Il diabete di tipo 3, una malattia prevenibile con qualche accorgimento: Alzheimer e melatonina.

Scritto da Angelo

Categorie: Salute

28 Novembre 2017

L’Alzheimer è una malattia in continua ed inesorabile progressione dai costi economici e sociali mostruosi.
Solo in Italia ci sono 1.500.000 dementi di cui circa il 60% con Alzheimer.

Adattamento e considerazioni: Angelo

La malattia di Alzheimer (AD) è definita dall’eccessivo accumulo di peptidi tossici, come le placche beta-amiloide (Aβ) e i grovigli neurofibrillari intracellulari (NFT) nel cervello. I fattori di rischio associati all’AD includono mutazioni genetiche, invecchiamento, insulino-resistenza e stress ossidativo. Ad oggi, diversi studi che hanno dimostrato un’associazione tra AD e diabete hanno rivelato che i fattori di rischio comuni includono insulino-resistenza, disturbi del sonno, interruzione della barriera emato-encefalica (BBB) ​​e alterata glicemia a livello di omeostasi. Molti ricercatori hanno scoperto che esistono meccanismi comuni sia al diabete che all’AD. 

L’Alzheimer può essere trattato con successo con metodi propri della medicina evoluzionistica.

L’AD che deriva dall’insulino-resistenza nel cervello è definito “diabete di tipo 3”.

La melatonina sintetizzata dalla ghiandola pineale è nota per contribuire alla regolarizzazione dei ritmi circadiani, migliorare la resistenza all’insulina, alla protezione del BBB e ai meccanismi di sopravvivenza cellulare.

Vitamina D e rischio di sviluppare demenza o Alzheimer.

In questa fantastica review si passa in rassegna la relazione tra la melatonina e il diabete di tipo 3 e si suggerisce che la melatonina potrebbe regolare i fattori di rischio per il diabete di tipo 3. Si suggerisce inoltre che la melatonina è fondamentale per attenuare l’insorgenza del diabete di tipo 3 intervenendo nell’accumulazione di Aβ, nella resistenza all’insulina, nel metabolismo del glucosio e nella permeabilità di BBB.

CONSIDERAZIONI

Ormai è chiaro che l’Alzheimer, come tante altre malattie moderne, insorge per fattori genetici predisponenti certamente ma s’innesca per mancanza di luce, carenza di sonno e melatonina, dieta inadeguata, carenza di vitamina D…
Ovvero un allontanamento notevole, repentina e distonica rispetto alla nostra evoluzione durata milioni di anni.

Alzheimer e melatonina: migliorare la qualità e la durata del sonno.

La review conclude:

La melatonina influenza il diabete di tipo 3 in questi modi:

  1. sopprimendo la tossicità Aβ e l’iperfosforilazione della proteine tau; 
  2. controllando la resistenza all’insulina e l’iperglicemia e
  3. prevenendo l’interruzione della BBB indotta da iperglicemia.

Quindi, suggeriamo che la melatonina possa essere una chiave per attenuare la patogenesi del diabete di tipo 3.

Cosa impedisce la normale secrezione di melatonina? Una distruzione dei ritmi circadiani dovuti ad una scarsa esposizione al sole, esposizione alle luci artificiali, uso intensivo di dispositivi con schermi.

La luce artificiale la sera sopprime la produzione di melatonina e ne accorcia sensibilmente i tempi di secrezione.

Cosa fare?

Dall’Alzheimer non si guarisce certamente… Ma si può far tanto per prevenirlo.

Il mio consiglio, come al solito comprare, studiare e mettere in pratica il IL NUOVO VIVERE SECONDO NATURA e sopratutto il mio INSONNIA, MALE DEL NUOVO SECOLO

In super offerta: QUI

Oppure su Amazon al negozio Light Trainer Shop: qui

RIFERIMENTO:
Mol Brain. 2017; 10: 35.
Published online 2017 Aug 1. doi: 10.1186/s13041-017-0315-x
PMCID: PMC5539639
The role of melatonin in the onset and progression of type 3 diabetes
Autori Vari
Link: full text

Articoli recenti…

BIOHACKING, INSULINA E CHETONI

BIOHACKING, INSULINA E CHETONI

Anche nelle piattaforme scientifiche più accreditate si parla sempre di più di biohacking [1]. “Nella ricerca della...