Pubblicato sul prestigioso “nutrients” un grande lavoro statistico che linka il consumo di carboidrati da cereali ad un più elevato rischio cardiovascolare.
di Angelo
I dati statistici sono stati estrapolati da ben 158 paesi dal 1993 al 2011. Sono state prese in considerazioni 60 tipi di alimenti.
Nelle conclusioni gli statistici scrivono chiaramente:
However, regardless of the statistical method used, the results always show very similar trends and identify high carbohydrate consumption (mainly in the form of cereals and wheat, in particular) as the dietary factor most consistently associated with the risk of CVDs. These findings are in line with the changing view of the causes of CVDs.
TRADUZIONE:
Tuttavia, indipendentemente dal metodo statistico utilizzato, i risultati mostrano sempre andamenti molto simili e identificano un elevato consumo di carboidrati (in particolare sotto forma di cereali e grano) come il fattore dietetico più coerentemente associato al rischio di malattie cardiovascolari. Questi risultati sono in linea con la visione mutevole delle cause delle malattie cardiovascolari.
Dai grafici che potete guardare sul full text (sotto), si nota chiaramente che i carboidrati da cereali e granaglie si associano in modo netto, oltre al rischio cardiovascolare, anche all’aumento delle prevalenza di glucosio sangue, quindi rischio diabete, oltre all’aumento della pressione sanguigna.
Infine:
LE PROTEINE ANIMALI SI ASSOCIANO IN MODO NETTO CON UN ABBASSAMENTO DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE (vedi grafici allegati).
In definitiva:
Più rischi cardiovascolare con:
- carboidrati da cereali
- distillati (alcool)
- olio di semi di girasole (oli vegetali)
Meno rischio:
- grassi e proteine animali
- vino
- frutta e verdure
RIFERIMENTO:
Nutrients
Global Correlates of Cardiovascular Risk: A Comparison of 158 Countries
Autori Vari
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