Adattamento: Angelo
Sembra ormai pacifico che bassi livelli ematici di vitamina D possano essere ricondotti ad un più alto rischio anemia.
In questo lavoro australiano del 2010 sono stati analizzati oltre 500 soggetti anziani e, la metà di coloro che avevano livelli di vitamina D bassi (<30 ng/mL), aveva livelli di emoglobina inferiori all’11% (vs il gruppo con i livelli superiori a 30 che era circa il 35%).
Inoltre:
- Diabete mellito (%) 65.4 vs 43.0 (N = 157 N = 135)
- lupus (%) 3.8 vs. 1.3 (N = 9 vs N = 4)
- Crohn (%) 2.1 vs. 0.6 (N = 5 vs N = 2)
- Coliti ulcerative (%) 1.3 vs. 0.3
L’eritropoietina (ormone che fa produrre l’emoglobina) viene potentemente attivata con l’esposizione solare e, lo stato adeguato della vitamina D è la prova del nove se ci esponiamo in modo adeguato o meno.
Infatti gli atleti che vogliono naturalmente aumentare i livelli di emoglobina nel sangue vanno a fare stage in altura dove la percentuale di ossigeno è più bassa, il che, spinge il midollo osseo a produrre più emoglobina per compensare, ma anche l’esposizione ai raggi del sole è più forte grazie al fatto che si è più vicini al nostro astro e con meno filtri atmosferici…
In definitiva, se soffrite di anemie (non da carenza di ferro), controllate i vostri livelli di vitamina D e, soprattutto, esponetevi regolarmente al sole (anche d’inverno).
Riferimento:
Ann Hematol. 2010 May; 89(5): 447–452.
Published online 2009 Oct 20. doi: 10.1007/s00277-009-0850-3 PMCID: PMC2840674
Vitamin D deficiency and anemia: a cross-sectional study
Autori Vari
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