DISFUNZIONE ENDOTELIALE – OSSIDO NITRICO – ULTRAVIOLETTO

Scritto da Angelo

Categorie: Salute

15 Marzo 2023

La disfunzione endoteliale è caratterizzata da una riduzione della generazione di ossido nitrico o da una distribuzione squilibrata delle pressioni rilassanti e contraenti prodotte dalle cellule endoteliali1.

Questo accade anche quando invecchiamo “in salute”.

Un tempo si riteneva che l’endotelio non fosse altro che una barriera meccanica. Oggi è riconosciuto come un tessuto che regola il tono, la formazione cellulare, il contatto tra leucociti, trombociti e pareti arteriose. Le vie fisiopatologiche alla base della disfunzione endoteliale sono di grande interesse e i ricercatori stanno lavorando da anni per capire quali sono e come influenzano il diabete, la psoriasi, le malattie infiammatorie intestinali, l’ipertensione, l’insufficienza cardiaca, l’insufficienza renale, l’infiammazione, l’ictus, l’aterosclerosi e lo stress ossidativo. L’attivazione infiammatoria e la disfunzione endoteliale sono processi importanti nella progressione e nella patogenesi dell’aterosclerosi. Si ritiene che la disfunzione endoteliale nei pazienti affetti da psoriasi con ipertensione arteriosa sia causata da un’alterazione dell’azione del metabolismo dell’arginina, rivelata da una diminuzione della biodisponibilità di ossido nitrico e da un elevato grado di inattivazione e dalle dinamiche ossidative. Alcune strategie comuni, per aumentare la disponibilità di ossido nitrico si basano su interventi farmacologici, integratori, ecc.

Invece di focalizzarsi su farmaci e integratori, è molto meglio affidarsi alla Natura e utilizzare la radiazione UVA.
Oltre alla produzione di NO mediata dagli enzimi ossido nitrico sintasi (NOS), le radiazioni UV possono innescare la formazione di NO nella pelle indipendentemente dall’attività enzimatica (ecco perchè gli anziani delle tribù dei cacciatori-raccogliotori hanno un fitness equiparabile ad una persona giovane), attraverso un meccanismo che comprende la decomposizione di ossidi di azoto fotoreattivi2.

La radiazione UVA (320-400 nm)3, tramite la produzione di NO, è in grado di abbassare la pressione e migliorare il flusso sanguigno. L’entità di questi effetti è sufficiente per avere importanti benefici cardiovascolari e possibilmente per ridurre il rischio di ictus. Questi cambiamenti non sono associati a un aumento dei livelli di vitamina D (indotta dalla radiazione UVB), né sono dovuti a un aumento della temperatura della pelle o del cuore durante l’irradiazione. Gli studi accuratamente controllati su soggetti umani forniscono prove convincenti che l’irradiazione della pelle con raggi UVA apporta benefici tangibili al sistema cardiovascolare.

L’NO può essere prodotto enzimaticamente nella pelle da una famiglia di ossido nitrico sintasi, alcune delle quali sono espresse costitutivamente e una è inducibile. Esistono anche depositi chimici nella pelle, tra cui il nitrito e altre molecole non ancora completamente caratterizzate, che possono decomporsi per produrre NO. In uno studio, il flusso sanguigno dell’avambraccio è rimasto elevato nei gruppi irradiati con UVA rispetto al gruppo di controllo, nonostante la presenza di un inibitore dell’NO sintasi. Partendo dal presupposto che le variazioni della pressione arteriosa e del flusso sanguigno fanno parte della stessa risposta, e sebbene ciò non possa escluderne comunque un ruolo parziale, l’attività enzimatica non sembra spiegare completamente gli effetti indotti dai raggi UVA che sono stati osservati sperimentalmente.

I ricercatori propongono quindi che la fotolisi indotta dai raggi UVA dei depositi di NO nella pelle sia la fonte principale di questo composto fondamentale per la nostra salute.
Studi precedenti hanno dimostrato che nella pelle sono presenti depositi chimici biologicamente significativi di NO, che può essere liberato da queste riserve tramite l’irradiazione UVA. A sostegno della loro ipotesi, gli scienziati hanno utilizzato una sonda fluorescente che rileva l’NO per dimostrare che gli UVA ne inducono la produzione nell’epidermide con un decorso temporale abbastanza rapido da essere coerente con il coinvolgimento negli effetti sulla pressione e sul flusso sanguigno. L’incapacità dell’inibitore enzimatico di bloccare questa rapida produzione di NO è coerente con il fatto che non è in grado di inibire gli effetti degli UVA sul flusso sanguigno. Ciò suggerisce che le riserve chimiche sono la fonte primaria dell’NO liberato dall’UVA.
La fotolisi indotta dall’UVA dei depositi di NO nella pelle potrebbe essere responsabile di oltre l’80% dell’NO ematico, suggerendo che questo potrebbe essere il principale responsabile dei cambiamenti stagionali e latitudinali dei suoi livelli circolanti e della pressione sanguigna.

Pertanto, grazie all’esposizione ai raggi UVA, è possibile regolare i livelli di ossido nitrico in modo naturale indipendentemente dall’attività enzimatica, bypassando eventuali problematiche ad essa connesse e risolvendo il problema del dosaggio di eventuali integratori, visto che il nostro corpo lavora con delicatissimi meccanismi di bio-feedback, che possono essere facilmente sregolati da un’integrazione intrinsecamente “ignorante”.

Le nostre lampade MARS, VENUS e l’ammiraglia MERCURIUS hanno un perfetto bilanciamento tra la radiazione UVB a banda stretta e UVA a banda larga, in modo da regolare in modo naturale la produzione di vitamina D e ossido nitrico entro i livelli fisiologici peculiari delle caratteristiche individuali.

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La “medicina della luce” è il futuro, perché contrariamente agli approcci riduzionistici della medicina convenzionale e funzionale, utilizza meccanismi di regolazione naturale settati da milioni di anni di evoluzione regolata dall’esposizione al sole.

Contrariamente a quanto affermano i guru del cibo e dell’integrazione selvaggia, l’unico modo per avere un controllo su quello che succede nel corpo è quello di seguire la Natura…E non il portafoglio!

RIFERIMENTI:

1)Adarsh Ray, Krushna Ch. Maharana, Sarasa Meenakshi, Sanjiv Singh,
Endothelial Dysfunction and Its Relation in Different Disorders: Recent Update,
Health Sciences Review,
2023,
100084,
ISSN 2772-6320,
https://doi.org/10.1016/j.hsr.2023.100084.

2)Paunel AN, Dejam A, Thelen S, Kirsch M, Horstjann M, Gharini P, Mürtz M, Kelm M, de Groot H, Kolb-Bachofen V, Suschek CV. Enzyme-independent nitric oxide formation during UVA challenge of human skin: characterization, molecular sources, and mechanisms. Free Radic Biol Med. 2005 Mar 1;38(5):606-15. doi: 10.1016/j.freeradbiomed.2004.11.018. PMID: 15683717.

3)Halliday GM, Byrne SN. An unexpected role: UVA-induced release of nitric oxide from skin may have unexpected health benefits. J Invest Dermatol. 2014 Jul;134(7):1791-1794. doi: 10.1038/jid.2014.33. PMID: 24924758.

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