose di proteine animali di alta qualità. Tra i professionisti ciclisti, contrariamente a quanto si pensi, non esistono vegani e c’è un solo Vegetariano… L’olandese Maarten Tjallingii. Sconosciuto ai meno appassionati in quanto è un onesto passista e basta… Tirate voi le conclusioni!

maarten-tjallingii

Buon allenamento a tutti!

 

 

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