Editoriale di Angelo Rossiello: sulla FRUTTA

Scritto da Angelo

Categorie: Nutrizione

28 Agosto 2018

La frutta, questa amata, poi bistrattata, poi…

La frutta l’abbiamo sempre mangiata da quando esiste l’uomo sulla terra…

Qual è il problema della frutta? E’ semplicemente che non è più la frutta ancestrale… Punto.

E’ una frutta ottenuta per modificazioni genetiche (prendo il seme del frutto più grande, poi il seme del frutto più grande, o la talea…), in pochi anni ottengo frutta sempre più grande, dolce e succosa…

Basta fare un giro al supermercato, arance grandi come meloni, mele idem. Pere che sembrano zucchine…

Già ai miei tempi 40 anni fa non esistevano, mia madre mi faceva la spremuta di arance che era imbevibile talmente aspra…

La maggior parte dei frutti dunque, è pieno zeppo di fruttosio…

Charles Poliquin è il più grande esperto al mondo riconosciuto di dieta Secondo Natura e di allenamento. Cosa dice del fruttosio?

Dal numero di fine anno 2007 del compianto (non da tutti) Olympian’s News.

LIMITARE L’ASSUNZIONE DI FRUTTOSIO. Quantità elevate di fruttosio possono rallentare la funzione tiroidea ed aumentare la glicazione. In termini profani la glicazione è un abbrustolimento. E’ una legazione crociata delle proteine (e delle molecole di DNA) causata dagli aldeidi dello zucchero che reagiscono con gli amminoacidi sulla molecola proteica creando prodotti finali della glicosilazione avanzata (AGE). Se si vuol vedere la legazione crociata in azione, tagliate una mela a metà e guardatela scurire! Pochissime persone capiscono che il glucosio può ossidarsi. Perché il fruttosio è l’agente di glicazione peggiore? Perché non aumenta l’insulina. In altre parole l’insulina non lo porta alle cellule muscolari. Perciò resta in giro a fare disastri metabolici. Robert Crayhon: il fruttosio è come l’ospite che non va a casa quando la festa è finita. Crayhon consiglia di non mangiare più di 5-10gr. Di fruttosio al giorno! Per quelli molto attivi, 20gr. Di fruttosio è l’assunzione massima. Fra le fonti peggiori di fruttosio e glicazione ci sono le barrette dietetiche che contengono sciroppo di mais ricco di fruttosio!!! Per controllare i livelli di glicazione misurate l’emogliobina glicata nel sangue. In Inghilterra, uno studio ha rilevato che si tratta di uno degli esami migliori per prevedere la mortalità. Molto meglio del colesterolo, pressione ematica e indica di massa corporeo”.

Non so se è chiaro! Parliamo di massimo uno o due frutti al giorno…
Non so se è chiaro!

E chi mangia tanta frutta, perchè lo dice l’espertone di turno o la TV di Stato… E’ uno scemo credulone.
Magari al mare… La frutta al mare… Le leggende metropolitane!
Ma meglio un bel ruoto di pasta al forno, detto alla napoletana!

Questa storia della frutta con la quale non tutti vanno d’accordo crea problemi.

A parte la glicazione di cui non abbiamo percezione, il fegato accumula fruttosio ed alla lunga s’innesca il fenomeno del “fegato grasso” (anche quello senza alcuna percezione). Altri invece (più fortunati) hanno problemi intestinali con “meteorismo” in quanto fermenta. Addirittura c’è gente che crede che il meteorismo sia salutare!!!
Io li banno all’istante idioti del genere.

A conferma di quanto dice Poliquin, ci arriva in aiuto il grande Robert Lustig che ci dice che il fruttosio è alcool senza l’effetto “ubricatura”…  Infatti gli effetti nefasti si vedono già a livello “fegato”. Qui

Un eccesso di fruttosio poi è collegato alla produzione di trigliceridi che sono linkati all’infiammazione…

Metabolismo dell’etanolo: trigliceridi ed obesità (e fegato grasso alcolico)!

Metabolismo del fruttosio: trigliceridi ed obesità (e fegato grasso non alcolico)!

Ma veniamo alle notizie “migliori”…

Ci sono frutti ovviamente antichi meno carichi di fruttosio… Ottimi in particolare per chi fa sport o non deve dimagrire.

In testa i fichi… Ne mangio almeno 5-6 al giorno quando è stagione. Durante e dopo l’allenamento. Mi fermo in bici e li raccolgo e li mangio pedalando… Un integratore formidabile… Sono dolci ma sono bassi in zuccheri totali rispetto ad altri frutti!

I fichi sono stati talmente demonizzati dal mainstream che la gente li lascia sugli alberi!!!
ASSURDO!!!

Il grande articolo del prof. Cordainqui

Mele di varietà antiche… Tipo le annurche.

Una manciata di frutti di bosco. La banana matura contiene più glucosio (quella acerba da problemi intestinali, tutto torna), la frutta essiccata… Datteri, fichi secchi, uvetta con molta moderazione!

Anche il cocomero, pur non essendo propriamente un frutto, ma una cucurbitacea, è abbastanza ricco di fruttosio, OCCHIO!
C’è gente che se ne mangia una tonnellata in estate pensando che “idrata”… Idrata il loro cervello demenziale…

Infine possiamo parlare di stagionalità. Questa è banale ci arrivano tutti.

Occhio anche al miele che fa raggiungere la quota di fruttosio giornaliera molto velocemente…

Molti dicono di mangiare la frutta da sola (fuori pasto) che ha tempi di digestione più brevi del resto del cibo.
Non saprei dare indicazioni in tal proposito. Credo che quando ci sono problemi digestivi sia più un segnale di disbiosi. Però fate pure le vostre prove. Potreste comunque mangiarla all’inizio del pasto, contrariamente al consueto.

Altri dicono di non mischiare i vari tipi di frutti, soprattutto se acidi o basici… Su questo potrei anche essere d’accordo come principio. Per sicurezza non mischio mai nulla come frutta.

Questi ultimi 2 punti comunque sono leggende metropolitane, non c’è nessuna evidenza in merito. Almeno io non ne ho trovate.

La frutta ha anche un altro problema: il deuterio. Tutte le piante contengono deuterio che rallenta la funzione mitocondriale.

Allora cosa fare in generale?

  1. mangiarla di estate SENZA ESAGERARE, solo frutti di stagione contenenti per lo più glucosio
  2. limitarla ancora di più in primavera ed autunno
  3. eliminarla quasi completamente d’inverno avvicinandosi dunque ad una low carb.
  4. alternare brevi o più lunghi digiuni con intelligenza ed istinto

Come logica impone: fare una Vita Secondo Natura, che sostiene una Dieta Secondo Natura... Primavera, estate ed autunno si ha molta più opportunità di essere a contatto con la Natura ed al sole con le giornate di gran lunga più lunghe. Così si può gestire al meglio il deuterio senza privarsi di una giusta dolcezza stagionale, polifenoli, vitamine, fibre solubili…
In inverno invece si deve e si può dormire molto di più con le notti più lunghe e col freddo.

Questo è (anche) VIVERE SECONDO NATURA…

In conclusione, fate come cazzo vi pare. Non me ne frega una cippa; ma comprate il libro VIVERE SECONDO NATURA e venite al PALEOMEETING del 30 settembre 2018.

Vi aspetto tutti per abbracciarvi!

Buona giornata a tutti.

Senigallia lì, 21 agosto 2018.

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