Adattamento: Angelo
L’obiettivo di questo studio, pubblicato recentemente dal prestigioso BMJ, era quello di rivedere i risultati – attraverso un’analisi inedita di “recupero” dati dai ricercatori dello studio originale – del the Minnesota Coronary Experiment. The Minnesota Coronary Experiment fu un lavoro a doppio cieco, a gruppi paralleli, randomizzato e controllato d’intervento dietetico condotto tra il 1968-1973, ed è stato progettato per dimostrare che l’aumento del grassi polinsaturi (acido linoleico) con la concomitante diminuzione di grassi saturi nella dieta avrebbe ridotto gli eventi ed i morti per malattia cardiovascolare. E ‘stato uno studio importante con 9.570 partecipanti, di età compresa tra 20 e 97 anni e forse uno dei più rigorosamente eseguiti.
Nello studio i partecipanti sono stati reclutati da ospedali psichiatrici o case di cura nella zona di Minnesota.
I partecipanti furono divisi in due gruppi:
- gruppo dieta intervento ha avuto un dimezzamento dei grassi saturi nella dieta (dal 18,5% al 9,2% delle calorie) e l’assunzione di grassi polinsaturi (linoleico) massicciamente aumentato dal 3,4% al 13,2% delle calorie (un aumento del 280%).
- gruppo di dieta di controllo non ha cambiato l’assunzione di grassi saturi, ma ha aumentato l’assunzione di di acido linoleico dal 3,4% al 4,7% delle calorie.
I dati “recuperati” includevano i record inediti sul colesterolo sierico e persino le autopsie dei soggetti deceduti con una vasta serie di documenti a contorno.
Lo studio ha poi rilevato:
- Il gruppo di intervento ha avuto una significativa riduzione dei livelli di colesterolo (13,8%).
- Il gruppo di controllo ha avuto una riduzione dei livelli del colesterolo poco significativa dell’1%.
- Ogni 30 mg/dl (0,78 mmol/L) di riduzione dei livelli di colesterolo è stato associato con il 22% di più alto rischio di morte per qualsiasi causa.
- I reperti autoptici hanno mostrato che i partecipanti al gruppo di dieta intervento hanno avuto un aumento del rischio di un attacco di cuore 90% più alto rispetto ai partecipanti al gruppo di controllo.
Dal grafico si evince che nelle diete pre-agricole l’acido linolenico dietetico, tanto pompato dei vegetariani o vegani, era pari quasi zero (olio vegetale)
I ricercatori, oltre a questo trial appena sintetizzato, hanno fatto anche una revisione sistematica della letteratura scientifica e identificati cinque studi randomizzati e controllati che hanno fornito l’olio vegetale ricco di acido linoleico al posto di grassi saturi. Questi cinque studi clinici hanno incluso un totale di 10.808 partecipanti. La variazione media dei livelli di colesterolo nel corso degli studi controllati randomizzati variava dal 7,8% al 13,8% in meno nei gruppi d’intervento vs. gruppi di controllo.
La revisione delle cinque prove ha evidenziato:
- i gruppi di intervento che hanno avuto una riduzione dei livelli di colesterolo hanno avuto un aumento del rischio di morte per malattia coronarica del 13% più alto rispetto a quelli nei gruppi di controllo con livelli di colesterolo più elevati.
- i gruppi di intervento che hanno avuto una riduzione del colesterolo hanno avuto un aumento del rischio di morte per tutte le cause del 7% rispetto ai gruppi di controllo con colesterolo più elevato.
I ricercatori hanno anche recuperato altri dati non pubblicati dal Sydney Diet Heart Study (1966-1973) in cui i risultati dello studio erano incompleti.
Il prof. Ramsden, leader del team di recupero dati, ha commentato: “Il nostro lavoro di recupero, unito alla pubblicazione di dati inediti dall’Heart Diet Study Sydney (SDHS, 1966-1973), ha dimostrato tardivamente che la sostituzione dei grassi saturi con olio vegetale, ricco di acido linoleico, ha aumentato in modo significativo il rischio di morte per malattia coronarica e per tutte le cause, nonostante l’abbassamento del colesterolo sierico”.
I punti critici emergono da questo studio:
- I risultati chiave da studi clinici controllati e randomizzati, tra cui il Sydney Diet Heart Study e the Minnesota Coronary Experiment non erano stati completamente pubblicati.
- I partecipanti che hanno avuto una maggiore riduzione dei livelli di colesterolo avevano un rischio di morte superiore diversamente da quanto si sarebbe atteso.
La domanda che è doveroso porsi è la seguente: “Perché le riviste dell’epoca hanno omesso queste informazioni?”
Forse perché i risultati degli studi erano chiaramente in contrasto con le loro ipotesi iniziali?
il prof. Ramsden ha concluso: “potrebbe essere interessante speculare sul fatto che la completa pubblicazione dei risultati randomizzati e controllati della sperimentazione potrebbe aver alterato decisioni politiche chiave che promuovevano la sostituzione dei grassi saturi con oli ricchi di acido linoleico (come ad esempio il rapporto 1977 McGovern ed il National Cholesterol Education Program (1984-1985) o contribuito a un cambiamento sulle priorità di ricerca”.
Mamma mia… Criminali totali…
IL NUOVO VIVERE SECONDO NATURA, la nutrizione da un punto di vista ingegneristico.
Riferimento:
Adattato da: http://healthydietsandscience.blogspot.it/
BMJ. 2016 Apr 12;353:i1246. doi: 10.1136/bmj.i1246.
Re-evaluation of the traditional diet-heart hypothesis: analysis of recovered data from Minnesota Coronary Experiment (1968-73).
Autori Vari
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