CIBO O LUCE?
(dedicato ai guru del cibo, delle calorie e della chetogenesi a tutti i costi!).
La luce blu non bilanciata, fuori orario (la sera), per lo più artificiale è una SICURA tossina mitocondriale.
La maggior parte delle persone, compresi gli amici GURU DEL CIBO, categoria alla quale io stesso stoltamente appartenevo fino a 3-4 anni fa, pensa che i nostri mitocondri prendano cibo e lo brucino tramite ossigeno al fine di produrre energia.
Ma amici, questa è solo una piccola parte della storia.
Il cibo viene ridotto in elettroni e protoni e le proteine ”respiratorie” nei nostri mitocondri sono progettate per “decodificare” gli elettroni alimentari in base alle frequenze luminose impattanti.
Ogni proteina respiratoria ha un donatore di elettroni e un ricevitore, pertanto è la LUCE che guida le reazioni redox al fine di estrarre elettroni dal tunneling alimentare verso l’ossigeno. Tutto questo produce acqua ed ATP per l’energia.
INCISO:
Acqua che ci dicono di bere minimo 8 bicchieri, 2 litri, 3 litri. Ognuno ha la sua ricetta. In realtà VIVENDO SECONDO NATURA dovremmo bere solo quando abbiamo sete.
FINE INCISO.
Altra cosa che trascurano i guru del cibo e gli pseudoesperti di fotobiomodulazione,? La luce solare è composta dal 42% di luce rossa e vicino all’infrarossa. Questa da sola è in grado di rendere coerente l’acqua interfacciale e produrre più ATP ANCHE SENZA AUSILIO DEL CIBO.
Altro messaggio per i guru delle calorie…
Si scopre che il complesso I NADH/NAD+ in cui gli elettroni da carboidrati entrano nella catena respiratoria hanno una struttura di tenuta che produce alcuni radicali liberi che inducono stress ossidativo. Il NADH ha una frequenza di picco nell’intervallo di luce UV, e se quella luce non è presente nel nostro ambiente quando mangiamo zucchero, praticamente CORTOCIRCUITIAMO i mitocondri, aumentando la pressione ematica e aumentando ulteriormente lo stress ossidativo.
CONCLUSIONI:
Quando siamo esposti alla luce BLU 24 ore al giorno e 7 giorni su 7, non bilanciata da luce UV e IR, si verifica questo stesso meccanismo di cortocircuito: gli elettroni calano e si producono eccessivi radicali liberi che inducono stress ossidativo.
Pertanto cari amici, potete contare le calorie, spararvi la fotobiomodulazione sui coglioni (che il superguru erroneamente accosta al sole), fare tutta la chetogenesi che volete…
Ma se lo fate vivendo prevalentemente sotto luci blu artificiali, questo simulerà mangiare zucchero 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Se siete tra quelli che credono che col cibo potete tenere sotto controllo TUTTO, oltre ad essere dei malati mentali, tutto questo, lo so! Vi scioccherà e vi porterà ad odiarmi più di quanto non mi odiate già ora…
PAZIENZA. Me ne farò una ragione…
Quindi, quando provate a togliere lo zucchero dalla dieta, ma vivete sotto una luce blu cronica e non il sole, perderete la battaglia per una salute ottimale.
La luce è ciò che sintonizza il vostro motore, mentre il cibo è semplicemente il carburante.
Scegliete la vostra luce con saggezza.
Se vivete secondo natura potrete serenamente “sgarrare” con i carboidrati che per i guru della chetosi sono VELENO!!!!
Ed è per questo che gli studi sulla chetosi sono promettenti, esattamente perchè i soggetti studiati vivono sotto pesanti luci blu artificiali. Eliminare i carboidrati, elimina un pezzo del problema di quando si vive nella tecnologia.
GUIDA PER VOI LETTORI.
Leggete:
– IL NUOVO VIVERE SECONDO NATURA
– INSONNIA. IL MALE DEL NUOVO SECOLO
– VITAMINA D
I TRE LIBRI DELLA SALUTE!
– Iscrivetevi in anticipo ai prossimi corso di LIGHT TRAINER per imparare la dieta della luce al di la della semplice fotobiomodulazione.
RIFERIMENTO:
http://www.jbc.org/content/280/22/21061.full
Buona domenica a tutti cari amici.
Angelo Rossiello.