In corpore sano… Mens sana! (anche da “vecchi”)…

Scritto da Angelo

Categorie: Salute

28 Aprile 2018

Ultimamente un notevole numero di studi sta associando una buona forma fisica anche ad un’altrettanto buona funzionalità cerebrale…

di Angelo

Un nuovo studio rivela che gli anziani con velocità di deambulazione più lente sono a maggior rischio di sviluppare demenza.

A partire dal 2015, quasi 47 milioni di persone in tutto il mondo hanno manifestato demenza, un problema di memoria abbastanza significativo tanto da influenzare la normale capacità di svolgere compiti abituali. La causa più comune della demenza è il morbo di Alzheimer, ma esistono anche altre forme.

L’Alzheimer è una malattia mitocondriale.

Poiché attualmente non esiste una cura per la demenza, è importante conoscere i fattori di rischio che possono portare a svilupparlo. Ad esempio, i ricercatori hanno appreso che gli anziani con velocità di deambulazione più lente sembrano avere un maggiore rischio di demenza rispetto a quelli con velocità di deambulazione più elevate. Recentemente, i ricercatori del Regno Unito si sono uniti per saperne di più sui cambiamenti nella velocità della camminata, i cambiamenti nella capacità di pensare e prendere decisioni e la demenza. Hanno pubblicato il loro studio sul Journal of American Geriatrics Society.

I ricercatori hanno esaminato le informazioni raccolte dallo studio longitudinale inglese sull’invecchiamento. Lo studio comprendeva adulti di 60 anni e più che vivevano in Inghilterra. Nel loro studio, i ricercatori hanno utilizzato le informazioni raccolte dal 2002 al 2015. Hanno valutato la velocità di deambulazione dei partecipanti in due occasioni nel 2002-2003 e nel 2004-2005, e se i partecipanti hanno sviluppato demenza dopo i test dal 2006 al 2015. Quindi, hanno confrontato le persone che avevano sviluppato la demenza con coloro che non l’avevano fatto.

I ricercatori hanno scoperto che, dei quasi 4.000 adulti anziani che hanno studiato, quelli con una più lenta velocità a piedi avevano un rischio maggiore di sviluppare demenza. E le persone che hanno sperimentato un declino più veloce nella velocità della deambulazione in un periodo di due anni erano anche a maggior rischio di demenza. Le persone che avevano una scarsa capacità di pensare e prendere decisioni quando entravano nello studio – e quelle le cui capacità cognitive (di pensiero) diminuivano più rapidamente durante lo studio – avevano anche maggiori probabilità di essere diagnosticate con demenza.

I ricercatori hanno concluso che gli anziani con velocità di deambulazione più lenta e quelli che hanno sperimentato un declino maggiore nella loro velocità di deambulazione nel tempo, erano ad aumentato rischio di demenza. Ma, i ricercatori hanno notato, i cambiamenti nella velocità di deambulazione e i cambiamenti nella capacità di un adulto più anziano di pensare e prendere decisioni non necessariamente lavorano insieme per influenzare il rischio di sviluppare la demenza.

I mitocondri sono fondamentali sia per tenere vivo il nostro cervello che il nostro fisico.
Del resto i nostro avi hanno quasi sempre ragione: mens sana in corpore sano…

Siamo la società che si allena e si muove di meno; che si espone meno al sole e più alle luci artificiali (senza precauzioni (leggi blue blocker), che sta meno a contatto con la Natura; che mangia sempre più merda…  Conseguentemente, stiamo diventando anche sempre più stupidi e fragili mentalmente.

Stupidamente pensiamo che sapendo utilizzare un PC o uno smartphone siamo più intelligenti delle generazioni passate; invece è esattamente l’opposto. Se continua così, saremo destinati velocemente all’estinzione!

RIFERIMENTO:
Journal of the American Geriatrics Society
Walking Speed, Cognitive Function, and Dementia Risk in the English Longitudinal Study of Ageing
Autori Vari.
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